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Isterosuzione
Nel caso di un aborto spontaneo o volontario, ma anche in caso di sanguinamento uterino importante, il ginecologo può raccomandare un'isterosuzione. Di cosa si tratta, come viene esgeuito e come ci si sente dopo?
Cosa significa isterosuzione?
L'isterosuzione, conosciuta anche come raschiamento dell'utero, è un intervento chirurgico utilizzato per rimuovere il tessuto dall'interno dell'utero. Questa procedura viene eseguita in diversi contesti medici, ma è comunemente associata all'interruzione volontaria di gravidanza o all'aborto spontaneo. Durante un'isterosuzione, il medico utilizza una cannula per raschiare e pulire l'utero.
Isterosuzione e curettage
La terminologia "isterosuzione" spesso viene associata al termine "curettage" poiché entrambi implicano l'asportazione di tessuto uterino. Tuttavia, c'è una sottile differenza tra i due.
L'isterosuzione consiste nell'asportare il tessuto e il materiale contenuto nell'utero, il curettage prevede l'utilizzo di uno speciale raschietto (per questo è anche chiamato più comunemente raschiamento) denominato curetta per rimuovere una porzione di endometrio o del tessuto anomalo contenuto nell'utero. Questo materiale verrà poi portato in laboratorio per essere esaminato.
Isterosuzione: fino a quale settimana
Per legge in Italia la donna può richiedere l'interruzione volontaria di gravidanza entro i primi 90 giorni di gestazione per motivi di salute, economici, sociali o familiari.
L'isterosuzione può essere eseguita entro le 12 settimane e 6 giorni.
Come funziona
L'isterosuzione viene effettuta in regime di Day Hospital, cioè si rientra a casa il giorno stesso. Prima della procedura si può procedere con la somministrazione di prostaglandine che servono a rilassare il collo dell'utero. L'intervento dura al massimo una ventina di minuti e avviene nella maggior parte dei casi in sedazione profonda.
Il medico dilata il collo dell'utero e poi inserisce una piccola cannula che aspira i tessuti.
Dopo l'intervento si rimarrà a riposo per qualche ora in ospedale e poi si verrà dimesse.
Isterosuzione, anestesia
L'intervento può essere eseguito sia in anestesia locale che totale: nella maggior parte dei casi si procede con una sedazione profonda, quindi la paziente dormirà durante la procedura e si risveglierà poco dopo.
Riposo dopo isterosuzione
Dopo un'isterosuzione, è importante prendersi il tempo necessario per riposare e recuperare. Anche se la durata del riposo può variare da persona a persona, è consigliabile evitare sforzi e attività fisica intensa per almeno alcuni giorni dopo l'intervento.
Il medico fornirà un certificato per astenersi dal lavoro il giorno successivo.
Il medico fornirà indicazioni specifiche sulla cura post-operatoria, che potrebbero includere l'assunzione di farmaci per il dolore, che è simile a quello delle mestruazioni.
Quanto durano le perdite dopo l'isterosuzione?
Dopo l'isterosuzione potranno presentarsi perdite di sangue e spotting per un paio di settimane. Le mestruazioni torneranno dopo un 30-40 giorni dall'intervento.
Isterosuzione: rischi
Sebbene sia una procedura chirurgica di breve durata e molto comune è bene conoscerne i possibili rischi, comunque molto bassi (inferiori all'1%):
- Emorragia intra o post-operatoria
- Perforazione uterina
- Sindrome di Asherman (cicatrici endouterine)
- Peritonite
- Lesione vescicale
- Lesione intestinale con peritonite
- Lesione di vasi sanguigni
- Rischi legati all'anestesia.