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Come respirano i feti nella pancia
Ci sono domande la cui risposta ci sembra incredibile: tra queste, sicuramente, come respirano i feti nella pancia? Tutti prima o poi se lo chiedono, e la risposta potrebbe stupire molti.
Nell’utero non c’è aria
Come respirano i feti nella pancia, se non c'è aria? Questa domanda potrebbe far impazzire molti, immaginandosi un'apnea lunga nove mesi. Ma la natura è una macchina meravigliosa e ha previsto tutto. Non solo nell'utero non c'è aria, ma è come stare immersi nell'acqua - che poi sarebbe il liquido amniotico - ma i feti non hanno nemmeno i polmoni sviluppati per poter respirare correttamente, fino a un certo punto. Infatti quando i bambini nascono prematuri, la non maturazione dei polmoni è spesso uno dei problemi principali. A volte, quando si prevede di far nascere bambini pretermine, si fanno delle iniezioni proprio affinché i polmoni si sviluppino il più possibile.
E quindi, come fa il bambino a respirare nella pancia della mamma?
Come fa il bambino a respirare in pancia
La risposta è quindi molto semplice: i feti non respirano! Ebbene sì, mentre vivono nella pancia della mamma i bambini non hanno bisogno di respirare come lo intendiamo noi, attraverso i polmoni, perché ricevono l'ossigeno attraverso il cordone ombelicale. Il cordone collega l'ombelico del bambino alla placenta, che a sua volta è attaccata all'utero della mamma: attraverso i numerosi vasi sanguigni, il bebè "inspira" l'ossigeno, per poi completare il processo "espirando" anidride carbonica. E dove finisce questa anidride carbonica? Incredibile ma vero, arriva alla mamma sempre grazie alla placenta, che poi la espira, questa volta veramente, insieme alla sua.
Quando il bambino inizia a respirare
Come abbiamo accennato, i polmoni del bebè si sviluppano totalmente nell'ultima parte della gravidanza. I bambini prematuri hanno quindi polmoni non maturi e per questo spesso hanno bisogno di un aiuto per la respirazione.
Ma il primo respiro non ha a che fare soltanto con la maturazione dei polmoni: avviene non appena il piccolo emette il primo vagito, una volta nato. Quando nasce, il bebè è ancora attaccato al cordone e da esso continua a ricevere ossigeno, ma il contatto con l'aria di riflesso lo fa respirare: secondo gli esperti, il primo respiro del neonato è molto doloroso, come ingoiare fuoco, per questo si piange!
A oggi molte maternità tendono ad aspettare un momento prima di staccare il cordone proprio per dare al tempo al bebè di abituarsi alla respirazione vera e propria. Mentre prende il ritmo, inspira ed espira e gli alveoli si aprono per la prima volta, il piccolo può continuare a "respirare" attraverso la placenta.
È sicuramente affascinante constatare come sia perfetta la vita in utero: nove mesi all'interno di uno spazio ridottissimo, galleggiando in un liquido, espletando ogni funzione vitale. I feti in pancia non respirano, eppure il loro respiro ha già il ritmo di quello della mamma!