Home Gravidanza Disturbi della gravidanza

Ritenzione idrica in gravidanza: cosa la provoca, come combatterla

di Ines Delio - 06.06.2023 Scrivici

ritenzione-idrica-in-gravidanza
Fonte: shutterstock
Ritenzione idrica in gravidanza: perché quando si è in dolce attesa il corpo trattiene più liquidi e quali sono i rimedi contro il gonfiore

In questo articolo

Ritenzione idrica in gravidanza

Quando si è incinta, il corpo trattiene più liquidi del solito. L'acqua in eccesso può trovare molti modi per rendere la gestazione ancora più impegnativa, ma fortunatamente ci sono alcune cose che si possono fare per alleviare fastidi come il gonfiore di gambe e caviglie. Ecco come fare per dare il benservito alla ritenzione idrica in gravidanza.

Le cause della ritenzione idrica in gravidanza

Durante la gravidanza è frequente che si verifichi un accumulo di liquidi nei tessuti. Solitamente, ciò avviene in piedi, caviglie e gambe, ma a volte anche nel viso e nelle mani, causando ingrossamento e gonfiore. Stando a quanto spiega il Manuale MSD, un certo accumulo di liquidi è normale in gravidanza, specialmente nel terzo trimestre: viene, infatti, definito 'edema fisiologico'.

L'accumulo di liquidi è dovuto alla produzione di ormoni - aldosterone e cortisolo - che provocano la tanto temuta ritenzione idrica nell'organismo. Il gonfiore può dipendere anche dall'ingrandimento delle dimensioni dell'utero, che va ad interferire con il flusso del sangue che proviene dagli arti inferiori e va al cuore, per cui i liquidi vengono ritenuti nelle vene delle gambe, penetrando nei tessuti circostanti.

Questo disturbo, va ad accentuarsi con l'avvicinarsi della data del parto, ma anche in estate, a causa della vasodilatazione provocata dal caldo eccessivo cui si aggiungono i fattori ormonali scatenati dalla gravidanza.

Alcuni rimedi per combattere la ritenzione idrica in gravidanza

  • Mangiare bene. Ridurre l'apporto di sale contribuisce notevolmente a contenere il gonfiore. Siate, quindi, particolarmente attente a eliminare i cibi preconfezionati, ricchi di sale, grassi e zuccheri, cibi in scatola, merendine e fritture. Si raccomanda, inoltre, di evitare la caffeina e le bevande gassate perché tendono a causare ritenzione idrica.
  • Aumentare l'apporto di potassio. Contenuto in diversi alimenti come banane, legumi secchi, spinaci, avocado, il potassio aiuta a ridurre la ritenzione idrica, aumentando la produzione di urina e abbassando i livelli di sodio.
  • Rimanere idratate. Bevete molta acqua e scegliete alimenti diuretici sani e naturali quando vi viene voglia di fare uno spuntino, ad esempio succo di mirtillo, asparagi, sedano, carciofi, carote, anguria.
  • Fare regolarmente esercizio fisico. Attività come nuoto e passeggiate possono aiutare a contrastare la ritenzione idrica in gravidanza.
  • Abbandonare i tacchi. Indossate scarpe comode e, se potete, non rimanete in piedi per lunghi periodi di tempo senza muovervi. Evitate anche di accavallare le gambe in gravidanza, perché limitano il flusso sanguigno.
  • Dormire sul fianco sinistro e sollevare le gambe. Dormendo sul lato sinistro, si favorisce il ritorno del sangue al cuore. Il gonfiore peggiora alla fine della giornata, quindi prendetevi qualche minuto di pausa dagli impegni per mettere dei cuscini sotto le gambe e rilassarvi.
  • Rimanere fresche il più possibile. Purtroppo, come detto, il caldo estivo tende a favorire una eccessiva ritenzione idrica in gravidanza. Il rimedio migliore è stare in casa, se possibile, e rimanere al fresco. Può aiutare anche usare impacchi e asciugamani freddi.

Gonfiore in gravidanza: quando contattare un medico

È importante contattare il proprio medico se notate un gonfiore del viso, del contorno occhi o un gonfiore più che lieve delle mani.

È, inoltre, opportuno consultare uno specialista anche in caso di gonfiore improvviso in qualsiasi punto o se una gamba è più gonfia dell'altra, nonché qualora il gonfiore dovesse persistere anche dopo il parto.

Massaggi contro i disturbi legati alla ritenzione idrica in gravidanza

Il massaggio è la chiave del sollievo per una donna incinta che ha problemi di arti come caviglie, piedi o gambe gonfi. Migliora la circolazione sanguigna perché favorisce l'afflusso di sangue al cuore. Inoltre, aiuta a espellere acqua e impurità attraverso i reni. Ricordate, però, che è raccomandato di evitare i massaggi dal primo al terzo mese di gravidanza, trattandosi di un periodo particolarmente delicato, mentre dal terzo mese in poi il linfodrenaggio è considerato un trattamento indicato. Questa tecnica di massaggio terapeutico è infatti basata su una serie di manovre leggere e ritmiche che favorisce il drenaggio dei liquidi linfatici dai tessuti, stimolando il riassorbimento di edemi.

gpt inread-gravidanza-0

Articoli correlati

Ultimi articoli