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Meditazione in gravidanza
A chi pratica abitualmente la meditazione viene naturale proseguire anche durante la gravidanza. Ma questo periodo così speciale e unico può rappresentare anche l’occasione per iniziare a meditare. I medici ci invitano continuamente a ascoltare il nostro corpo… ma come? E soprattutto come ascoltare il nostro spirito? Per moltissime risposte, la meditazione è la risposta, anche in gravidanza.
Cos'è la meditazione
Secondo Wikipedia, la meditazione è
una pratica che si utilizza per raggiungere una maggiore padronanza delle attività della mente, in modo che essa smetta il suo usuale chiacchierio di sottofondo e divenga assolutamente acquietata, pacifica. (...) È una pratica volta quindi all'auto-realizzazione
Negli anni diversi studi hanno provato come la meditazione sia molto efficace nel diminuire ansia e stress, e quindi nel migliorare la salute. Attenzione: la meditazione non può in alcun modo sostituirsi alla medicina tradizionale nel curare le malattie (comprese quelle mentali). Ma il rilassamento, la concentrazione e l’assenza di pensieri hanno, per molte persone, un effetto così benefico da essere considerato irrinunciabile. Perchè no, quindi? Sono almeno 5 i motivi per iniziare.
- #Meditazione in gravidanza: calma e positività quando sono più importanti che mai: il primo e ovvio vantaggio della meditazione durante la gravidanza è la forte diminuzione dello stress che accomuna, se non la maggiore, una grandissima parte delle donne incinte. Siamo in ansia per il nostro bambino, per la paura che qualcosa vada storto. Siamo angosciate per il futuro: come farò a conciliare tutto? Ce la faremo economicamente? E come coppia? Siamo anche spesso turbate dall’idea del travaglio. Tutte noi sappiamo come un forte stato di ansia durante la gestazione possa avere degli effetti negativi sul bambino che portiamo in grembo: gli ormoni dello stress, se rilasciati per un lungo periodo, innescano una risposta che può avere conseguenze che arrivano al parto prematuro. Quindi, ben venga investire 5 o 10 minuti al giorno provando qualcosa di nuovo e assolutamente innocuo - e gratis, il che non guasta!
- #La meditazione favorisce uno stile di vita più sano: le dipendenze da alcol o da fumo, la “fame nervosa”, il vizio di bere troppi caffè o di lasciarsi tentare dal cibo spazzatura… se ci pensate, sono tutte abitudini causate in larghissima parte dallo stress. In gravidanza buttarsi su cibo ipercalorico e dal basso valore nutritivo può essere una tentazione ancora più forte, complici falsi miti come il famigerato “mangiare per due”, le voglie e… l’ansia, appunto. La meditazione ci aiuta non solo a evitare questi comportamenti scorretti, ma anche, ad esempio, a godere di più dei nostri pasti, assaporando veramente il cibo e gustando fino in fondo ogni boccone.
- #Dormire meglio in gravidanza grazie alla meditazione: molte donne soffrono di insonnia durante in gravidanza: non riusciamo a trovare la posizione comoda a causa del pancione, dobbiamo andare a fare pipì continuamente e magari veniamo svegliate di soprassalto da un bel calcio del nostro bambino. La meditazione è uno dei rimedi comunemente suggeriti a chi ha problemi del sonno in gravidanza, e non solo.
- #No alla paura di perdere il controllo: tra i benefici più riconosciuti tra chi pratica la meditazione c’è il raggiungimento di maggiori consapevolezza e autocontrollo. Proprio quel controllo che temiamo disperatamente di perdere. Per molte donne la paura del parto non sta tanto nel dolore fisico, ma nel terrore di perdere la padronanza di sé. La meditazione può aiutare a visualizzare sé stesse come preparate, positive e con la situazione in pugno. Tiene lontano la negatività e di fatto aiuta ad allontanare il rischio di un parto traumatico.
- #La meditazione può anche riguardare il bambino: molte tecniche di meditazione - come la meditazione riflessiva - prevedono di concentrarsi su qualcosa di specifico. Di solito si tratta di oggetti, ma per una donna incinta, non c’è nulla di meglio che visualizzare il proprio bambino nella pancia, e connettersi con lui o lei. Trasmettiamo al piccolo i nostri pensieri, le nostre emozioni, immaginiamo di abbracciarlo. In questo modo inizieremo a creare un forte legame che, così, non dovrà essere costruito da zero o quasi dopo che il bambino sarà venuto alla luce. Nulla vi vieta, poi, di visualizzare anche il parto, sempre all’insegna della positività: immaginatelo come un evento non traumatico, durante il quale sarete padrone della situazione e del vostro corpo, e finalmente potrete vedere in faccia il vostro bambino.
Come iniziare a meditare
Questi 5 sono i benefici più comuni riscontrati dalle donne che hanno iniziato a meditare in gravidanza.
Ma da dove partire, se non lo avete mai fatto prima? Innanzitutto esistono vari testi validi sull’argomento, che vi daranno tutte le informazioni che vi servono per cominciare a meditare. Non occorre proprio nulla: basta trovare in casa o fuori un angolo tranquillo e in cui ci sentiamo a nostro agio. Dobbiamo sederci in una posizione comoda, tenendo la schiena ben diritta, anche se molte persone preferiscono meditare camminando o persino quando sono sdraiate a letto, la sera. L’importante è avere a disposizione abbastanza tempo: almeno una decina di minuti, e le prime volte può essere utile avere un timer da cellulare.
Oltre ad un testo che vi insegni le basi della meditazione, all’inizio può essere utile un cd di meditazione guidata o ancora un sottofondo di musica rilassante. Esistono anche diverse app rivolte alla meditazione per principianti e che vi aiuteranno a padroneggiare gli step da seguire e conoscere le migliori posizioni per meditare. Inutile dire che bisogna mettere al bando cellulari, tablet e qualsiasi cosa possa interrompere quel breve momento di distacco dal mondo esterno, e che deve essere necessariamente solo per noi, una costante di ogni giorno, se vogliamo avvertirne i benefici.
Infine, non possiamo non citare i corsi, organizzati in varie città, di meditazione in gravidanza. In questo caso, oltre al vantaggio di essere seguite da un professionista, c’è anche quello di entrare in contatto con altre donne incinte con cui scambiare pareri e consigli.