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Filler in gravidanza
I filler sono solitamente utilizzati per ridurre l'aspetto delle rughe, delle pieghe cutanee e delle depressioni, nonché per migliorare la definizione e la forma di determinate caratteristiche facciali. Si tratta di una procedura di medicina estetica molto popolare, efficace per ottenere un effetto di riempimento, utile ad esempio per le rughe, ma anche per rendere più voluminose le labbra. Ma cosa si sa dell'uso dei filler in gravidanza? Si possono fare o è meglio evitare?
Filler acido ialuronico e gravidanza
I filler sono composti da sostanze sicure e approvate, come l'acido ialuronico, che vengono iniettate sotto la pelle per creare un effetto di riempimento. Queste sostanze aiutano ad aumentare il volume, a idratare la pelle e a stimolare la produzione di collagene.
È importante ricordare che i filler sono trattamenti temporanei e i loro effetti possono durare da alcuni mesi fino a un anno o più, a seconda del tipo di filler utilizzato e del metabolismo individuale. È fondamentale consultare un medico qualificato per capire se i filler siano adatti al proprio caso e, se si è in dolce attesa, è imperativo rivolgersi al proprio ginecologo di fiducia prima di sottoporsi a qualsiasi trattamento estetico.
Filler labbra in gravidanza, si può fare?
Ad oggi non abbiamo a disposizione studi scientifici che abbiano testato la sicurezza dei filler nelle donne in gravidanza.
La maggior parte dei medici ritiene che vi sia un basso rischio per la gravidanza poiché si tratta di iniezioni localizzate e molto probabilmente hanno un basso tasso di assorbimento nel flusso sanguigno.
Tuttavia l'uso di aghi può aumentare il rischio di infezioni e complicanze, quindi è fondamentale rivolgersi al medico prima di fare un filler ed eventualmente rimandare questa procedura a dopo la gravidanza.
Botox e gravidanza
La tossina botulinica A è utilizzata da anni per procedure mediche che cosmetiche ed è comunemente nota con il suo nome commerciale: Botox.
I componenti chimici di questa tossina aiutano a rilassare i muscoli facciali e quindi a ridurre le linee sottili e le rughe che derivano dall'invecchiamento. Generalmente il Botox viene usato per:
- Eliminare le zampe di gallina intorno agli occhi
- Ridurre le rughe del sorriso
- Modellare e sollevare le sopracciglia
- Rimodellare la mascella
- Attenuare le rughe sulla fronte
- Aumentare l'apertura dell'occhio.
Si può fare in gravidanza? La sicurezza della tossina botulinica A in gravidanza è un argomento controverso. Non sono stati condotti studi scientifici per valutare efficacemente se l'uso di questa sostanza sia sicuro per il bambino.
Ad oggi i dati disponibili si riferiscono soprattutto a donne che si sono sottoposte a sedute di Botox senza sapere di essere incinte e nella maggior parte di questi casi la procedura non ha provocato danni alla madre o al bambino in crescita.
Tuttavia, è importante parlarne con il proprio medico e se possibile rimandare le sedute dal medico estetico a dopo la gravidanza.
Durante la gravidanza, è importante prendere attente precauzioni per garantire la salute e il benessere della madre e del bambino. È sempre consigliabile consultare il proprio medico prima di sottoporsi a qualsiasi tipo di trattamento estetico durante la gravidanza.
Ecco alcune indicazioni generali riguardo ai trattamenti estetici durante la gravidanza:
- Evita trattamenti che prevedono l'impiego di sostanze chimiche dannose: ad esempio l'uso di agenti sbiancanti per la pelle, sostanze chimiche aggressive o prodotti per la depilazione chimica, possono contenere ingredienti che potrebbero essere potenzialmente dannosi per la madre e il feto.
- Evita procedure invasive: come trattamenti estetici che richiedono l'utilizzo di aghi o interventi chirurgici perché potrebbero comportare rischi e complicazioni.
- Utilizza prodotti per la cura della pelle sicuri: scegli prodotti che siano sicuri, privi di ingredienti aggressivi o potenzialmente nocivi come retinoidi, acido salicilico e idrochinone. È preferibile utilizzare prodotti a base di ingredienti naturali e fare attenzione a eventuali allergie o ipersensibilità.
