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Quali sono i rischi della vaginosi batterica in gravidanza e come prevenirla

di Elena Berti - 04.05.2022 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Vaginosi batterica in gravidanza: da cosa dipende, quali sono i rischi per il feto, come prevenirla e cosa fare se arriva.

Vaginosi batterica in gravidanza

In gravidanza è molto importante prestare attenzione alle proprie abitudini e ai segnali del corpo, più che quando non si porta un bambino in grembo. Questo proprio perché alcuni disturbi potrebbero avere conseguenze anche sul feto. Oggi parliamo di vaginosi batterica in gravidanza, quali sono i rischi per il piccolo e come evitarla.

In questo articolo

Vaginosi batterica in gravidanza: che cos’è

Quando si parla di vaginosi batterica si intende l'aggressione da parte di un agente patogeno alla flora batterica vaginale, causata da uno squilibrio della stessa. In pratica, all'interno della vagina esiste un equilibrio delicato fatto, proprio, di batteri (come per esempio succede nell'intestino). Quando uno di questi prende il sopravvento sugli altri si ha una vaginosi batterica. Tra i germi più comuni che aggrediscono il resto della flora batterica c'è la Gardnerella

Come si sviluppa la vaginosi in gravidanza

Sono diversi i motivi per cui si può sviluppare una vaginosi batterica già in situazioni normali, figuriamoci durante la gravidanza quando l'organismo sta subendo numerosi cambiamenti. Tra le cause più comuni per cui una donna incinta può essere colpita da vaginosi batterica troviamo: 

  • una dieta ricca di grassi
  • una variazione del pH della vagina causata da motivi vari, come gli omoni (estrogeni), la scarsa igiene, i rapporti sessuali, l'uso di lavande o di detergenti intimi aggressivi
  • la predisposizione alle vaginosi

È quindi importante, soprattutto quando si aspetta un bambino, cercare di curare la propria igiene intima e la alimentazione igiene, scegliere solo detergenti intimi amici del pH (non propria più di 4). La diagnosi avviene tramite tampone vaginale, che in caso di vaginosi darà un risultato di pH superiore a 4.5.

Come si riconosce la vaginosi batterica?

I sintomi della vaginosi sono collegati al cambiamento del pH vaginale e di solito sono odore sgradevole e secrezioni biancastre. Quasi mai, invece, si avvertono sintomi come prurito, bruciore o irritazione, mentre si può provare dolore durante i rapporti sessuali.

Rischi della vaginosi batterica in gravidanza

Sebbene non si tratti di una condizione pericolosa, in gravidanza la vaginosi batterica può assumere tutt'altro peso e avere anche conseguenze gravi. Tra questi ci sono:

  • aborto
  • morte endouterina
  • parto prematuro
  • basso peso alla nascita

È per questo che una donna incinta dovrebbe consultare il medico al primo sintomo di vaginosi, soprattutto se ha perdite biancastre e abbondanti e maleodoranti (come di pesce andato a male). Non è previsto uno screening di routine per questo tipo di problematica e il tampone viene effettuato se è la donna a comunicare di avere sintomi

Prevenire e curare la vaginosi batterica in gravidanza

Vista l'importanza di evitare la vaginosi batterica in gravidanza, ecco qualche consiglio per prevenirla e, nel caso fosse diagnosticata, curarla. 

Per prevenire la vaginosi è bene avere un'alimentazione sana, con cibi ricchi di probiotici e povera di grassi (anche formaggi, dolci…). L'igiene intima è importante: scegliete un detergente intimo con pH 3.5 o 4, cambiate spesso l'asciugamano e non condividetelo con nessuno. Preferite inoltre biancheria intima di cotone bianco e cambiatela una volta al giorno. Potete anche assumere prebiotici per mantenere l'equilibrio della flora vaginale. Secondo gli studi, inoltre, la carenza di vitamina D moltiplica il rischio di vaginosi batterica, per questo meglio verificare tramite esami del sangue se si è carenti ed eventualmente integrare.

Se invece vi fosse già stata diagnosticata la vaginosi batterica, il miglior trattamento è quello a base di antibiotici. È però fondamentale mettere subito in pratica le buone abitudini per prevenire il disturbo, per evitare che appena la cura finisce il problema si ripresenti. Durante la cura con antibiotici è bene assumere prebiotici per ripristinare l'equilibrio della flora vaginale. 

La vaginosi batterica in gravidanza è un rischio per il feto: cercate di prevenirla e, se avete sintomi come cattivo odore e perdite bianche rivolgetevi subito al medico ed eventualmente richiedete un tampone.

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