Allattare il proprio bambino è un'esperienza straordinaria, intensa, che senza dubbio rafforza il legame madre-figlio. Tuttavia, in particolare se si è alle prese con la prima esperienza in fatto di maternità, il dolore ai capezzoli in allattamento potrebbe risultare un po' spiazzante.
La prima cosa da sapere è che provare un leggero fastidio è assolutamente normale, non c'è niente che non vada. Anzi, in generale, provare dei doloretti è un'esperienza comune a tutte le mamme, specie quando il bimbo si attacca o quando il latte materno inizia a scendere. A dirla tutta, dopo un po' di tempo si tende a non notare neanche più i fastidi in queste specifiche fasi.
Non per tutte, però, è così: in alcuni casi il dolore può peggiorare per via delle ragadi. Anche questo non è anomalo: ognuna di noi è un mondo a sé e si può essere più o meno delicate. Cosa si può fare, dunque, se il fastidio rende drammatico questo momento speciale?
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Dolore ai capezzoli in allattamento: le cause
Andiamo, innanzitutto, a parlare delle cause dei dolori ai capezzoli durante l'allattamento al seno. Non tutte lo sanno, ma non esiste una sola ragione e spesso insistere quando comincia a svilupparsi il dolore porta solo a una suzione difficile, a una produzione sempre più bassa di latte materno e allo svezzamento precoce.
La prima causa comune riguarda il bambino: occorre infatti assicurarsi che si attacchi bene. Il piccolo deve avere in bocca l'intero capezzolo e parte dell'aereola circostante. Il fatto che debba succhiare solo dal capezzolo è un luogo comune e nocivo, perché in questo caso le sue gengive premeranno appunto sul capezzolo causando irritazione e dolore.
C'è inoltre da dire che anche la nostra posizione fa la differenza: non essere mai chinate e dunque essere correttamente sollevate (con l'aiuto di un cuscino per l'allattamento, per esempio) aiuta il piccolo nella suzione e la rende più facile, con una pressione del bimbo distribuita in modo omogeneo.
Un'altra causa comune del dolore ai capezzoli in allattamento è l'ingorgo mammario. Si tratta di un disturbo davvero comunissimo che quasi tutte le neomamme sperimentano quando iniziano ad allattare. In sostanza, se produciamo troppo latte, se il piccolo non riesce a suggerne quanto dovrebbe o se si saltano delle poppate, il seno si gonfia e diventa duro, oltre che dolente.
Ciò impedisce alla neomamma di vivere serenamente l'allattamento e al bambino di attaccarsi come dovrebbe. Per questa ragione è bene, prima di ogni poppata, ammorbidire il seno con dei massaggi e con un impacco caldo. Infine, attenzione anche alla quantità delle poppate: bisogna allattare ogni 2-3 ore, perché altrimenti il seno si gonfia e il bambino, non attaccandosi bene, si lancerà in una suzione aggressiva che crea dolore ai capezzoli.
Prenditi cura del tuo seno
Fatte presenti le cause succitate, andiamo adesso a parlare di un'altra cosa fondamentale se si vuole evitare il dolore ai capezzoli: prendersi cura più che mai, durante l'allattamento, del proprio seno. Infezioni, secchezza e irritazioni possono infatti, creare fastidi che se trascurati possono diventare dei veri problemi.
Dedichiamo al seno una particolare attenzione, cercando di curarlo non solo sotto la doccia ma con una routine a parte. Iniziamo a detergere i seni con una spugna morbida e delicata e con un sapone neutro, per poi risciacquare con acqua tiepida. Applichiamo poi un olio o una crema appositi per l'allattamento, delicati e naturali. Massaggiamo in maniera circolare, senza comprimere, fino ad assorbimento. A seguire, risciacquiamo ancora per eliminare eventuali residui.
Cerchiamo anche di indossare reggiseni non stringenti: niente ferretti, niente coppe troppo rigide. Qualora i capezzoli fossero arrossati, sentiamo anche il nostro ginecologo che potrebbe consigliarci degli unguenti lenitivi compatibili con l'allattamento. Infine, se usiamo delle coppette assorbilatte per via delle perdite, cambiamole, puliamole e igienizziamole spesso o optiamo per materiali naturali o monouso.
Fonti articolo: kidshealth.org, NHS