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Jobs Act: come cambiano i congedi per i genitori

di Francesca Capriati - 26.06.2015 Scrivici

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Pubblicato in Gazzetta il decreto del Jobs Act relativo alle misure per conciliare famiglia e lavoro. Ecco le novità

In questo articolo

Jobs Act e congedo

Come cambiano il congedo di paternità e maternità con l’entrata in vigore del decreto contenuto nel Jobs Act e finalizzato a “tutelare la maternità delle lavoratrici e a favorire le opportunità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per la generalità dei lavoratori”?

Vediamo quali sono le principali novità per i genitori.

Congedo di maternità e paternità

La madre deve astenersi dal lavoro per 5 mesi, in genere 2 mesi prima e 3 mesi dopo il parto (ma se la gravidanza procede bene e le condizioni di lavoro lo permettono questo periodo può essere spalmato su un mese prima del parto e fino a 4 mesi dopo la nascita).

La principale novità riguarda la possibilità di sospendere questo congedo se il neonato viene ricoverato e riprenderlo dopo le dimissioni dall’ospedale. L’indennità all’80% viene corrisposta, per i cinque mesi di congedo, anche in caso di licenziamento per colpa grave, in caso di cessazione di attività o risoluzione del contratto. Infine per le lavoratrici indipendenti l’indennità verrà corrisposta anche se il datore di lavoro non ha versato i contributi.

Il papà oggi ha 1 giorno di congedo obbligatorio dopo la nascita (che può essere esteso fino a 3 giorni se la madre rinuncia a due dei suoi). Il Jobs Act introduce qualche novità: il lavoratore dipendente ha diritto ad avere il congedo obbligatorio che spetterebbe alla madre in caso di morte, affidamento esclusivo, abbandono o grave infermità della mamma, ma anche – e qui sta la novità – nel caso in cui la madre sia una lavoratrice autonoma.

Congedo parentale

E’ il congedo facoltativo che dura 10 mesi e che possono prendere entrambi i genitori (dividendosi il periodo). Viene retribuito al 30% dello stipendio per i congedi richiesti entro i primi 6 anni di vita.  La novità sta nel fatto che adesso è possibile usufruirne fino al 12simo anno di vita del bambino e si può richiedere una sospensione ad ore, in misura pari alla metà dell’orario medio giornaliero

Adozioni

Anche il padre avrà diritto a un congedo non retribuito per i soggiorni al’estero per le pratiche di adozione internazionale.

Viene introdotto il divieto di lavoro notturno per i primi 3 anni dall’ingresso del bambino in famiglia. Anche le madri adottive iscritte alla Gestione Separata avranno diritto al congedo di maternità di 5 mesi.

Lavoro

Il lavoratore, nel periodo di divieto di licenziamento, cioè durante il primo anno di vita del bambino, può dimettersi volontariamente senza preavviso.
Le aziende private che per favorire la conciliazione tra famiglia e lavoro usino lo strumento del telelavoro potranno escludere questi lavoratori dal limiti numerici previsti per l’adozione di precise norme di legge (come ad esempio quelle legate all’articolo 18).
I genitori possono chiedere il part-time in alternativa al congedo parentale. Si può fare richiesta di part time fino al 50% delle ore, per dieci mesi totali, dopodiché si ritorna al tempo pieno.

C'è da dire che tutte queste misure sono state finanziate solo per i restanti mesi del 2015 e e che quindi tutto andrà rifinanziato per gli anni successivi.

Sulla Gazzetta Ufficilae il testo integrale del decreto
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