Covid passa al feto
La ricerca scientifica sul nuovo coronavirus, il SARS-CoV-2, e sulla malattia che questo provoca, il Covid-19, è in costante aggiornamento e le notizie si susseguono, ormai da due anni a questa parte, una dopo l'altra, aiutandoci a fare chiarezza sugli effetti della malattia e i rischi del contagio. Ma cosa sappiamo sulla trasmissione della malattia durante la gravidanza? Il Covid passa al feto?
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Le donne in gravidanza con Covid-19 possono trasmettere il virus al feto o neonato?
L'Organizzazione Mondiale della Sanità spiega che la trasmissione del virus mentre il bambino è nel grembo materno o durante il parto è possibile, ma molto rara. La maggior parte dei bambini non svilupperà la malattia COVID-19 e quelli che sviluppano i sintomi tendono a riprendersi rapidamente.
La conferma arriva anche da uno studio prospettico italiano: la trasmissione del virus da madre a neonato sembra possibile ma molto rara e non influenzata dalla modalità del parto, dall'allattamento o dal rooming-in. Sul totale dei 681 neonati presi in esame solo 19, pari al 2,8%, sono risultati positivi al virus dopo la nascita e solo uno ha avuto complicazioni respiratorie risolte dopo ricovero in terapia intensiva.
Secondo le evidenze attuali il rischio complessivo di COVID-19 per le donne in gravidanza è basso, mentre è più alto il rischio di ospedalizzazione.
Inoltre gli studi mostrano che aumenta la probabilità di partorire un bambino prima dell'inizio della 37a settimana di gravidanza (parto prematuro) e di avere un'interruzione di gravidanza.
Secondo gli scienziati, dunque, la maggior parte dei neonati partoriti da madri positive al SARS-CoV-2 risulta negativa dopo il parto - il che suggerisce che esistono meccanismi protettivi all'interno della placenta - ma sembra esserci una maggiore incidenza di complicazioni legate alla gravidanza nelle madri positive per SARS-CoV-2, come aborto spontaneo, crescita fetale limitata o nati morti, probabilmente perché il virus attacca la placenta.
La placenta riesce, quindi, a svolgere un'efficace azione protettiva verso il feto, ma viene compromessa dal virus comportando un aumento del rischio di complicanze.
Subito dopo il parto i bambini possono essere posti pelle a pelle e allattati al seno se la madre è un caso positivo o sospetto positivo: i numerosi vantaggi derivanti dal contatto pelle a pelle e dell'allattamento al seno superano sostanzialmente i potenziali rischi di trasmissione e malattia associati a COVID-19.
Ovviamente è fondamentale seguire le regole di prevenzione del contagio anche in sala parto: mascherine, igiene delle mani, dove possibile distanza.
La ricerca suggerisce che è improbabile che il Covid venga trasmesso al bambino attraverso il latte materno, mentre il rischio maggiore riguarda il possibile contagio attraverso il droplet, cioè le goccioline respiratorie della madre durante l'allattamento.
E' quindi molto importante adottare alcuni accorgimenti per minimizzare il rischio:
- lava le mani prima di allattare;
- indossare una mascherina ben aderente durante l'allattamento al seno e ogni volta che si tiene in braccio il bambino;
- se usi il tiralatte, lava le mani prima di toccare qualsiasi parte del biberon o del tiralatte e, se possibile, chiedi a qualcuno di somministrare il latte al bambino.