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Correre in gravidanza aumenta il rischio di aborto?

di Redazione PianetaMamma - 18.06.2014 Scrivici

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Elisabetta Canalis ha perso il bambino e solo qualche giorno fa postava le sue foto mentre faceva jogging. Ma si può continuare a correre durante la gravidanza?

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Correre in gravidanza

Elisabetta Canalis ha annunciato con grande dolore di aver perso il bambino che portava in grembo da poche settimane. Un aborto spontaneo che è piuttosto frequente, soprattutto nelle prime gravidanza.

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Stando alle stime dell'ACOG (American College of Obstetricians and Gynecologists) una percentuale variabile tra il 10 e il 25% delle gravidanze terminerebbe con un aborto spontaneo.

I casi più frequenti, circa il 15%, di interruzione di gravidanza avverrebbero durante il primo trimestre. Alcuni di questi aborti spontanei sono talmente precoci che a volte le future mamme non sanno nemmeno di essere incinte.

Ma cosa possiamo fare per prevenire un aborto spontaneo?
La domanda sovviene dopo che la showgirl italiana qualche giorno fa, mentre era incinta, ha condiviso sui social network alcune fotografie che la ritraevano mentre faceva footing.
E qualche fan l'ha rimproverata per questo. Alcuni l'hanno accusata di fare troppi sforzi e di pensare più alla propria forma fisica che al bambino che portava in grembo.
E oggi alla luce della sua interruzione di gravidanza queste foto e questi commenti assumono una dimensione sinistra e inquietante.

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E allora, si può fare attività fisica nel primo trimestre di gravidanza e soprattutto, si può continuare a correre o davvero si mette a rischio il bambino?

Alcuni ginecologi non sono affatto contrari allo sport in gravidanza. Ma se la maggior parte dei ginecologi consigliano attività sportive soft, come una nuotata o lo yoga o la cyclette, molti sono contrari a fare sport troppo impegnativi sul piano fisico soprattutto nei primi mesi di gravidanza che sono quelli più delicati, quelli in cui l'embrione si impianta nell'utero e la gravidanza ha inizio.
Sarebbe meglio, dunque, sospendere la corsa anche per non andare incontro a rischio di cadere.

Ma quali possono essere i rischi connessi alla corsa in gravidanza? Durante questo tipo di pratica sportiva si verificano due condizioni che possono potenzialmente essere dannose per il feto: l’aumento delle pulsazioni in corsa e l’innalzamento della temperatura corporea.

In altre parole, a scopo precauzionale, sarebbe preferibile abbandonare un allenamento troppo intensivo durante la gravidanza per far spazio a sport più sicuri e meno pesanti, per poi riprendere  attività ed allenamenti più seri dopo il parto.



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E alle runner che non vogliono interrompere, magari perchè svolgono la corsa a livelli professionali, i medici consigliano di praticare solo allenamento e solo finchè non si sente disagio, di non correre a digiuno o se si ha fame, e di interrompere la ricerca di record o l'allenamento per partecipare a gare.
Infine il consiglio è di sospendere nel terzo trimestre quando il peso del pancione diventa difficile da sostenere e sostituire la corsa con il nuoto o con la bicicletta.


Fonte: Albanesi

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