C'è tutta la voglia di avere un figlio, c'è tutto il senso della maternità e il desiderio travolgente di dare la vita, nella storia di Sant'Anna. Non è un caso se è considerata la protettrice delle partorienti: lei, che in base alla tradizione cristiana è la madre di Maria Vergine (e dunque la nonna di Gesù Cristo), è un esempio di amore, devozione e accudimento. Il suo nome deriva dall'ebraico Hannah e significa "grazia" e proprio la sua storia è ricca di grazia. Scopriamola insieme.
In questo articolo
La storia di Sant'Anna
Anche se la storia di Anna non esiste nei Vangeli Canonici del Nuovo Testamento, la possiamo ritrovare nel Vangelo Apocrifo di Giacomo. Qui si descrivono, infatti, la nascita e l'infanzia della Vergine Maria, arricchite dalle tradizioni e dalle caratteristiche della sua famiglia e dai dettagli del fidanzamento con San Giuseppe.
Tutto nasce dall'incontro della dolce Anna con Gioacchino, anziano sacerdote. I due, pur amandosi molto, contraggono matrimonio in età avanzata. Ciò porta il gran sacerdote ebraico, che li sposò, ad avvisarli che su loro gravava una "maledizione": non avrebbero potuto avere figli, avendo deciso di sposarsi così avanti con gli anni.
Il fatto di non aver figli era visto più che male per un sacerdote, perché, come verificato dallo stesso Gioacchino dopo il consulto dell'Archivio delle Dodici Tribù d'Israele, tutti gli uomini pii e degni generavano prole. Senza spiegare nulla alla sua sposa per non darle dolore, Gioacchino si ritirò sulle montagne per quaranta giorni, pregando Dio di trovare un modo per dar lui una discendenza proprio con Anna.
Com'era d'uso per i tempi, infatti, Gioacchino avrebbe potuto trovare un'altra donna per avere un figlio e portare avanti la sua stirpe, ma non volle. Tanto Anna era dolce, amorevole e devota, tanto lui le era fedele al punto da non sognare nemmeno di giacere con un'altra, nonostante il prezzo fosse alto.
Frattanto, Anna stessa soffriva per il fatto di non poter avere figli. Il desiderio di maternità si acuì un mattino in cui il suo Gioacchino era in ritiro: la donna, infatti, vide una mamma uccello che nutriva i suoi piccoli e scoppiò in un pianto disperato e malinconico, che la portò, poi, a una serie di preghiere e implorazioni.
Silenziosamente e separatamente, Anna e Gioacchino promisero a Dio che qualora avessero mai avuto un figlio, lo avrebbero consacrato alla sua religione. Un giorno entrambi ricevettero risposta: lo stesso angelo si palesò ai due, seppur fossero in luoghi separati. Raggiunse Anna mentre pregava e Gioacchino mentre lavorava, e a entrambi disse: «La preghiera è stata ascoltata: Anna partorità e della vostra prole si parlerà in tutto il mondo».
Anna si scoprì dunque incinta e tanta fu la gioia per la gravidanza che i due si amarono ancor più intensamente, ma senza dimenticare Dio: entrambi ribadirono, per altro di comune accordo, che il loro bambino sarebbe diventato un sacerdote e sarebbe dunque stato consegnato al Tempio una volta giunta l'età.
Anna e Gioacchino credevano che il loro erede fosse maschio. Nacque invece Maria, che, sulla carta, poteva non essere avviata alla vita sacerdotale. Invece, dopo averla accudita e cresciuta con tenerezza e dolcezza, Anna e Gioacchino la condussero al Tempio e la salutarono, per non rivederla mai più: erano consci che il miracolo a loro concesso era parte di un disegno più grande.
L'invocazione di Sant'Anna
Dunque, perché Sant'Anna (che si celebra il 26 luglio) è ritenuta la protettrice delle donne incinte e delle partorienti? Perché la sua gravidanza fu un miracolo, ebbe un parto felice e sereno, una figlia sana ed esempio di purezza e, nonostante l'età, anche latte sufficiente per allevarla e crescerla.
È per questo le donne incinte e le partorienti devote la invocano, per chiedere la sua intercessione per avere ciò che ebbe lei, da una gravidanza serena al parto senza difficoltà. Di seguito, ecco la più nota delle invocazioni:
Preghiera a Sant'Anna
Oh Signore, per intercessione
di Sant'Anna madre della Madonna,
ti chiedo di accompagnarmi in questo tempo
di gestazione della creatura che hai
voluto far vivere nel mio seno.
Grazie, perchè mi hai scelta
per questo compito così importante:
essere madre di una nuova creatura,
e così collaborare
con te Creatore.
O Signore, per intercessione
di Sant'Anna,fa che la creatura che è in me,
sia un dono che renda più unita la
mia famiglia e una benedizione per tutti.
Fà che l'attesa della nascita ci aiuti ad essere
generosi e perseveranti
nella fede e nella carità.
AMEN