Secondo uno studio condotto presso l'Ospedale Universitario di Nantes, in Francia, l'acne in gravidanza interessa quasi una donna incinta su due.
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La causa di questo disturbo è soprattutto legata ai cambiamenti ormonali. La secrezione di estrogeni e progesterone subisce grandi alterazioni durante la gravidanza (LEGGI) e questo si ripercuote anche sulla produzione di sebo e sull'equilibrio della pelle.
E il rischio di soffrire di acne è molto più alto per le donne che hanno avuto problemi di acne durante l'adolescenza o in una gravidanza precedente.
Punti neri, brufoli rossi, piccole cisti: l'acne in gravidanza può interessare non solo la pelle del viso, ma anche quella della schiena o del petto.
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Come intervenire?
La dermatologa francese Brigitte Dréno ricorda che la maggior parte dei prodotti cosmetici o farmaceutici che vengono generalmente prescritti per curare l'acne, sono controindicati in gravidanza a causa di sostanze potenzialmente tossiche per il feto, come i retinoidi, la tetraciclina, l'isotretinoina (LEGGI).

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L'esperta spiega che possono essere utili prodotti a base di zinco che riducono l'infiammazione della pelle.
Inoltre è importante seguire qualche semplice consiglio:
- non utilizzare saponi per lavare la pelle, ma preferire il pane dermatologico
- non spremere i punti neri e i brufoli perchè la ferita può infettarsi e può rimanere la cicatrice
- evitare maschere e scrub che irritano la pelle e aumentano l'infiammazione; utilizzare solo creme molto fluide, leggere e non comedogeniche.