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Come distinguere la leucorrea dal liquido amniotico?

di Elena Berti - 23.08.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
A fine gravidanza, la futura mamma potrebbe confondere leucorrea e liquido amniotico. Come distinguere le perdite vaginali dalla rottura del sacco?

Come distinguere la leucorrea dal liquido amniotico?

Durante la gravidanza il corpo della donna subisce molti cambiamenti, dovuti in gran parte agli stravolgimenti ormonali che la gestazione innesca. Fin dal concepimento, infatti, estrogeni e progesterone si mettono in moto per portare avanti la gravidanza, con qualche conseguenza per la donna. Una delle differenze che molte future mamme notano è sicuramente un aumento della leucorrea, cioè di perdite vaginali. Ma quando si arriva nell'ultimo trimestre, molte si spaventano: non si tratterà di liquido amniotico?

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La leucorrea gravidica

Come dicevamo, la leucorrea in gravidanza è dovuta agli ormoni, gli stessi che regolano le normali secrezioni vaginali quando la donna non è incinta. L'aumento ci certi ormoni genera secrezioni maggiori, che a volte mettono in allarme le donne in attesa. Ma non c'è motivo di preoccuparsi: questo tipo di perdite vaginali ha lo scopo di proteggere il collo dell'utero da eventuali batteri che potrebbero risalire verso il feto e nuocergli. 

Riconoscere la leucorrea è abbastanza semplice, in verità, basta osservare da vicino le perdite. Se si tratta di un liquido denso o simile al muco e se è di un colore biancastro, con molte probabilità siete di fronte a semplice leucorrea, delle perdite che avrete già visto molte volte sugli slip anche prima della gravidanza. Può rappresentare un fastidio, quando diventa abbondante: in quel caso indossate un salvaslip, preferite biancheria di cotone bianca e cambiatevi spesso. Ma attenzione a non esagerare coi lavaggi, che potrebbero invece danneggiare la naturale flora batterica della vagina.

Come riconoscere se si tratta di leucorrea o liquido amniotico?

Via via che la gravidanza procede, in particolare nel terzo trimestre e verso la fine della gestazione, molte future mamme temono di non riconoscere la perdita di liquido amniotico, cioè del liquido che protegge il feto all'intero del sacco. Nella maggior parte dei casi questo pericolo non esiste, perché la rottura delle acque, che indica l'inizio del travaglio e il parto imminente, prevede una perdita di liquido decisamente evidente, arrivando quasi a un litro.

In alcuni casi, però - ed è questo che spaventa di più la donna incinta - la rottura del sacco può essere alta, e quindi le perdite leggere come un gocciolio. Questo può accadere maggiormente alla fine della gravidanza e, anche se è raro, indica che il sacco amniotico non è più intatto. Oltre alla perdita di liquido, pericolosa per la salute del feto che vi si nutre e respira attraverso il cordone, si può incappare in infezioni batteriche da non sottovalutare. Anche se questo gocciolio è lento, è sempre meglio non sottovalutarlo, per questo se vi accorgete che gli slip sono sempre bagnati nonostante li cambiate meglio parlarne col medico. A volte queste rotture parziali si risanano, altre volte indicano l'avvio del parto.

Come distinguere quindi la leucorrea dalle perdite di liquido amniotico? Vi basterà osservare le perdite. Se siete soggette a perdite vaginali da sempre ma notate un aumento eccessivo, fate attenzione alla consistenza, al colore e all'odore. Il liquido amniotico è infatti incolore e inodore, per questo non può essere confuso con altri tipi di liquido come le secrezioni vaginali, l'urina o il tappo mucoso

Molte donne lamentano perdite viscose o mucose: in questo caso non può trattarsi di liquido amniotico, che appunto ha una consistenza liquida, mai densa. 

Quanto allarmarsi per un’eccessiva leucorrea

A fine gravidanza molte donne sperimentano la cosiddetta idrorrea gravidica, un aumento notevole delle perdite vaginali. Anche in questo caso, osservate consistenza, colore e odore: già questo vi aiuterà a stare più serene e a non confonderle con il liquido amniotico. 

In ogni caso, se notate un cambiamento consistente e siete preoccupate, annotate l'orario in cui vi siete accorte per la prima volta della perdita, in modo da informarne il medico che vi visiterà.

Qualora si trattasse realmente di liquido amniotico, sarà importante per valutare il da farsi. 

Non dimenticate poi che perdite vaginali anomale potrebbero indicare un'infezione o una vaginosi: se la vulva risulta infiammata, se le perdite cambiano colore o hanno un odore pungente di pesce parlatene subito col medico.

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