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Raschiamento utero
Nell'opinione comune, il raschiamento all'utero è una procedura chirurgica che viene impiegata solo in caso di aborto, spontaneo o volontario, ma in realtà può essere utile anche in altre circostanze, come ad esempio dopo il parto. Vediamo insieme in cosa consiste e quando viene eseguito.
Perché si fa il raschiamento all'utero?
Le circostanze in cui viene eseguito un raschiamento possono essere:
- raschiamento diagnostico: serve ad ottenere un campione di tessuto uterino per analizzarlo in laboratorio. Viene raccomandato quando c'è un anomalo sanguinamento uterino, oppure quando il Pap test ha dato risultato sospetto o laddove il ginecologo ravveda la necessità di indagare più a fondo su sintomi che possono indicare una patologia ginecologica;
- raschiamento operativo: viene fatto quando si deve rimuovere dall'utero un fibroma, un polipo oppure una massa sospetta. Può servire anche dopo il parto, per ripulire l'utero da residui placentari.
- raschiamento dopo l'aborto: il raschiamento è la procedura più comune ed efficace per effettuare un'interruzione volontaria di gravidanza entro la 13esima settimana.
- raschiamento dopo aborto spontaneo: ma anche per una gravidanza senza embrione (ovulo chiaro) o un aborto interno laddove non vi sia stata la completa espulsione dell'embrione e del materiale.
Raschiamento per aborto, come funziona
Prima veniva utilizzato uno speciale strumento simile a una lama a forma di cucchiaio, chiamato curette, che raschiava le pareti uterine. Oggi viene più comunemente utilizzata una sorta di cannula che letteralmente aspira il contenuto dell'utero. Per ispezionare meglio l'utero e rimuovere eventuali residui, si può usare un curette a fine procedura.
Preparazione per raschiamento
Prima dell'intervento bisognerà fare le analisi del sangue e seguire le indicazioni del medico (ad esempio non mangiare per qualche ora prima di entrare in sala operatoria). Informate il ginecologo di eventuali farmaci che state assumendo e se siete allergiche a qualche principio attivo.
Quanto dura l'intervento di raschiamento?
La procedura in sè dura circa 15 minuti e viene eseguita in anestesia totale o sedazione profonda.
Il raschiamento è doloroso?
Durante l'intervento si dormirà quindi non si avvertirà alcun dolore o fastidio. Ovviamente parliamo di dolore fisico. Il dolore emotivo e psicologico, causato da un aborto spontaneo o dalla difficile scelta di dover interrompere la gravidanza, può durare anche per settimane e non abbiate timore di confidarvi con le persone più care e chidere aiuto psicologico.
Quanto durano i dolori dopo il raschiamento
Quanto tempo ci vuole per riprendersi da un raschiamento? Dopo il raschiamento sono normali sanguinamento e crampi al basso addome e all'utero, simili a quelli che accompagnano le mestruazioni, che possono durare per 5-7 giorni. Normali anche stanchezza e tristezza.
Il raschiamento è pericoloso?
I rischi connessi a questa procedura possono essere:
- danni alla cervice,
- tessuto cicatriziale,
- danni alla parete uterina,
- infezione.
C'è da dire, però, che con le tecniche moderne attualmente utilizzate, che prevedono uno scarso utilizzo del curette in favore della semplice aspirazione, i rischi di complicanze ed effetti collaterali sono ridotti al minimo.