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Embrione non cresce: quali sono i rischi?
Quando si scopre di essere incinte si aspetta con ansia il momento della prima ecografia: quella in cui sentiremo battere il cuoricino e vedremo per la prima volta il nostro fagiolino. Ma in alcuni casi, l'embrione può non crescere come previsto e si può andare incontro ad un aborto spontaneo. Perché capita e cosa succede se l'embrione non cresce?
Il rischio principale è quello di un aborto sponteaneo che nelle prime settimane è più alto: è un evento molto frequente e avviene in circa un terzo delle gravidanze.
In circa la metà dei casi di aborto spontaneo nelle prime settimane la gravidanza si interrompe a causa di una anomalia cromosomica che impedisce al feto di svilupparsi. Altre possibili cause sono anomalie anatomiche dell'utero, deficit della fase Luteale; anomalie della funzione tiroidea e infezioni batteriche o virali.
Quali sono i sintomi se l'embrione non cresce?
In molti casi, l'assenza di crescita embrionale non causa sintomi evidenti e il problema viene scoperto solo durante un'ecografia di routine. In altri casi invece, ci sono alcuni campanelli di allarme, il primo e più evidente è l'assenza o la scomparsa dei sintomi tipici della gravidanza, come nausea, tensione al seno o affaticamento.
Un altro segnale potrebbe essere la comparsa di sanguinamenti vaginali o perdite marroni.
Perché l'embrione cresce lentamente?
Una delle principali ragioni può essere un difetto cromosomico. Vuol dire che durante la formazione dell'embrione, possono verificarsi errori nella distribuzione dei cromosomi, il che porta a uno sviluppo anomalo.
Possono influire sulla crescita dell'embrione anche problemi legati alla salute della madre come il diabete non controllato, l'ipertensione, o infezioni.
Un'altra causa comune di crescita lenta è rappresentata da problemi legati alla placenta: se non si sviluppa nel modo giusto, l'embrione potrebbe non ricevere abbastanza ossigeno e nutrienti e rallentare la sua crescita.
Cosa fare se l'embrione non cresce?
Durante la prima ecografia, che di solito viene fatta tra la sesta e l'ottava settimana di gravidanza, il gineclogo verifica la presenza del battito cardiaco e misura lo sviluppo dell'embrione. E' in questa occasione che potrebbe accorgersi che l'embrione non è grandw quanto ci si asptta in base all'epoca gestazionale. In alcuni casi, potrebbe essere necessario ripetere l'ecografia dopo una o due settimane per monitorare l'evoluzione della situazione.
Il medico potrebbe anche chiedere di controllare i livelli di ormone beta-hCG nel sangue. Il cosidetto ormone della gravidanza tende a raddoppiare ogni 48-72 ore nelle prime fasi della gestazione: se i livelli non aumentano come previsto, potrebbe essere un segnale che l'embrione non si sta sviluppando correttamente.
Quando l'embrione non si sviluppa?
Le prime settimane di gravidanza sono critiche per lo sviluppo embrionale: le cellule si dividono rapidamente e formano i primi organi del futuro bambino. Ma in alcune gravidanze, l'embrione smette di svilupparsi dando origine a quella che viene chiamata gravidanza anembrionica o uovo chiaro.
In una gravidanza anembrionica, la sacca gestazionale si sviluppa, ma l'embrione non si forma o smette di crescere molto presto. Si tratta a tutti gli effetti di un tipo di aborto precoce che avviene prima ancora che la donna si accorga di essere incinta o subito dopo aver scoperto la gravidanza.
La causa di una gravidanza anembrionica è generalmente legata a problemi genetici: un errore nella divisione cellulare impedisce all'embrione di svilupparsi correttamente e il corpo interrompe naturalmente la gravidanza.
Fonti
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