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Avere il diabete e rimanere incinta

di Redazione PianetaMamma - 11.09.2018 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Cosa vuol dire avere il diabete in gravidanza, quali sono i rischi e come si affrontano il diabete di tipo 1 e tipo 2

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Diabete in gravidanza

Il diabete è una malattia del metabolismo, ovvero della trasformazione degli zuccheri, che si manifesta unicamente, almeno agli inizi, attraverso un valore anormale di zucchero (glicemia) nel sangue e la presenza di zucchero nelle urine. Se una donna affetta da diabete rimane incinta potrebbe comunque avere a che fare con alcune complicazioni: ipertensione arteriosa, idramniosi (eccesso di liquido amniotico) e segni di sofferenza fetale a fine gravidanza. Altre complicazione possono giungere se la malattia è mal controllata: aumento della frequenza di aborti, malformazioni fetali, addirittura morti fetali nelle ultime settimane di gravidanza. Vediamo cosa accade quando una donna scopre di avere il diabete in gravidanza.

Diabete di tipo 1 in gravidanza

Il diabete di tipo 1 è sempre più diffuso anche nelle donne in età fertile. La diffusione del diabete di tipo 1 è in crescita e colpisce sempre di più le donne potenzialmente fertili. Cos'è il diabete di tipo 1? Il diabete mellito di tipo 1 è una malattia autoimmune in cui il pancreas non è in grado di produrre insulina. Se si resta incinte e si ha il diabete di tipo 1 è essenziale tenere sotto attento controllo la glicemia per non rischiare di andare incontro a complicanze e rischi. Le conseguenze di un mancato controllo glicemico sono:

  • malformazioni congenite,
  • aborto spontaneo,
  • anomalie della crescita e mortalità fetale.

Le conseguenze per la madre includono un peggioramento delle complicanze vascolari del diabete, gestosi e aumento del rischio di taglio cesareo.

E' quindi molto importante programmare la gravidanza e farsi seguire da un team multidisciplinare di diabetologi esperti e specialisti di medicina materno-fetale.

Incinta con diabete di tipo 2

Il diabete di tipo 2, causato da sovrappeso e scorretta alimentazione, fino a qualche anno fa era considerata una malattia della terza età, ma stiamo assistendo ad un significativo e preoccupante aumento dell'incidenza di questa patologia anche nella popolazione più giovane, comprese le donne fertili. Spesso il diabete di tipo 2 viene scoperto con anni di ritardo e in molti casi quando la donna è già incinta e comincia a fare i controlli glicemici di routine.

Tenere sotto controllo glicemia e seguire una dieta corretta durante la gravidanza, nonché rivolgersi ad un diabetologo esperto, sono accorgimenti importanti per portare avanti la gravidanza con serenità.

Diabete in gravidanza linee guida

Quando il diabete è noto prima di rimanere incinte, la gravidanza può svolgersi normalmente a condizione:

  • di essere sorvegliata regolarmente dal diabetologo e dal ginecologo
  • di seguire molto strettamente il regime e i trattamenti prescritti
  • di avere programmato la gravidanza con un diabetologo, questi vi proporrà un regime rigoroso, un frazionamento delle dosi quotidiane di insulina in tre iniezioni al minimo, così come esami di autosorveglianza glicemica molto frequenti (6 volte al giorno) perché è proprio nelle prime settimane di vita dell'embrione che si producono le malformazioni fetali che possono derivare da un cattivo equilibrio del diabete della madre
  • di accettare, se necessario, un ricovero ospedaliero prima del concepimento o agli inizi della gravidanza, per equilibrare il diabete se la cosa non è stata fatta prima, e, più raramente, al termine della gravidanza, se compare la minima complicazione.

Grazie a questa attenta sorveglianza le previsioni di successo sono notevolmente migliorate. Il neonato che spesso è grosso, deve essere sorvegliato nei primi giorni dopo la nascita, perché di solito è ipoglicemico. E' perciò necessario un apporto di zucchero per via endovenosa o con l'alimentazione.

Secondo le linee guida per le donne con diabete di tipo 1 o diabete di tipo 2 che rimangono incinte i valori entro i quali si devono mantenere le principali variabili di laboratorio sono:

  • glicemia a digiuno, al momento di coricarsi e durante la notte: 60-99 mg/dL
  • glicemia massima dopo il pasto: 100-129 mg/dL
  • emoglobina glicosilata: inferiore a 6%

Parto anticipato a causa del diabete?

Il parto si effettua generalmente a termine, se la glicemia è tenuta sotto controllo ed entro valori normali non ci sono indicazioni per fare un parto anticipato. Tuttavia in alcuni casi il medico può programmare un parto cesareo, comunque non obbligatorio, o un'induzione intorno alla trentottesima settimana.

L'obiettivo del regime alimentare controllato quando si ha il diabete è essenzialmente volto ad evitare di mettere su peso e mantenere i livelli di glicemia nella norma e costanti per tutte le 24 ore.

Il diabetologo vi darà una dieta da seguire con scrupolosità ed attenzione. Uno dei ruoli più importanti per quanto riguarda l'alimentazione della persona diabetica riguarda gli spuntini: l'alimentazione quotidiana va divisa in sei pasti, tre principali e quattro spuntini che servono a mantenere costante il livello di glicemia.

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