Home Gravidanza Gravidanza a rischio

Parto prematuro, come evitarlo e prevenire i rischi

di Monica De Chirico - 13.09.2013 Scrivici

bambino-nell-incubatrice
Partendo dal pressuposto che non è l'uomo a decidere la durata della gravidanza si possono però creare le condizioni per evitare un parto prematuro

Parto prematuro

Si parla di parto prematuro se il travaglio inizia tra la 20esima e la 37esima settimana di gestazione completata. Una nascita prematura non comporta particolari rischi per la madre, mentre può determinare rischi per il feto in relazione all'epoca gestazionale soprattutto quando quest'ultima è inferiore alle 34 settimane; viceversa il parto dopo la 36a settimana è considerato abbastanza sicuro per il feto a patto che il suo sviluppo sia regolare e non esistano altre patologie concomitanti.

Partendo dal pressuposto che non è l'uomo a decidere la durata della gravidanza si possono però creare le condizioni per evitare la nascita di un bebè prematuro.

Ecco qualche consiglio:

  • Consultare un medico in caso di febbre

Se avete la febbre, prima di tutto non assumete farmaci senza consultare un medico. In effetti tra i disturbi più frequenti della gravidanza, la febbre di solito è un sintomo di infezione e l'aumento di temperatura provoca contrazioni. E' quindi imperativo far scendere la febbre per evitare di incorrere in un parto prematuro.

  • Rispettare i consigli medici ed effettuare gli esami durante la gravidanza

Anche se avete l'impressione che tutto stia andando per il meglio e la vostra gravidanza non vi da particolari disturbi, bisogna essere sempre vigilanti e sottoporsi a tutti gli esami necessari e consigliati dal vostro medico. Grazie alle scoperte mediche oggi è possibile individuare subito i rischi di parti prematuri. Ad esempio una malformazione uterina, un'insufficienza cervicale, un fibroma, possono essere un campanello d'allarme. Inoltre anche le infezioni uterine o vaginali, i comportamenti sessuali a rischio, il diabete o ipertenzione, l'ipercontrattilità dell'utero, l'obesità o il sottopeso eccessivo, l'incontinenza della cervice uterina (il collo dell'utero) possono essere dei fattori di rischio.

  • Sintomi da non sottovalutare

Alcuni sintomi devono mettervi in allarme e spingervi a consultare un medico o in alcuni casi a recarvi in ospedale.

Fra questi più di cinque contrazioni uterine nei sessanta minuti, dolore alla schiena simile a quello renale o dolori al basso ventre come quelli durante le mestruazioni, o una pressione anomala verso il basso nella pancia come se il bambino premesse per uscire. Ciò che deve invece farvi correre subito in ospedale è la presenza di liquido nella vagina che potrebbe significare la rottura delle acque.

  • Evitare troppi sforzi

A partire dalla 28esima settimana, moderate le attività che richiedono troppi sforzi. E' il momento in cui il bebè cresce di più nel vostro pancione e il muscolo uterino è sollecitato maggiormente. Non sottoponetelo quindi ad ulteriori fatiche

 

gpt inread-gravidanza-0
Continua a leggere

Articoli correlati

Ultimi articoli