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Dolore al legamento rotondo in gravidanza, cosa c’è da sapere

di Viola Stellati - 20.02.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Le donne in dolce attesa lo sanno: i fastidi sono sempre in agguato. Ma oggi vogliamo parlarvi di un dolore particolare, quello al legamento rotondo

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Legamento rotondo in gravidanza

La gravidanza è bellissima, ma purtroppo non esente da possibili fastidi. Tra i vari che si possono avvertire c'è un dolore al legamento rotondo dell'utero. Scopriamo insieme cosa è, a cosa serve e come gestire i malesseri che causa.

Il legamento rotondo è un vero e proprio cordone che si trova nell'apparato genitale femminile e che contiene l'utero.

Come spiegato nella terza edizione dell'Atlante di anatomia umana, è lungo circa 12–15 cm e con un diametro di 3–5 mm.

Sfortunatamente, può essere vittima di diverse infiammazioni che in gravidanza causano fastidio e dolore, soprattutto nel momento in cui il bimbo che si porta in grembo raggiunge dimensioni importanti.

Si tratta perciò di un organo di natura legamentosa che è formato da 3 parti:

  • la parte uterina;
  • la zona intra-legamentosa o pelvica;
  • la parte iliaca.

Il suo scopo è quello di mantenere l'utero nella sua posizione naturale. Ciò vuol dire che quando si è in dolce attesa il legamento rotondo previene le deformazioni uterine dovute allo sviluppo del feto, che purtroppo durante il suo sviluppo può comportare lacerazioni anche gravi a causa delle sue dimensioni che aumentano sempre di più e dei movimenti che compie.

Come capire che il dolore dipende dal legamento rotondo

Come vi accennavamo in precedenza, quando si è incinte è facile provare fastidio. Tuttavia, per intervenire nella maniera più opportuna è necessario capirne la natura. Il dolore che dipende dal legamento rotondo si manifesta generalmente nella parte bassa dell'addome o a livello dell'inguine. Rispetto ad altri problemi, è per fortuna più facile riconoscerlo perché viene solitamente creato e peggiorato dal movimento.

Dalle caratteristiche abbastanza variabili, può presentarsi sotto forma di:

  • una fitta momentanea a seguito di un improvviso cambio di posizione, uno starnuto o un colpo di tosse;
  • un dolore prolungato.

C'è però una buona notizia: nella maggior parte dei casi si traduce in un mal di pancia che dura solo pochi secondi o che passa in autonomia grazie a qualche minuto di riposo.

Rimedi per alleviare il dolore

Per nostra fortuna, esistono dei piccoli rimedi che ci aiutano a prevenire la comparsa o ad attenuare il dolore del legamento rotondo. Per far diminuire il malessere è consigliato:

  • cambiare posizione: se compare il fastidio è meglio sedersi o sdraiarsi sul lato opposto a quello sofferente;
  • fare un bagno caldo: aiuta ad alleviare la tensione e il disagi;
  • massaggiare l'area che causa fastidio: contribuisce a rilassare la muscolatura e a ridurre il malessere;
  • evitare movimenti bruschi: se bisogna starnutire o tossire è meglio flettere il busto in avanti e a piegare le ginocchia;
  • consultare il proprio medico di fiducia: se necessario potrà essere indicato l'utilizzo di una fascia maternità per sostenere l'addome o la possibile assunzione di antidolorifici per alleviare i sintomi.

Come prevenzione, invece, è bene sapere che per le donne in gravidanza esiste un esercizio specifico da fare tranquillamente in casa, utilizzando come supporto un cuscino da mettere tra le gambe.

Si tratta di una semplice contrazione e di un conseguente rilascio dei muscoli inguinali che va a migliorare il dolore che si percepisce a causa dei movimenti del feto.

Da non sottovalutare, inoltre, sono la pratica di acquagym e yoga che contribuiscono a rafforzare e distendere i muscoli pelvici.

Infine, il massaggio specifico per il legamento rotondo uterino, che però deve essere praticato da uno specialista certificato. Grazie ad esse si rilassano i muscoli e si allevia il dolore causato dalle contrazioni uterine e, al contempo, si riduce l'infiammazione e si decongestiona il cordone fibroso.

Va ricordato, tuttavia, che quando si avvertono fastidi, riconducibili o meno alla sindrome del legamento rotondo in gravidanza, è sempre opportuno rivolgersi al proprio ginecologo.

FONTE

Frank H. Netter, Atlante di anatomia umana, terza edizione, Elsevier Masson, 2007, ISBN 978-88-214-2976-7.

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