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Perdite ematiche in gravidanza: le possibili cause

di Francesca Capriati - 05.01.2023 Scrivici

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Perdite ematiche in gravidanza: le possibili cause delle perdite di sangue nel primo, secondo e terzo trimestre. Quando andare al pronto soccorso

In questo articolo

Perdite ematiche in gravidanza

Durante le prime settimane di gravidanza possono presentarsi delle lievi perdite ematiche, ma un sanguinamento continuativo e frequente non è normale e va subito segnalato al medico.

Perdite di sangue in gravidanza, prime settimane

Uan delle cause più comuni di un leggero spotting all'inizio della gravidanza sono le perdite da impianto: quando l'ovulo si annida nell'utero e ciò accade nei primi 6-12 giorni.

Le perdite da impianto

Sono causate dall'annidamento dell'ovulo fecondato nell'utero. Il sanguinamento da impianto è più leggero di quello mestruale ed è considerato uno dei primi sintomi della gravidanza. Poiché le perdite da impianto si verificano in prossimità della data in cui dovrebbero venire le mestruazioni, ciò può causare confusione. Si tratta di un sintomo di gravidanza oppure no? Le perdite da impianto sono associate ad altri segnali tipici dell'inizio gravidanza come:

  • Crampi addominali di lieve entità,
  • Sbalzi d'umore,
  • Mal di testa,
  • Nausea,
  • Tensione del seno,
  • Mal di schiena nella zona lombare.

Perdite ematiche in gravidanza, secondo trimestre

Cause non gravi di sanguinamento durante la gravidanza possono includere:

  • Rapporti sessuali
  • Infezione
  • Ormoni.

Si tratta ad ogni modo di un leggero spotting e non di una vera e propria emorragia che va immediatamente valutata dal ginecologo.

Perdite ematiche in gravidanza, terzo trimestre

Nel terzo trimestre leggere perdite ematiche possono essere causate da un rapporto sessuale (nella cervice c'è una maggiore quantità di sangue e ciò comporta una maggiore vulnerabilità all'atto sessuale) o da un'infezione in atto (da segnalare subito al medico se associate a cattivo odore, prurito o bruciore). Ma una delle cause più comuni di perdite di sangue a fine gravidanza è l'inizio del travaglio.

Un sanguinamento a gravidanza avanzata, quidndi, va sempre segnalato al medico che valuterà la situazione al fine di escludere cause potenzialmente gravi come rottura della placenta, placenta previa, parto pretermine.

In particolare il ginecologo analizzerà diversi aspetti come durata del sanguinamento, quantità e colore del sangue (rosso vivo oppure scuro) e la presenza di sintomi associati come dolore addominale e rottura delle membrane.

Un'ecografia aiuterà ad avere un quadro più completo della situazione.

Perdite di sangue in gravidanza: quando andare al pronto soccorso

Perdite ematiche continuative non sono normali, soprattutto se sono abbondanti e richiedono l'uso di un assorbente. Le cause di un sanguinamento nel primo trimestre possono essere:

  • Gravidanza extrauterina (una gravidanza che inizia al di fuori dell'utero e può essere pericolosa per la vita)
  • Aborto spontaneo
  • Gravidanza molare (un ovulo fecondato che si impianta nell'utero che non vive)

Le cause di un'emorragia a gravidanza avanzata possono essere:

  • Distacco della placenta (la placenta si stacca dalla parete dell'utero prima della nascita)
  • Placenta previa (la placenta si trova troppo in basso nell'utero e quasi copre la cervice)
  • Placenta accreta (quando la placenta invade l'utero e non si separa dalla parete uterina)
  • Parto pretermine (cioè un travalgio che inizia prima della 37esima settimana).

Andare al pronto soccorso se si è a fine gravidanza e si resentano perdite ematiche associate a:

  • mal di schiena;
  • dolori e crampi addominali;
  • pressione nella zona bassa del bacino.
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