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Cosa non mangiare in gravidanza? I cibi da evitare

di Francesca Capriati - 11.05.2021 Scrivici

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Cosa non mangiare in gravidanza: una lista di cibi da evitare nel primo trimestre per evitare la toxoplasmosi e per non ingrassare troppo

Cosa non mangiare in gravidanza

L'alimentazione da seguire in gravidanza non è soggetta a particolari restrizioni: il consiglio di buon senso è quello di mangiare in maniera varia ed equilibrata, soprattutto per non ingrassare troppo e per prevenire complicanze come il diabete o la preeclampsia. Tuttavia ci sono alcuni cibi che vengono sconsigliati o addirittura vietati in gravidanza: le restrizioni riguardano per lo più i cibi freschi che possono essere veicolo di tossoinfezioni alimentari, come la toxoplasmosi. Ecco, quindi, una panoramica di cosa non mangiare in gravidanza.

In questo articolo

Cosa non mangiare in gravidanza nel primo trimestre

E' comune soffrire di nausea mattutina nei primi mesi di gravidanza, pertanto il primo consiglio è quello di fare pasti frequenti, leggeri, privilegiando liquidi e cibi secchi. Ecco un esempio di dieta per il primo trimestre, consigliata dalla nostra dietista:

  • Colazione: tazza di latte parzialmente scremato, fette biscottate e albicocche
  • Spuntino: yogurt magro con cereali
  • Pranzo: pasta con pomodoro e basilico e un po' di formaggio e verdure miste
  • Merenda: fragole con una pallina di gelato al fiordilatte
  • Cena: frittata senza olio con asparagi e pane

Lista dei cibi da non mangiare in gravidanza

Ecco una lista di alimenti che sono da evitare o da consumare con particolare attenzione, ad esempio alla cottura:

  • Formaggi a pasta molle fatti con latte non pastorizzato perché possono ospitare batteri di listeria;
  • carne poco cotta: la carne cruda o poco cotta può veicolare la Toxoplasmosi e altri batteri, come la salmonella e l'E. Coli;
  • Sushi: da evitare il pesce crudo e i frutti di mare crudi che possono essere fonte di parassiti e batteri nocivi. Il pesce e i frutti di mare vanno consumati solo dopo un'adeguata cottura;
  • Uova crude: possono trasmettere la salmonella, quindi vanno evitate completamente. Evitare, quindi, anche i dolci preparati con le uova crude, come quelli con le creme allo zabaione oppure il Tiramisu;
  • Verdure crude o frutta con la buccia: andrebbero consumate cotte e solo dopo averle lavate adeguatamente;
  • Salumi e insaccati: possono trasmettere la Toxoplasmosi, oltre ad essere anche poco validi dal punto di vista nutrizionale e ad alto contenuto di grassi e sale;
  • Pesci di grossa pezzatura: possono contenere eccessive quantità di metilmercurio. Non c'è problema a mangiare una fetta di pesce spada ogni tanto - purché sia stata ben cotta – ma non bisogna eccedere con tonni o pesce spada. Preferire, quindi, i pesci più piccoli a basso contenuto di mercurio come alici, salmone, merluzzo;
  • patè e salse fatte in casa.

Alcol in gravidanza

L'alcol andrebbe evitato del tutto: anche in piccolissime dosi è una sostanza teratogena e può causare gravi problemi al nascituro, anche a lungo termine.

Tra questi la sindrome feto-alcolica (FAS), una condizione malformativa complessa, diagnosticabile già in epoca neonatale, caratterizzata da specifiche malformazioni facciali (rime palpebrali brevi, labbro superiore sottile, filtro naso-labiale piatto e allungato), microcefalia, deficit di crescita staturo-ponderale e ritardo neuro-psicomotorio.

Caffè in gravidanza

Il caffè va consumato con moderazione: la dose massima di caffeina consigliata in gravidanza è di 200-300 mg al giorno. Si tratta di una quantità che viene raggiunta bevendo due o tre di tazzine di caffè espresso, ma può essere facilmente superato bevendo una lattina di cola o un energy drink. 

Cosa mangiare in gravidanza per non ingrassare troppo

Secondo le indicazioni condivise nel primo trimestre di gravidanza una donna normopeso dovrebbe ingrassare di massimo un chilo e mezzo o poco più. Il consiglio degli esperti è quello di non mangiare per due, ma diversificare l'alimentazione settimanale, consumando cereali, fibre, vitamine e minerali, proteine e grassi rinunciando soprattutto al cibo spazzatura.

L'Istituto Superiore di Sanità ha preparato un decalogo nel quale vengono elencati 10 comportamenti responsabili in fatto di alimentazione in gravidanza:

  • Controlla peso e glicemia
  • Una dieta ricca di folati e la supplementazione con acido folico, nei modi e tempi giusti, contro alcune malformazioni del sistema nervoso
  • La vitamina B12 è indispensabile per utilizzare al meglio acido folico e folati
  • Lo iodio è indispensabile per la crescita del bambino e per lo sviluppo del cervello
  • Supplementi, integratori, alimenti salutistici: solo se c'è una carenza specifica
  • Previeni la toxoplasmosi e la listeriosi
  • Evita vino e alcolici in gravidanza
  • Consuma il pesce in modo intelligente (raccomandazioni EFSA)
  • Attenzione in cucina: cottura e contenitori
  • Riduci il consumo i bevande contenenti caffeina

Cosa non mangiare per evitare la toxoplasmosi

La Toxoplasmosi è causata da un parassita intracellulare, presente in numerosi mammiferi domestici e si trasmette per via orale, per contatto con le feci o con le carni. L'infezione da toxoplasmosi è innocua per la madre ma molto pericolosa per il feto e per questo le raccomandazioni degli esperti e del Ministero della Salute sono di evitare i cibi che potenzialmente possono essere veicolo dell'infezione.

Gli alimenti da non mangiare, dunque, sono soprattutto i crudi:

  • i vegetali crudi non lavati (potenzialmente contaminati con feci di animali portatori)
  • la carne cruda (a meno che non sia stata congelata per qualche giorno)
  • insaccati poco stagionati e carni affumicate.

La listeriosi

La Listeriosi è un'infezione batterica non molto frequente ,a rischiosa per la gravidanza per il feto. I cibi che rappresentano un potenziale veicolo di infezione sono:

  • pesce
  • carne e verdure crude
  • latte non pastorizzato e latticini (formaggi molli, burro)
  • cibi preparati (pronti all'uso): carni fredde, insalate preconfezionate, panini
  • formaggi a pasta molle, a meno che non siano fatti con latte pastorizzato.

Fonti

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