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Vivere con un animale in gravidanza
Chi vive con un cane e/o un gatto o con altri cuccioli è più felice. Sono numerosi gli studi che hanno evidenziato come gli esserini a 4 zampe abbiano un effetto calmante sulle persone. Ma una domanda che spesso si fa è: si può vivere con un animale in gravidanza? Prima di rispondere a questa domanda, è bene ricordare quali sono i benefici dell'avere un cane o un gatto in casa. Dal punto di vista psicologico, migliorano l'autostima e il controllo; da quello sociale, rinforzano il nostro grado di socialità, condivisione e supporto in caso di malattia e salute degli anziani. Pure riguardo alla salute fisica gatti e cani danno il loro contributo perché ci fanno muovere di più. Vivere con un cucciolo apporta note positive anche al benessere e alla coesione in familia e permettono uno sviluppo sano e responsabile dei più piccoli. E se si è incinte? Con le dovute precauzioni, passare il tempo con gli animali durante la gravidanza è utile sia per la mamma che per il bambino.
Gli studi sui benefici degli animali in gravidanza
Una ricerca dell'Università dell'Alberta, pubblicata su Science of Us, riporta che le donne in gravidanza, che vivono con un cane, partoriscono bambini più sani. I risultati dello studio hanno evidenziato che i piccoli nati in famiglie con animali domestici avevano maggiori livelli di due ceppi di batteri intestinali legati alla diminuzione del rischio di obesità e di malattie allergiche. A confermare l'analisi è stato anche un altro articolo sulla rivista PLoS One, riguardante un'indagine condotta dalla Dottoressa Hisao Okabe del dipartimento di pediatria della Fukushima Medical University. La ricerca si è basata sui dati riguardo a tutte le gravidanze avvenute tra gennaio 2011 e marzo 2014, motivo per cui nella ricerca sono stati coinvolti più di 65mila neonati.
Lo studio ha rivelato che l'esposizione durante la gravidanza o nei primi mesi di vita, ad animali domestici come cani e gatti, "ha ridotto le probabilità di una successiva allergia alimentare di circa il 14%" e non solo il beneficio maggiore è stato "quando i cani vivevano in casa", ma "vale anche se l'esposizione avviene durante lo sviluppo fetale", ossia quando la mamma è in stato di gravidanza.
La paura della toxoplasmosi
Le donne incinte si preoccupano in particolare se in casa è presente un gatto. Dalle feci dei felini, infatti, è possibile che venga trasmessa la toxoplasmosi una malattia infettiva che può essere rischiosa se si è in gravidanza. In realtà, il pericolo di contagio durante la gestazione è molto raro. Secondo uno studio, l'infezione viene trasmessa solo in cinque casi su 1000. Tuttavia, se si viene contagiate, soprattutto nei primi mesi di gravidanza, il bambino, nel peggiore dei casi, potrebbe sviluppare un idrocefalo oppure subire danni cerebrali. Anche gli occhi o gli organi del bebè ne possono essere colpiti oppure può verificarsi un aborto. La malattia potrebbe essere asintomatica oppure portare dei sintomi come linfonodi del collo e della testa ingrossati, mal di testa, dolori muscolari, spossatezza e sintomi simili all'influenza.
Come evitare di contrarre la toxoplasmosi
Per non doversi sbarazzare del micio domestico durante la gravidanza, ci sono delle accortezze da seguire e a cui prestare attenzione:
- Lavare sempre le mani prima e dopo aver toccato il gatto o il suo cibo, la lettiera o qualsiasi cosa abbia potuto toccare
- Usare i guanti per il giardinaggio perché la terra potrebbe contenere le feci infette
- Evitare di pulire la lettiera del gatto e lasciarlo fare a qualcun altro. Se lo si deve necessariamente fare, ricordarsi di usare dei guanti di gomma
- Evitare i recinti con sabbia che possono contenere feci di gatti
- Non accarezzare altri gatti, in particolare i cuccioli che hanno molti parassiti.
Having pets helps babies later in life, according to University of Alberta research
Associations between fetal or infancy pet exposure and food allergies