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Acqua frizzante in gravidanza, si può bere?

di Simona Bianchi - 02.10.2024 Scrivici

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L’acqua frizzante può far male se si è in dolce attesa? Quali sono i pro e i contro per idratarsi e restare in salute e cosa c’è da sapere

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Si può bere l’acqua frizzante in gravidanza?

L'acqua frizzante in gravidanza non ha grandi controindicazioni e, se proprio si amano le bollicine, può essere consumata anche durante la gestazione. Ci sono però alcune caratteristiche, soprattutto per quanto riguarda l'anidride carbonica, che potrebbero portare alcuni fastidi o aiutare a eliminarne degli altri. Sicuramente è da tenere in conto che l'idratazione è fondamentale per il corpo umano e lo è ancora di più quando si è in attesa di un bebè. L'acqua serve per formare il liquido amniotico, per sostenere l'aumento del volume sanguigno, per far circolare le sostanze nutritive e l'ossigeno all'interno dell'organismo e per eliminare le scorie. Se si ama la versione frizzante, via libera, purché si beva abbastanza per non rischiare di disidratarsi.

Perché non bere acqua frizzante in gravidanza?

Come detto, l'acqua frizzante può essere consumata anche se si è incinta. Questo tipo di liquido è sconsigliato solo in alcuni casi (anche se non si è in gravidanza) a causa dell'anidride carbonica contenuta. Per esempio non è indicata per chi soffre di alcune patologie come ulcera, gastrite e reflusso gastroesofageo. Può anche rovinare lo smalto dei denti, ma solo se consumata in eccessive quantità. Altro effetto indesiderato: può provocare gonfiore addominale e dilatazione gastrica. Questo ultimo punto è da considerare maggiormente se si è in dolce attesa perché tende a far sentire la donna ancora più gonfia e appesantita.

Perché bere acqua frizzante in gravidanza

L'acqua frizzante ha anche svariati pro. Alcune donne sostengono che sia utile per contrastare le nausee, anche se non ci sono studi che attestino questa caratteristica. Di certo l'H2O con aggiunta di anidride carbonica facilita la digestione perché stimola la produzione di succhi gastrici facilitando anche lo svuotamento gastrico. Riempiendo la pancia riduce la sensazione di fame, soprattutto se bevuta prima dei pasti. Inoltre contiene più sali minerali come il calcio, il magnesio, il potassio e il sodio, alcuni però inorganici, quindi per alcuni non facilmente assimilabili.

Quanta acqua bisogna bere in gravidanza e quale scegliere

Secondo il Center for Disease Control and Prevention (CDC) per la donna in gravidanza il fabbisogno d'acqua varia dai 2,5 ai 3 litri al giorno. L'acqua aiuta a favorire l'equilibrio elettrolitico, l'assorbimento dei nutrienti, la produzione del latte, la formazione della placenta e a prevenire costipazione e disidratazione.

In generale possono essere bevuti anche infusi e tisane per esempio a base di camomilla, rosa canina e menta. Alcune spezie ed erbe possono provocare fastidi e sarebbero da evitare come la liquirizia e la cannella. Attenzione anche ad acqua e limone che può essere bevuta con moderazione. Motivo? L'acido citrico del limone può aumentare il reflusso gastrico nelle donne incinte. Se consumata al mattino contribuisce invece all'apporto di vitamina C, stimola la diuresi e previene la nausea.

Ma qual è l'acqua migliore da bere in gravidanza? Secondo l'Humanitas quella calcica con un contenuto di calcio maggiore di 150 mg/lt aiuta a prevenire l'osteoporosi e l'ipertensione durante la gestazione. L'acqua che contiene più di 600 mg/lt di bicarbonato svolge un'azione antinfiammatoria e aiuta la digestione. In generale gli esperti suggeriscono che l'acqua ideale per le donne in gravidanza debba essere oligominerale o mediominerale con un residuo fisso inferiore a 500 mg/L o compreso tra 500 e 1000 mg/L,
povera di sodio e di nitrati e a elevato contenuto di bicarbonato e calcio.

Sono da evitare il the, perché contiene teina, e le bibite dolcificate o gassate. Uno studio citato dall'Humanitas ha individuato che le pazienti che consumavano bevande gassate dolcificate avevano il 60% in più di probabilità di avere un bambino mascosoma, cioè di peso maggiore alla nascita. Da ricordare inoltre che gli zuccheri aumentano il rischio di sviluppare il diabete gestazionale.

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