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Rimanere incinta con la spirale: cosa bisogna fare

di Viola Stellati - 11.07.2024 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Nonostante sia un metodo contraccettivo abbastanza efficace, è assolutamente possibile rimanere incinta con la spirale: cosa sapere

In questo articolo

Quanta percentuale c'è di rimanere incinta con la spirale?

Sì, avete letto bene: anche con la spirale ci sono possibilità di una dolce attesa. Ma come è possibile? Pur essendo molto efficace, nella realtà dei fatti non è un metodo infallibile e per questo è possibile ritrovarsi con una gravidanza indesiderata. Come riporta un articolo del Gruppo Ospedali Privati Forlì, la spirale ha un'efficacia tra il 95 ed il 99 per cento e per almeno cinque anni. Tuttavia, in alcuni rari casi può non funzionare.

Come abbiamo scritto poco sopra, sono rari i casi in cui si rimane incinta con la spirale, ma ci sono anche altre possibili situazioni, evidenziate dal Centro PMA Roma - RAPRUI, in cui effettivamente potrebbe accadere:

  • Nei primi 5-7 giorni dopo l'impianto;
  • Nel caso in cui sia scaduta;
  • Se è stata posizionata male;
  • Se si è spostata;
  • Se la si è espulsa.

Inserimento e durata

L'inserimento è un'aspetto fomentale nel caso della spirale: deve essere effettuato da un ginecologo, che prima dell'applicazione ha sottoposto la paziente a un'anamnesi, a un test di gravidanza, a un PAP-test e un'ecografia per accertare la tipologia di spirale più adatta.

È bene sapere, inoltre, che non sempre è possibile capire se la spirare si sia spostata, poiché talvolta ciò non comporta alcun sintomo. In caso contrario, si potrebbero notare alcuni campanelli d'allarme:

  • La cordicella della spirale sembra più corta o più lunga del solito;
  • Sanguinamento abbondante anomalo;
  • Dolori anomali alla parte inferiore della schiena o all'addome;
  • Perdite vaginali insolite.

Cosa fare?

In caso di sintomi che sembrano rivelarci la presenza di una gravidanza, è essenziale verificare il tutto tramite test di gravidanza e poi sottoponendosi a un'ecografia.

Occorre poi determinare se la gravidanza sia intrauterina, quindi se l'embrione si trovi nella sua sede naturale. Con la spirale, infatti, non si può escludere lo sviluppo di una gestazione ectopica, quindi fuori dall'utero, che può rivelarsi pericolosa per la vita della donna.

Nell'eventualità in cui la gravidanza sia in sede naturale e si decida di portarla avanti, va rimossa la spirale il prima possibile, poiché mantenerla aumenta il rischio di aborto spontaneo, parto pretermine ed infezioni di vario tipo.

È comunque importante sapere che anche a seguito di una rimozione tali rischi non si possono escludere (anche se rimangono comunque rari). Nei casi in cui non si voglia portare avanti la gravidanza, invece, la spirale può essere tolta durante il raschiamento o dal medico in ambulatorio, per poi essere inserita nuovamente una volta terminata la procedura medica a cui ci si è sottoposte. 

Gravidanza extrauterina e spirale

Su un articolo di Ivi Italia si può leggere che la gravidanza extrauterina si verifica quando l'ovocita fecondato si ferma nella tuba, nelle ovaie o nella cavità addominale, invece che finire dove dovrebbe, quindi nell'utero

Determinare le cause e il perché questo accada non è stato ancora possibile, ma ciò non toglie che tra le ipotesi più accreditate ci sia anche l'utilizzo di dispositivi intrauterini come la spirale, per l'appunto. Si parla persino di un rischio triplicato rispetto agli anticoncezionali orali. Nel caso di spirale ormonale, inoltre, la percentuale di rischio arriva anche ad essere 6/7 volte più alta.

Fonti

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