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Castagne in gravidanza
L'autunno, oltre a colori caldi e magnifici, porta con sé anche tanti prodotti di stagione a cui è difficile resistere. Le donne in dolce attesa, però, come sanno non possono mangiare alcuni alimenti, e per questo spesso sono attanagliate da grandi dubbi, soprattutto quando il cibo si trova solo in un preciso periodo dell'anno. Uno di questi riguarda le castagne in gravidanza, e ora scopriremo insieme se si possono mangiare oppure no.
Vi rispondiamo subito e siamo certi che sarete felici: sì, le castagne in gravidanza si possono mangiare. Come riporta Humanitas Research Hospital, questi frutti hanno un elevato contenuto di fibre e al contempo sono meno ricchi in ossalato, molecola che può favorire la formazione di calcoli renali.
Inoltre, sono anche una buona fonte di acidi grassi che sono importanti sia per un corretto sviluppo durante l'infanzia e anche nella fase adulta per mantenersi in salute. Sono anche una fonte di acido oleico, uno grasso monoinsaturo a cui sono imputabili diversi benefici per la salute.
Ma non solo, perché le castagne in gravidanza sono anche un alleato per il nostro benessere perché nella loro polpa si trova l'acido folico, una sostanza che, come si può leggere sul magazine di Fondazione Umberto Veronesi, aiuta a prevenire alcune malformazioni del feto.
Come mangiarle
Come tutte le cose, anche le castagne in gravidanza devono necessariamente essere assunte con moderazione. Nonostante ci piacciano, non dobbiamo esagerare ma per fortuna possiamo mangiarle i tutti i modi possibili, anche crude.
Quest'ultimo caso, pur non apportando alcuna malattia, sarebbe meglio evitarlo perché le castagne che non sono cotte risultano poco digeribili.
Inoltre, è più opportuna mangiare castagne in gravidanza come spuntino e non alla fine del pasto.
Attenzione alle castagne dell'ippocastano
Sapere che si possono mangiare le castagne in gravidanza è sicuramente un'ottima notizia, ma è importante prestare attenzioni alla tipologia perché non tutte sono commestibili.
Tra queste ci sono le castagne dell'ippocastano (Aesculus hippocastanum) che sono velenose perché al loro interno ci sono le saponine, delle sostanze che se ingerite possono causare irritazione e sintomi come vomito e diarrea.
Eventuali effetti collaterali e controindicazioni
Tornando a parlare dei frutti commestibili, e quindi delle castagne in gravidanza che si possono mangiare, c'è da sapere che occorre sempre ingerirle con moderazione perché essendo ricche di fibre e carboidrati può succedere, soprattutto alle persone con la Sindrome dell'Intestino Irritabile o costipazione, di avere problemi di gas e gonfiore.
A doverle evitare sono anche coloro che soffrono di diabete perché contengono un alto contenuto di carboidrati, e quindi di zuccheri.
Cos'altro mangiare in gravidanza
L'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù riporta che le donne in dolce attesa devono consumare di alimenti ricchi di acidi grassi essenziali perché svolgono un importante ruolo nello sviluppo del feto e della placenta.
I carboidrati devono rappresentare circa il 60% delle calorie totali, mentre il livello raccomandato di ferro è di 30 mg al giorno. Molto importante è il anche il calcio, soprattutto negli ultimi due mesi di gestazione.
Per quanto riguarda le vitamine, è consigliabile aumentarne l'apporto in modesta misura, mentre particolare attenzione deve essere riservata all'apporto di folati (0.4 mg/die – max 5 mg/die) da un mese prima del concepimento a un mese dopo il concepimento.
Da evitare, invece, sono gli insaccati in modo da ridurre il rischio di contrarre la toxoplasmosi, l'alcol anche in piccole quantità perché può causare malformazioni congenite e di basso peso alla nascita (sindrome feto-alcolica), ed è importanti ridurre le bevande nervine quali caffè, tè e le bevande a base di cola.