Anomalie gravidanza
Aspettare un bambino è per molte donne una grande gioia, ma anche potenziale fonte di paure: andrà tutto bene? Il feto crescerà sano? Ci sono dei rischi? Le domande sono tante, per questo è bene conoscere quali sono le possibile anomalie gravidanza, come scoprirle e come comportarsi.
In questo articolo
Cosa si intende per anomalie in gravidanza?
Le anomalie in gravidanza possono essere di diverso tipo, non riguardano infatti soltanto il feto, ma anche la gestazione di per sé e la futura mamma. Si può trattare quindi di problemi di salute che intervengono a causa della gravidanza stessa, di rischi per il bambino, di anomalie cromosomiche o di altro ancora. Solitamente, le anomalie gravidanza sono diverse a seconda del trimestre.
Anomalie gravidanza nel primo trimestre
Nel primo trimestre le anomalie possono riguardare sia lo svilupparsi dell'embrione che la gestante. Tra le anomalie che riguardano l'impianto e lo sviluppo dell'embrione nel grembo materno abbiamo:
- gravidanza ectopica, cioè all'esterno dell'utero
- aborto (anche incompleto) o minaccia di aborto
- camera gestazionale vuota
Meno comuni sono altre anomalie, come per esempio la mola idatiforme, cioè un ovulo anomalo fecondato che non sviluppa un feto ma, appunto, una mola. In alcuni casi, la mola causata da una fecondazione anomala può causare un coriocorcinoma, un tumore maligno raro.
Per quanto riguarda invece la donna, durante il primo trimestre si ritiene anomalia della gravidanza l'iperemesi gravidica, cioè il vomito continuo.
Anomalie gravidanza secondo trimestre
Il secondo trimestre è quello in cui si svolgono i principali esami diagnostici per individuare anomalie cromosomiche e di altro tipo nel feto. Non solo l'ecografia morfologica, ma anche eventuali amniocentesi, villocentesi, test del DNA fetale e altri test.
Con questi esami si possono individuare:
- malformazioni, ernie, cardiopatie, difetti scheletrici, difetti del tubo neurale, polidramnios o al contrario oligodramnios (con l'ecografia morfologica)
- trisomie (tra cui Sindrome di Down, di Patau e di Edwards)
- altre anomalie cromosomiche come delezioni e microdelezioni (Sindrome di Wolf-Hisrchhorn, Sindrome di Cri-du-chat, Sindrome di George, di Angelina e di Prader-Willi)
Alcune di queste anomalie possono essere individuate alla fine del primo trimestre col test del DNA fetale.
Anche la placenta previa è in genere un'anomalia che si scopre nel corso del secondo trimestre e che tende a rientrare entro la 28esima settimana grazie alla crescita dell'utero.
La mamma, durante il secondo trimestre, può essere colpita da pemfigoide gestationis, cioè un'eruzione cutanea con vesciche e bolle che di solito non ha conseguenze sul feto. Preeclampsia ed eclampsia sono invece anomalie che si sviluppano a partire dalla ventesima settimana.
Anomalie gravidanza terzo trimestre
Nel terzo trimestre, il feto è pressoché sviluppato e deve soltanto crescere. Il rischio che si sviluppino nuove anomalie è molto basso, ma esistono comunque delle situazioni che possono mettere a rischio la gravidanza. Tra queste anomalie c'è l'assenza o al contrario il troppo liquido amniotico, la rottura del sacco inavvertita, il travaglio prematuro, una placenta previa non risolta, il feto in posizione non favorevole al parto, la natimortalità (feto morto).
Le anomalie della gravidanza che riguardano la gestazione in sé, il feto o la mamma sono più comuni nel primo trimestre e tendono a diminuire via via che si procede. Molte delle anomalie cromosomiche o delle malformazioni vengono scoperte nel corso del secondo trimestre, quando si effettuano i principali test. A partire dalla ventesima settimana la probabilità di incappare in anomalie del feto è ridotta al minimo, ma l'attenzione si sposta sulla madre e sulla sua salute, nonché sullo stato della placenta e del liquido amniotico.