Ad oggi, sono poco più di 200 gli ospedali preposti sul territorio nazionale alla raccolta della donazione di cellule staminali, soprattutto quelle ottenute dal cordone ombelicale.
Le banche di raccolta italiane sono 17 e non tutti gli operatori medici a contatto con le donne in gravidanza, hanno ottenuto una specifica preparazione sanitaria che possa fornire loro gli strumenti non solo per accogliere la donazione, ma soprattutto per spiegare e far conoscere alle partorienti la realtà della ricerca in Italia sulle cellule staminali e la loro effettiva, enorme importanza per la salute non solo del bambino ma anche dell’adulto.
Cosa sono le cellule staminali? Da ormai molti anni se ne parla e periodicamente nascono polemiche sull’uso di queste cellule il cui potenziale completo la scienza non è ancora in grado di spiegare. Le staminali si distinguono in fetali, amniotiche, embrionali e adulte e vengono classificate anche in base al loro potenziale. Ciò che rende così incredibile la cellula staminale, è la sua neutralità. Si tratta di cellule primitive, non ancora destinate a uno scopo preciso, ancora plasmabili dal corpo umano per sopperire a una mancanza o rimediare a un danno, qualunque sia l’età della persona che ne riceve il trapianto.
Uno degli aspetti che rende la ricerca sulle staminali controversa e complessa, è legato al loro ambito di estrazione: solo attraverso un feto, una placenta, un embrione o un cordone ombelicale, si possono ottenere staminali che diventeranno un giorno delle cellule per combattere malattie come la leucemia, la talassemia, linfomi, malattie del sistema immunitario, addirittura si ipotizza, in futuro, di riuscire a rigenerare tessuti e organi. Come già detto, il potenziale delle staminali è ancora sconosciuto, sebbene nell’ambito medico sperimentale ci sia un enorme entusiasmo dati i risultati già ottenuti fino ad oggi che superano di gran lunga quelli conosciuti con la donazione del midollo osseo.
La classificazione di queste cellule, come già detto, viene fatta anche in base al loro potenziale. Citando Wikipedia, le caratteristiche delle staminali sono le seguenti:
* Una singola cellula staminale totipotente può svilupparsi in un intero organismo e persino in tessuti extra-embrionali.
* Le cellule staminali pluripotenti, possono specializzarsi in tutti i tipi di cellule che troviamo in un individuo adulto ma non in cellule che compongono i tessuti extra-embrionali.
* Le cellule staminali multipotenti sono in grado di specializzarsi unicamente in alcuni tipi di cellule.
* Le cellule staminali unipotenti possono generare solamente un tipo di cellula specializzata.
La fonte di donazione più diffusa è quella dal cordone ombelicale che non comporta nessun rischio ne’ dolore alla mamma o al bambino poiché viene prelevato il sangue dal cordone ombelicale già tagliato. Le staminali fetali sono ricavate da aborti, mentre quelle embrionali vengono estratte dalla regione interna dell’embrione nella fase precedente all’insediamento nell’utero; infine le staminali amniotiche vengono ricavate dal liquido amniotico che protegge il feto durante la gestazione.
Che vantaggi ci sono a donare le cellule staminali?
L’Italia approva la donazione di cellule staminali per uso personale quando ci sia in famiglia un fratello del neonato donatore affetto da una grave patologia, potenzialmente curabile con il trapianto. La donazione in assenza di questi casi familiari, è un semplice gesto si altruismo, di sostegno alla ricerca, un gesto che può davvero salvare una vita e che non comporta nessun danno ne’ dolore.
Prendendo ad esempio la donazione dalla fonte del cordone ombelicale, si tratta di una semplice procedura in cui la madre viene guidata dal team ospedaliero preposto alla ricezione e raccolta. Il team medico verrà autorizzato dalla madre, tramite una firma su documento, alla raccolta una volta che il cordone ombelicale è stato tagliato, alla sperimentazione sul campione e alle analisi necessarie per assicurarsi che si tratti di un prelievo sano. Altre analisi verranno fatte a carico del Servizio Sanitario Nazionale durante la gestazione mentre la madre sarà opportunamente informata passo passo dal team medico su ciò che avviene e avverrà al momento della donazione.
Una volta raccolto, il campione di sangue viene etichettato e spedito alla Banca del Sangue Cordonale, dove resterà in attesa di essere trapiantato su un individuo malato.
Come già detto, purtroppo oggi in Italia non tutti gli ospedali presenti sul territorio sono coperti dalla presenza di un team medico specializzato nella raccolta delle cellule staminali ed è possibile quindi, incorrere in risposte negative nel momento in cui si esprime la volontà di compiere questa donazione. Anche in questo campo l’Italia si rivela essere tra gli ultimi nonostante ci siano associazioni e testimonial importanti impegnati in una campagna di sensibilizzazione e sostegno alla ricerca. Si tratta di un futuro medico estremamente importante non solo per i nostri figli ma anche per i nostri nipoti, poiché solo sostenendo la ricerca si può progredire passo passo verso un traguardo definito e solo partecipando attivamente si può essere parte di questo cammino scientifico.
La donazione è gratuita, tutte le spese sono a carico del Sistema Sanitario italiano, l’assistenza alle donatrici è garantita 24 ore su 24.
Importante segnalare, comunque, che esistono dei parametri di donazione e non è possibile offrire il proprio aiuto in diversi casi, tra cui una gestazione inferiore a 34 settimane, una infezione con febbre della madre al momento del parto, una malformazione congenita o del feto o un parto con sofferenza fetale.
Questo articolo non è certamente completo e non fornisce tutte le indicazioni e anche controindicazioni su donazione e trapianto; a questo proposito, maggiori informazioni tecniche possono essere reperite qui:
ADISCO - Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale
STEM CELL Italy - Associazione Italiana Ricercatori Cellule Staminali
Wikipedia - La pagina sulle cellule staminali
di E.D.S.