Il feto piange nella pancia
Dai primi movimenti ai calcetti nella pancia, al battito del cuore che possiamo sentire durante l'ecografia fino al singhiozzo: il feto nella pancia ha una sua vita piena di attività e movimenti che la mamma può arrivare a percepire distintamente. Cos'altro fa nella pancia? Le ricerche scientifiche non smettono di indagare sulla vita intrauterina e scoprono sempre cose nuove. Il feto piange nella pancia? Oggi possiamo rispondere di sì!
In questo articolo
Le ricerche
Diversi studi hanno utilizzato le ecografie ad ultrasuoni per poter raccogliere i suoni e le immagini del feto nella sua vita nella pancia. E non ci sono dubbi che il bimbo inizi a fare smorfie e facce strane, che esprimono chiaramente delle sensazioni ed emozioni, molto presto.
Ad esempio i ricercatori della Durham University hanno utilizzato delle ecografie in 4D per osservare il comportamento di 8 bambine e 7 maschietti. E hanno, così, potuto osservare che i piccoli erano in grado di fare smorfie e facce esprimendo soprattutto dolore e sofferenza.
Lo studio ha concluso che le espressioni facciali – sia legati al pianto che alla risata - erano sempre più frequenti man mano che il feto cresceva e la gravidanza avanzava, ma ad un certo punto della gravidanza le espressioni piangenti sono aumentate del 42%, a dimostrazione del fatto che proprio le espressioni e le smorfie di dolore siano strettamente connessi ad un corretto sviluppo fetale. Secondo Nadja Reissland, autrice della ricerca, in questo modo i bambini si esercitano ancor prima di venire al mondo a comunicare il proprio disagio agli adulti.
La ricerca è importante perché non solo ci permette di comprendere quanto il bambino cominci ad allenarsi a manifestare sentimenti e disagio già nella vita intrauterina, ma anche perché propone un nuovo metodo – tutto da approfondire – per distinguere lo sviluppo facciale normale da quello anomalo.
Si può sentire il feto che piange?
No, perché il feto non vocalizza ma esprime disagio e sofferenza attraverso le espressioni facciali e i suoi movimenti. Secondo i ricercatori un feto che piange:
- abbassa il mento,
- fa uscire la lingua,
- fa respiri irregolari,
- fanno espressioni facciali precise, ad esempio aggrottano le sopracciglia e arricciando il naso.
Innanzitutto sente lo stress e le emozioni della mamma: diversi studi hanno confermato che le sostanze chimiche rilasciate dal corpo della madre incinta vengono trasportate nell'utero e colpiscono il nascituro. Lo stress attiva il sistema endocrino del nascituro e influenza lo sviluppo del cervello fetale.
Dal punto di vista uditivo, fino alla 20esima settimana il feto avverte i rumori e i suoni provenienti dall'esterno come onde sonore, mentre dopo la 24esima settimana di gestazione il feto è in grado di girare la testa in risposta a voci e rumori e di sentire, in un'atmosfera attutita, come quando siamo sotto'acqua, la voce della mamma. Inoltre, incessanti, si avvertono in questo universo sonoro fetale, il cuore della mamma che batte come un tamburo e il suo respiro.
Una musica rilassante rilassa il bambino mentre suoni tropo intensi e improvvisi possono spaventarlo e creagli disagio.
Per entrare in contatto con il piccolino nella pancia possiamo:
- parlare con lui con voce calma, in questo modo si abituerà alla tua voce. Possiamo anche cantare una nenia per coccolarlo con la voce;
- massaggiare delicatamente la pancia per fargli sentire la nostra presenza. Il feto sente le carezze e spesso risponderà con dei colpetti;
- fargli ascoltare una musica rilassante;
- camminare un po' perché il movimento lo cullerà aiutandolo a rasserenarsi e addormentarsi.