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Cosa sono i tubercoli di Montgomery
I tubercoli di Montgomery sono ghiandole sebacee che appaiono come piccole protuberanze attorno all'area scura del capezzolo. Gli studi hanno rilevato che tra il 30% e il 50% delle donne incinte li nota all'inizio della gestazione. La loro funzione principale è quella di lubrificare e tenere lontani i germi dal seno. Se si sta allattando al seno, la secrezione di queste ghiandole può impedire la contaminazione del latte materno prima di essere ingerito dal bambino. Per individuare i tubercoli di Montgomery, basta osservare l'areola del capezzolo. La dimensione e il numero di queste piccole protuberanze varia da donna a donna. In media, in gravidanza, se ne possono contare da due a 28 per capezzolo, alle volte possono essere anche di più.
Da cosa sono causati i tubercoli di Montgomery
I tubercoli di Montgomery sono spesso causati da dei cambiamenti negli ormoni. In particolare possono comparire durante la gravidanza, oppure nella pubertà o durante il ciclo mestruale. Oltre che essere uno dei principali segnali di una gravidanza in corso, l'ingrossamento di queste protuberanze può essere provocato da:
- stress
- squilibri ormonali
- tumore al seno
- cambiamenti del corpo, come aumento o perdita di peso
- farmaci
- stimolazione del capezzolo
- vestiti attillati o reggiseni
A cosa servono i tubercoli di Montgomery
Le protuberanze intorno al capezzolo, come detto, hanno la funzione di secernere un liquido lubrificante che protegge le areole da qualsiasi attacco microbico, dalla secchezza ed evita la comparsa di screpolature. In gravidanza, queste ghiandole crescono di numero proprio per svolgere al meglio il loro compito. Durante l'allattamento, alcuni studi ritengono che i tubercoli di Montgomery emanino un odore che attira il bambino a cercare il seno della madre stimolando l'appetito del neonato. Per preservare la loro funzione antibatterica, in gravidanza e in allattamento, alcuni specialisti consigliano di lavarli con acqua pulita sotto la doccia ma senza il sapone che potrebbe eliminare gli oli e la sostanza lubrificante che secernono, oltre che seccare la pelle.
Perché si chiamano tubercoli di Montgomery
Le ghiandole intorno al capezzolo sono state descritte, per la prima volta, da un medico irlandese specializzato in gravidanza intorno all'anno 1837. Il dottore si chiamava William Fetherstone Montgomery e da lui hanno quindi preso il nome queste protuberanze. Prima della gravidanza, invece, queste ghiandole sono chiamate tubercoli di Morgagni.
Quando consultare il medico
Non tutte le donne che presentano sul seno i tubercoli di Montgomery sono incinte. In alcuni casi, si può trattare di sbalzi ormonali. Se l'area attorno al capezzolo è rossa, gonfia e dolorante, può essere consigliabile consultare un medico. Anche se si avverte prurito o compaiono delle eruzioni cutanea, è necessario fare una visita da uno specialista perché potrebbero essere sintomi di un'infezione. In rari casi, i cambiamenti nell'aspetto attorno all'area del capezzolo possono essere un sintomo di cancro al seno. Bisognerebbe informare immediatamente un dottore se si notano infiammazioni di queste ghiandole accompagnate da altri sintomi come:
- uno o più noduli duri sul seno
- fossette, o una "struttura a buccia d'arancia"sulla superficie del seno
- cambiamenti nella forma o nella dimensione del capezzolo
- linfonodi ingrossati sotto l'ascella
- perdita di peso involontaria
- modifiche alla forma o alle dimensioni di un seno
- secrezione dal capezzolo
I tubercoli di Montgomery sono normali quando si aspetta un bambino e indicano che il seno funziona come dovrebbe. Di solito si restringono o scompaiono completamente da soli dopo la gravidanza e l'allattamento. Se non si è incinta o non si sta allattando e si desidera rimuovere i tubercoli, il medico può consigliare un intervento chirurgico. Si tratta di una procedura ambulatoriale che dura circa 30 minuti. In ogni caso, è sempre necessario seguire le indicazioni e i consigli del proprio specialista.