Home Gravidanza Disturbi della gravidanza

La sindrome del tunnel carpale in gravidanza

di Monica De Chirico - 30.05.2014 Scrivici

tunnel-carpale
Un disturbo piuttosto frequente in gravidanza è la sindrome del tunnel carpale. I sintomi possono essere: rigidità, formicolio, bruciore e una diminuzione della forza della mano. Come intervenire?

TUNNEL CARPALE IN GRAVIDANZA -

Un disturbo piuttosto comune in

gravidanza

è la sindrome del tunnel carpale, durante la quale il tendine che va dal polso alla mano si restringe, causando dolore e gonfiore alla mano. Il tunnel carpale è quel canale compreso fra ossa, tendini e legamenti, posto nella regione del polso, attraverso il quale tendini e nervi passano dall’avambraccio al palmo e alle dita della mano. I sintomi di questo

disturbo

dipendono dal grado di compressione del

tendine

, ma possono comprendere

rigidità, formicolio, bruciore

e una diminuzione della forza della mano. In linea di massima, i dolori che produce questo disturbo sono più intensi durante la notte.

LEGGI ANCHE:

Disturbi della gravidanza: un rimedio per ognuno

La sindrome del tunnel carpale si verifica in gravidanza a causa della ritenzione idrica e del gonfiore dovuto al restringimento del tendine, oppure dalla maggiore mobilità delle articolazioni. Questo disturbo è molto fastidioso per la mamma ma non è assolutamente pericoloso per il bambino.

TUNNEL CARPALE, CAUSE -

Da cosa dipende questa sindrome dolorosa che interessa la mano, limitandone in modo notevole anche la funzionalità? Il tutto è originato dal nervo mediano, che si diparte dall’ascella e raggiunge le prime tre dita della mano attraversando, all’altezza del polso, proprio una piccolo tunnel chiamato carpale. La sindrome dolorosa si verifica quando questo nervo mediano subisce una compressione ad opera dei tendini della mano che possono ispessirsi. Questo tipo di problema, che di solito colpisce le donne tra i 40 e i 60 anni, e soprattutto durante la

menopausa

, può però più facilmente verificarsi proprio durante la dolce attesa. Il motivo è da farsi risalire alle

fluttuazioni ormonali della gravidanza,

che provocando una ritenzione idrica che interessa soprattutto le aree periferiche del corpo (appunto mani e piedi), può determinare la comparsa di edemi che vanno a comprimere proprio il nostro nervo mediano.

LEGGI ANCHE:

Gravidanza, cos'è l'iperemesi gravidica

TUNNEL CARPALE, SINTOMI -

Tale patologia è caratterizzata da

formicolio ed intorpidimento

delle prime 3 dita (pollice, indice, medio) della mano e perdita o calo della forza della mano che risulta, quindi, impacciata nei movimenti. Questi disturbi si presentano prevalentemente durante la notte e sono tali da non permettere di dormire chi ne è interessato (il soggetto deve alzarsi e scuotere tutto il braccio per risvegliare la mano ed il braccio). Questa sintomatologia, nei casi più gravi, può essere accompagnata da tendiniti, borsiti, epicondiliti interessanti l'arto superiore.

TUNNEL CARPALE, DIAGNOSI -

Riveste notevole importanza la diagnosi precoce della malattia tramite l'utilizzo dell'

ecografia

, che fornisce un insostituibile strumento per attuare una corretta prevenzione della malattia. Il paziente dovrà sottoporsi ad alcuni esami neurofisiologici quali l'elettroneurografia (ENG), che permette di determinare il ritardo nella conduzione della sensibilità e della motilità del nervo mediano a livello del canale carpale, e l'

elettromiografia

(EMG), cioè uno studio della velocità di conduzione del nervo mediano.

TUNNEL CARPALE, RIMEDI -

La cura per la sindrome del tunnel carpale dipende dalla gravità, ma in genere non serve l’intervento chirurgico, basta

stare a riposo

per molto tempo, tenere la mano sollevata durante la notte, usare ghiaccio e farmaci specifici per ridurre l’

infiammazione

, e in casi più complessi, un po’ di fisioterapia. La sindrome del tunnel carpale

scompare alcune settimane

dopo il parto

,

generalmente entro i 3 mesi dopo il parto, ma se non viene curata, la funzionalità del nervo può rimanere compromessa in modo permanente.

Se i sintomi sono gravi (deficit sensitivi - motori) o persistono dopo aver provato la terapia non chirurgica, la chirurgia può essere la migliore opzione

gpt inread-gravidanza-0

Articoli correlati

Ultimi articoli