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Crema pasticcera in gravidanza, si può mangiare

di Simona Bianchi - 03.10.2023 Scrivici

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La crema pasticcera in gravidanza è da evitare? Quali pasticcini si possono mangiare, quali sono i rischi e cosa sapere sulle uova

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Crema pasticcera in gravidanza: cosa sapere

La crema pasticcera è una delle farciture più usate per qualsiasi tipo di dolce ed è molto amata dalle persone più golose. Ma, se si è in gravidanza, è un peccato di gola che ci si può concedere? Dipende. Fermo restando che la regola per chiunque è non abusare, soprattutto riguardo ai dolci, per chi è in gestazione l'alimentazione è ancora più importante per assicurare il benessere di madre e figlio. Ciò a cui si deve fare attenzione è il rischio di avere il diabete gestazionale e il fatto che la crema pasticcera è fatta con le uova che potrebbero provocare alcune malattie.

I rischi della crema pasticcera in gravidanza

La crema pasticcera è dolce e abbastanza calorica, perciò uno dei rischi è un eccessivo aumento di peso in caso se ne mangi una quantità eccessiva. Anche coloro che hanno problemi di diabete o non sono immuni da certe malattie dovrebbero fare attenzione nel consumarla. Per le donne in gravidanza, in particolare, c'è il pericolo delle uova che, se non sono del tutto cotte, possono provocare alcuni disturbi come:

  • La salmonellosi, Per fare la crema le uova non vengono cotte a lungo e quindi potrebbero avere il batterio all'interno abbastanza pericoloso durante la gestazione perché può compromettere lo sviluppo del feto, provocare aborto o parto prematuro
  • La listeriosi, causata dal batterio della listeria che si trova nel terreno e nell'acqua e potrebbe contaminare anche le uova. Anche in questo caso, se si sviluppa la listeriosi in gravidanza i rischi per madre e feto possono essere particolarmente gravi
  • La toxoplasmosi, uno degli animali portatori di questa malattia è infatti il pollo. Solitamente le uova sono meno colpite, ma per evitare del tutto il possibile contagio è sempre preferibile non consumarle poco cotte o crude.

Crema pasticcera, a cosa fare attenzione

In definitiva, quindi, la crema pasticcera si può mangiare ed è considerato un alimento sicuro ma da consumare con qualche accorgimento, soprattutto le la si prepara in casa.

Nelle ricette tradizionali le uova non vengono fatte cuocere per molto tempo e questo procedimento, come abbiamo visto, può avere delle conseguenze negative ed essere veicolo di malattie. Il problema però si pone solo se la crema viene preparata con uova fresche e non controllate. In questo caso, infatti, le uova non sono pastorizzate. Il consiglio è quindi, durante la gestazione, quello di consumare preparazioni industriali.

Quali pasticcini e dolci sono adatti alla gravidanza

Per chi non vuole rinunciare a qualche peccato di gola, quali sono gli alimenti più adatti se si aspetta un bambino? Sicuramente vanno bene i biscotti secchi che possono alleviare il senso di nausea e l'acidità di stomaco. La crostata di marmellata non ha controindicazioni così come il ciambellone, così come il plumcake o il pan di Spagna. Il gelato è ritenuto sicuro perché i prodotti, per legge, devono essere pastorizzati. Occhio al mascarpone, sì a quello industriale da preferire a quello prodotto artigianalmente per gli stessi motivi della crema pasticcera. Anche la panna montata si può mangiare solo se si ha l'assoluta certezza che sia stata fatta con latte pastorizzato. Crema catalana e creme caramel, come sopra, sarebbero da consumare nelle versioni industriali o nelle confezioni acquistate al supermercato.

Altre creme in gravidanza

Riguardo ad altri tipi di creme in gravidanza, c'è sempre da fare attenzione. Per esempio, per la crema chantilly valgono le stesse indicazioni della crema pasticcera e della panna. Questo dolce è infatti il risultato di crema pasticcera e panna, bisogna essere sicuri della provenienza delle uova, del tipo di cottura e che la panna sia stata fatta con latte pastorizzato. Stessa cosa per la crema di ricotta, anche quest'ultima deve essere prodotta con latte pastorizzato per evitare qualsiasi rischio di contaminazione batterica. Le donne in gravidanza che assumono ricotta non controllata, infatti, possono andare incontro a infezioni quali toxoplasmosi e listeriosi, pericolosissime per il feto.

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