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Dermatite in gravidanza: come si manifesta e perché

di Ines Delio - 08.11.2022 Scrivici

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Fonte: shutterstock
La dermatite in gravidanza è un disturbo piuttosto frequente: dalle papule al prurito, quali sono le patologie che possono manifestarsi prima del parto

Dermatite in gravidanza: come si manifesta e perché

Quando si è in dolce attesa, la pelle, così come il resto del corpo, è sottoposta a numerosi cambiamenti. I meccanismi immunologici cruciali durante la gravidanza, possono portare allo sviluppo di diverse patologie cutanee, tra cui la dermatite è la più frequente. Ciò è dovuto a un aumento della produzione di estrogeni e progesterone che, in alcuni casi, comporta l'insorgere di macchie cutanee e prurito. Tale disturbo può manifestarsi per la prima volta, come recidiva o come esacerbazione di una condizione cronica.

Esistono diverse patologie dermatologiche che si possono manifestare durante una gravidanza: ecco le principali.

In questo articolo

Dermatite pruriginosa in gravidanza

Tra le dermatiti più frequenti in gravidanza ci sono le papule e placche urticanti o PUPP (acronimo di 'pruritic urticarial papules and plaques of pregnancy'), un disturbo meglio noto come 'dermatite pruriginosa'. Di solito, l'eruzione si manifesta nelle primipare (donne al primo parto), è molto più comune nelle gravidanze multiple e colpisce prevalentemente le future mamme in attesa di un maschio. Si stima che interessi circa una gestante su 160-300. La si può riconoscere vedendo comparire macchie arrossate sull'addome, di forma irregolare, piatte o leggermente sollevate, che talvolta presentano piccole bolle piene di liquido al centro. Il rash cutaneo può diffondersi alle cosce, ai glutei e talvolta alle braccia, mentre on sono solitamente interessati palmi delle mani, piante dei piedi e viso.

In genere, la dermatite pruriginosa compare durante le ultime 2-3 settimane di gravidanza e talvolta negli ultimi giorni o dopo il parto. Non è però escluso che possa presentarsi in qualsiasi momento dopo 24 settimane. Il prurito è abbastanza fastidioso da disturbare il sonno di chi ne soffre: per alleviarlo, si possono utilizzare antistaminici che non provocano sonnolenza, naturalmente previo consulto medico. La buona notizia è che la patologia è assolutamente innocua per il feto, inoltre l'eruzione scompare rapidamente dopo il parto.

Colestasi gravidica

La colestasi gravidica (o colestasi intraepatica della gravidanza) è dovuta a una disfunzione secretoria della bile e, generalmente, può manifestarsi nel corso del terzo trimestre. È caratterizzata dalla comparsa di un prurito intenso e persistente, diffuso su tutto il corpo, che solitamente inizia dal palmo delle mani o dalla pianta dei piedi. Tuttavia sulla pelle non si manifesta alcun tipo di lesione o eruzione cutanea che giustifichi il sintomo. Per questo motivo, la conferma della diagnosi si ottiene solo con gli esami del sangue, che evidenzino un'alterazione a carico degli acidi biliari e a volte anche delle transaminasi. Il prurito si risolve immediatamente dopo il parto, tuttavia può ripresentarsi nel 50% dei casi nel corso di una gravidanza successiva. Se non trattata, la colestasi gravidica può comportare gravi conseguenze sia per la madre, che per il feto.

Herpes gestationis

Il pemfigoide gestationis (o herpes gestationis) è una malattia bollosa autoimmune rara che colpisce le donne in gravidanza, generalmente durante il secondo trimestre. La maggior parte delle gestanti avverte inizialmente un forte prurito intorno all'ombelico. In alcuni casi, può essere seguito da un'eruzione cutanea con papule orticarioidi e placche, che nell'arco di pochi giorni o settimane può diffondersi ad altre parti del corpo, compreso addome, schiena, cosce, glutei, braccia, palmi delle mani e piante dei piedi. Dopo 2-4 settimane si formano vescico-bolle, oppure grandi placche in rilievo. I sintomi dell'herpes gestationis possono diminuire o risolversi spontaneamente verso la fine della gravidanza. Tuttavia, il 75-80% delle donne sperimenta una riacutizzazione intorno al parto.

Follicolite pruriginosa della gravidanza

La follicolite pruriginosa è stata descritta per la prima volta nel 1981. Si manifesta con la comparsa di un'infezione dei follicoli sparsi sul corpo durante il terzo trimestre. L'eruzione cutanea è caratterizzata da numerose papule (piccole protuberanze rosse) o pustole pruriginose. Come la PUPPP, non comporta conseguenze per il feto e si risolve spontaneamente dopo il parto.

Si verifica in circa una su tremila gravidanze.

Come prevenire la dermatite in gravidanza

Per prevenire o limitare il prurito provocato dalla dermatite atopica in gravidanza, è fondamentale mantenere la pelle idratata, attraverso l'utilizzo quotidiano di creme e lozioni che ripristinano la componente lipidica cutanea. Si consiglia di utilizzare bagnoschiuma oleosi e non profumati, di non fare docce frequenti per non alterare la normale barriera cutanea, e di evitare vestiti di tessuto sintetico a contatto con la pelle. In ogni caso, con la comparsa dei sintomi è necessario rivolgersi a un dermatologo per effettuare una adeguata terapia.



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