Home Gravidanza Disturbi della gravidanza

Influenza intestinale in gravidanza: cosa fare

di Viola Stellati - 03.11.2023 Scrivici

influenza-intestinale-in-gravidanza
Fonte: shutterstock
Può capitare di ammalarsi di influenza intestinale in gravidanza: quali sono le cause, i sintomi e cosa bisogna fare per guarire da questa situazione

In questo articolo

Influenza intestinale in gravidanza

La dolce attesa è un momento importantissimo quanto delicato della nostra vita, e ammalarsi non è di certo una cosa che ci faccia stare tranquille. Tuttavia, soprattutto durante i mesi più freddi, non è da escludere che succeda. In questo articolo vogliamo concentrarci sull'influenza intestinale in gravidanza, cercando di capire insieme se c'è da preoccuparci e cosa fare per guarire.

Influenza intestinale in gravidanza: quali sono le cause

Generalmente la causa dell'influenza intestinale in gravidanza è da imputare ai norovirus che sono molto infettivi: bastano poche particelle virali per ammalarsi.

Come specifica l'Istituto Superiore di Sanità, ha un'incubazione di circa 12-48 ore, mentre l'infezione dura dalle 12 alle 60. La trasmissione avviene da persona a persona, oppure per via orofecale, via aerosol, ma anche tramite acqua o cibo infetti e per contatto con superfici contaminate. 

Quali sono i sintomi

I sintomi dell'influenza intestinale in gravidanza sono quelli tipici delle gastroenteriti:

  • nausea;
  • vomito;
  • diarrea acquosa;
  • crampi addominali.

Non è da escludere che si possa manifestare anche una leggera febbre.

Come si cura

Non esiste una cura specifica per l'influenza intestinale in gravidanza. La buona notizia, però, è che non porta ad alcun tipo di danno al bimbo che abbiamo in grembo.

Le conseguenze, nella maggior parte dei casi, non sono serie e in genere si guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni.

Normalmente viene consigliato di assumere molti liquidi per compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea

Si può prevenire?

Sul sito di Alimenti & Gravidanza, campagna realizzata dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, si può leggere che purtroppo non è possibile riconoscere gli alimenti contaminati da microrganismi patogeni che possono portare a un'influenza intestinale in gravidanza.

Tuttavia, consiglia di prestare particolare attenzione all'acqua, ai frutti di mare o i prodotti della pesca consumati crudi o poco cotti,
la frutta e la verdura cruda mal lavata e i suoi prodotti derivati.

Allo stesso tempo, l'Istituto Superiore di Sanità suggerisce di:

  • lavarsi molto bene le mani prima di toccare i cibi;
  • non lavorare e non stare a contatto con il cibo quando si è indisposti, soprattutto se si è affetti da gastroenterite, e fino a tre giorni dopo la guarigione;
  • lavare e disinfettare tutti i materiali e le superfici che possano essere venuti a contatto con una persona infetta e/o con il virus;
  • mangiare e utilizzare come ingredienti solo cibi di provenienza certificata, soprattutto nel caso di alimenti che vengono cotti poco;
  • buttare tutte le scorte alimentari che potrebbero essere state contaminate.

I virus più pericolosi in gravidanza

Il sito di Fondazione Umberto Veronesi specifica che nel nostro Paese sono principalmente due i virus pericolosi se contratti in gravidanza:

Il primo si trasmette soprattutto attraverso la saliva e nelle persone in dolce attesa - in particolar modo nel primo trimestre - può raggiungere il feto. Le conseguenze, nel 10% dei neonati infettati, sono di tipo neurologico e in particolare sordità congenita, microcefalia, malformazione cardiache e oculari. Purtroppo oggi non esistono vaccinazioni e nemmeno trattamenti efficaci per curare l'infezione: bisogna solo proteggersi.

Il secondo, invece, è il virus della rosolia che è estremamente pericolosa per il feto se contratta in gravidanza, soprattutto nelle prime 16 settimane. Le conseguenze possono infatti essere aborto spontaneo, morte intrauterina e sindrome da rosolia congenita, con gravi malformazioni a vari organi. La buona notizia, però, è che contro il Rubella virus esiste un vaccino efficace che dal 2017 è obbligatorio per tutti i nuovi nati. 

gpt inread-gravidanza-0

Articoli correlati

Ultimi articoli