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Congedo anticipato di maternità

di Francesca Capriati - 04.07.2016 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Una futura mamma che lavora ha diritto, se lo richiede per motivi specifici, alla maternità anticipata. Ecco come e quando farne richiesta

In questo articolo

Maternità anticipata

Una donna che aspetta un bambino ha diritto all'astensione obbligatoria dal lavoro due mesi prima e tre mesi dopo il parto per un totale di cinque mesi, o in caso di bisogno può richiedere la maternità anticipata.

Nel caso di congedo obbligatorio la retribuzione spettante alla madre è dell’80% della retribuzione media giornaliera per la lavoratrice dipendente o, nel caso della lavoratrice autonoma, della retribuzione convenzionale. I contratti nazionali garantiscono l’intera retribuzione e il datore di lavoro deve pagare la differenza.

L'astensione obbligatoria dal lavoro può essere seguita dalla maternità facoltativa. Questo periodo è retribuito con il 30% dello stipendio convenzionale e può durare al massimo 10 mesi.

Anche le libere professioniste iscritte alla Gestione Separata usufruiscono del congedo di maternità, ma è fondamentale la loro astensione lavorativa per godere dell’indennità sostitutiva. Le lavoratrici autonome, invece, non sono obbligate ad interrompere la loro mansione lavorativa.

Non sempre però una donna incinta riesce ad andare a lavoro fino al settimo o ottavo mese di gravidanza. Ci sono dei casi in cui si può richiedere la maternità anticipata: interrompere prima l'attività lavorativa per tutelare la sua salute e quella del bambino, ad esempio in caso di gravidanza a rischio.

Maternità anticipata a chi spetta

Hanno diritto a richiedere il congedo anticipato di maternità le seguenti categorie:

  • lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato e determinato del settore pubblico che del settore privato
  • le lavoratrici che svolgono lavori occasionali
  • lavoratrici assunte con contratto a progetto e contratti equiparati
  • le associate in partecipazione e le libere professioniste che versano i contributi alla gestione separata INPS, ma a patto che le loro condizioni di salute mettano a rischio la gravidanza e smettono di lavorare per tutta la gestazione

Quando si può chiedere la maternità anticipata

La maternità anticipata è un'anticipazione del congedo obbligatorio di maternità riconosciuta dalla legge nelle seguenti ipotesi:

  • nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza;
  • quando le condizioni di lavoro o ambientali siano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna o del bambino;
  • quando, la lavoratrice addetta al trasporto ed al sollevamento pesi, nonché a lavori pericolosi faticosi ed insalubri, non possa essere spostata ad altre mansioni.

Come presentare la domanda di maternità anticipata

Nella prima ipotesi la donna deve fare richiesta alla propria ASL, negli altri casi invece la domanda va presentata al Servizio ispezione del lavoro della Direzione Territoriale del Lavoro corrispondente alla residenza anagrafica.

La lavoratrice che intende chiedere la maternità anticipata alla ASL deve recarsi in sede con il certificato medico che comprova la gravidanza e di un certificato medico comprovante le complicanze della gravidanza o antecedenti forme morbose che potrebbero essere complicate dalla gravidanza.

Negli altri casi la domanda va presentata presso la DTL dalla lavoratrice o dal datore di lavoro, sempre col certificato medico del ginecologo e qualsiasi altro documento utile.

La direzione provinciale del lavoro rilascia una ricevuta in duplice copia; una copia deve essere portata al datore di lavoro. La risposta di approvazione della domanda avviene in sette giorni. Se entro sette giorni non viene emesso nessun provvedimento la domanda risulta accolta.

Ricordate che se il certificato non è rilasciato da un ginecologo di un ente pubblico (Ospedale, ASL ecc.) ma da un ginecologo privato non accreditato al Servizio Sanitario Nazionale, la lavoratrice dovrà essere sottoposta ad “accertamento sanitario” presso una struttura pubblica.

Infine tenete a mente che il passaggio dalla maternità anticipata al congedo obbligatorio non è automatico, quindi si deve fare richiesta di congedo al settimo mese di gravidanza entro i termini previsti.

Maternità anticipata retribuzione

Le lavoratrici dipendenti percepiscono per la maternità anticipata la medesima retribuzione prevista per quella obbligatoria: l'80% della retribuzione media giornaliera dell'ultima busta paga.

Spetta anche una quota che viene accantonata per il TFR e per le ferie, è a carico del datore di lavoro, si matura comunque l'anzianità lavorativa e vengono versati i contributi.

Le lavoratrici libere professioniste e parasubordinate percepiscono l'80% di 1/365 del reddito medio annuo derivante da attività di collaborazione coordinata e continuativa o libero professionale.

Maternità anticipata visita fiscale

L'ASL di competenza, su richiesta dell'Ispettorato del Lavoro, effettua una verifica della presenza delle condizioni di rischio sul luogo di lavoro poi invia rapporto del sopralluogo all'Ispettorato del Lavoro. L'interruzione anticipata viene concessa con provvedimento dell'Ispettorato del Lavoro e viene spedita con raccomandata al datore di lavoro e alla gestante per conoscenza. Da quel momento decade la mutua e si può uscire a qualsiasi orario per tutta la durata della gravidanza.

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