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Utero: come si modifica in gravidanza

di Beatrice Spinelli - 15.05.2017 Scrivici

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Fonte: shutterstock
L’utero è un organo importantissimo in gravidanza perché ha la funzione di accogliere l’embrione e dare così inizio alla gestazione; è qui che l’embrione si annida e si sviluppa fino al parto. Ecco come cambia l'utero in gravidanza

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Come cambia l'utero in gravidanza

L’utero è un organo importantissimo in gravidanza perché ha la funzione di accogliere l’embrione e dare così inizio alla gestazione; è qui che l’embrione si annida e si sviluppa fino al parto.
È situato nella parte mediana del corpo (anche se può essere leggermente inclinato a destra o a sinistra) ed è avvolto in gran parte dal peritoneo.

Utero, anatomia

Possiamo distinguere due parti nell’utero: una parete muscolare chiamata miometrio e una cavità interna, l’endometrio nel quale hanno luogo dei particolari movimenti, definiti peristaltici, che variano durante le fasi del ciclo. Normalmente l'utero è inclinato in alto e in avanti verso la vagina, ma in circa il 20% dei casi è inclinato verso il basso e all'indietro e si trova vicino al retto.
In questo caso si parla di utero retroverso.

Dal punto di vista anatomico si distinguono una porzione superiore arrotondata dove c'è l'imbocco delle tube, una porzione principale (corpo), un breve segmento di passaggio (istmo) e un collo. Una parte del collo sporge nella vagina e presenta l'orifizio esterno dell’organo.

Utero, funzione

Il collo dell'utero, definito anche “bocca uterina”, svolge un ruolo passivo ma fondamentale durante la gestazione: provvede infatti al supporto meccanico per il prodotto del concepimento. Si tratta di uno stretto canale fibro-muscolare che connette il corpo dell'utero alla vagina.

Per tutto il periodo della gravidanza, in condizioni normali, rimane saldamente chiuso per impedire una nascita prematura, e per evitare che eventuali agenti infettivi raggiungano il feto.
Durante le prime ore del travaglio il collo dell'utero si appiattisce e si dilata per formare un canale continuo attraverso cui passerà il feto. La dilatazione della bocca uterina coincide con il periodo dilatante del parto.

Utero in gravidanza

L’utero, in gravidanza, più di qualsiasi altro organo, è oggetto di profonde modificazioni: inizialmente è lungo circa 8 centimetri mentre al termine della gravidanza raggiunge delle dimensioni che corrispondono ad un aumento di volume della sua cavità di 500-1000 volte.

Arriva infatti ad una lunghezza di 35 centimetri e ad una profondità di 20.

Non solo: in condizioni normali pesa circa 50-80 g ma con la gravidanza si sviluppa fino ad arrivare a pesare anche 1-1,5 kg. Tale aumento è dovuto a diversi fattori tra i quali la ritenzione idrica che si verifica nei suoi tessuti, l’aumento del calibro dei vasi sanguigni e linfatici e la formazione di nuovi fasci di fibre.
Ma si verificano anche i processi di iperplasia e ipertrofia delle fibre muscolari per cui vi è rispettivamente un aumento del numero e del volume delle cellule interessate.

C’è da dire inoltre che l'interno dell'utero, oltre al feto, ospita anche la placentae gli annessi ovulari, che sono le strutture dell'uovo che non fanno parte del corpo fetale. Poiché in gravidanza avanzata l'utero deve sopportare un peso superiore ai 5 kg, è fissato tramite robuste connessioni connettivali. In seguito a numerosi parti o in età avanzata la tensione del legamento si allenta e l'utero scende verso il basso.
Ma vediamo come si comporta l’ovulo quando giunge nell’utero. Dopo 5 giorni dalla fecondazione l’embrione arriva nell’utero ma ciò non basta ancora perché la gravidanza abbia inizio, infatti se la fecondazione non è avvenuta l’ovulo viene espulso attraverso il sangue mestruale. In caso contrario, se cioè l’ovulo viene riconosciuto come qualitativamente adeguato per proseguire la sua crescita, il corpo luteo, cioè quel che rimane del follicolo una volta  avvenuta la fecondazione, comincia a produrre delle sostanze ormonali che modificano le pareti dell’endometrio rendendolo idoneo ad accogliere l’embrione.


L’annidamento di quest’ultimo all’endometrio avviene grazie a speciali molecole dette di “adesione” ma anche attraverso una serie di particolari meccanismi biochimici. Una volta arrivato in utero l’embrione deve “superare” dei severi criteri di selezione; infatti solo gli embrioni adeguati dal punto di vista genetico e cromosomico si annideranno nel modo adeguato e proseguiranno la loro crescita, mentre la maggior parte di quelli non adeguati saranno eliminati.

L'utero all'inizio di una gravidanza

Durante le prime settimane di gravidanza gli estrogeni influenzano l’ipertrofia e l’iperplasia del miometrio mentre dopo la 10a-12a settimana di gestazione è soprattutto la crescita del feto e della placenta a contribuire in maniera decisiva all’aumento di volume dell’utero. Un’altra trasformazione è quella a carico delle pareti uterine: mentre in condizioni normali queste hanno uno spessore superiore ai 2 - 3 centimetri, con il procedere della gravidanza si assottigliano gradualmente fino a raggiungere una spessore di 10 millimetri.

La consistenza del corpo e del collo dell'utero è pastosa. Le ghiandole del canale secernono una maggiore quantità di muco che serve per il tappo mucoso; quest’ultimo ha il compito di isolare e proteggere la cavità uterina dove si sviluppa il feto

 

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