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Trofoblasto: cos'è, quando si forma e le patologie che può generare

di Francesca Demirgian - 29.04.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
All'inizio di una gravidanza si forma il cosiddetto trofoblasto. Cos'è? Quando appare e quando si trasforma in placenta? Tutto ciò che c'è da sapere

Cos'è il trofoblasto

Quando inizia una gravidanza, di frequente si sente parlare di trofoblasto e di patologie che potrebbero interessarlo. Non tutte le donne, però, sanno di cosa si tratta, per questo vogliamo parlarvene in questa guida.

Il trofoblasto si forma giò nelle prie settimane di gravidanza, a partire dal quinto-settimo giorno dopo la fecondazione, quando una donna non sa ancora di essere incinta. Dal trofoblasto, poi, andando avanti con le settimane di gestazione, si forma la placenta che accompagnerà mamma e bambino fino al parto.

Ma procediamo per passi, per comprendere chiaramente cos'è il trofoblasto, quando si forma e qual è la sua importanza. 

In questo articolo

Trofoblasto: quando si forma

Il trofoblasto, come anticipato, si forma qualche settimana dopo la fecondazione. Si tratta del tessuto cellulare fondamentale per nutrire l'embrione, anche se non partecipa alla formazione dello stesso. Il suo ruolo è primario nella fase dell'impianto.

Il trofoblasto, in altre parole, costituisce la massa cellulare esterna della blastocisti, che si forma prima dell'impianto dell'embrione. E' formato da piccole protuberanze, i cosiddetti villi coriali, e produce enzimi che fanno si che le cellule embrionali entrino nella mucosa uterina favorendo l'annidamento dell'ovulo.

Svolto a dovere questo ruolo in fase di impianto, dal terzo mese in poi prende il nome di placenta. 

Trofoblasto e Beta HCG

Il trofoblasto, dopo alcuni giorni dal concepimento, inizia a produrre l'ormone hCG (gonadotropina corionica umana).

Quest'ultimo - che emerge anche dall'esame del sangue al quale le donne si sottopongono per avere conferma di essere incinte - è fondamentale per assicurare che l'endometrio sia ricettivo all'embrione impiantato.

Quando il trofoblasto diventa placenta

Come detto sopra, ad un certo punto il trofoblasto termina la sua funzione e dà origine alla placenta. Concretamente cosa accade?

Circa tre giorni dopo la fecondazione, i trofoblasti iniziano a produrre il famoso ormone hCG Ha così inizio la gravidanza. A questo punto il trofoblasto genera la placenta e le membrane esterne.

La placenta, in particolare, garantisce nutrimento e ossigeno al feto, indispensabili per la sua crescita. 

Patologie che possono interessare il trofoblasto

Il trofoblasto, in alcuni casi, può essere colpito da patologie che interessano la donna in gravidanza e che possono manifestarsi con moteplici sintomi. Nel dettaglio, il trofoblasto può essere interessato dalla cosiddetta malattia trofoblastica gestazionale la proliferazione di tessuto trofoblastico fetale, che dà origine al tumore del trofoblasto.

I sintomi di questa patologia possono essere diversi e di varia entità. Si va dal sanguinamento vaginale alla preeclampsia, dall'ingrossamento dell'utero al vomito, fino a - nei casi più gravi - aborto spontaneo e morte fetale. 

Malattia trofoblastica gestazionale

La malattia trofoblastica gestazionale è una proliferazione di tessuto trofoblastico fetale che si manifesta sotto forma di mola idatiforme o di coriocarcinoma. Sono entrambi tumori, ma uno è benigno e uno maligno e, fortunatamente, molto raro.

La Mola idatiforme è una forma pre-tumorare benigna del trofobrasto. In pratica, anche in assenza di embrione vitale, il trofoblasto continua a produrre Beta Hcg. Nella maggior parte dei casi la conseguenza è l'aborto spontaneo nelle prime settimane di gravidanza. 

Il Coriocarcinoma, invece, è un tumore maligno di origine gestazionale che, a volte, può formarsi successivamente alla Mola idatiforme. Si manifesta con perdite di sangue anomale e viene curato con chirurgia e chemioterapia. 

Oltre alla Mola idatiforme e al Coriocarcinoma, esistono anche altre patologie che possono interessare il trofoblasto: 

  • tumore placentare trofoblastico (tumore raro, in cui le cellule trofoblastiche intermedie continuano ad invadere i tessuti anche dopo la gravidanza)
  • tumore epitelioide: rara variante del tumore placentare trofoblastico
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