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Terza dose in gravidanza e allattamento: le linee guida dell’Iss

di Redazione PianetaMamma - 14.12.2021 Scrivici

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Vaccino anti Covid : tutte le raccomandazioni e le linee guida dell' Iss, l'Istituto superiore di sanità per le donne in gravidanza e allattamento

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Vaccino anti Covid in gravidanza e allattamento

Durante il periodo della gravidanza, evitare di contrarre infezioni è molto importante.

E' stato osservato che in questi due anni di pandemia nelle donne in gravidanza i rischi di complicazioni e decesso dovuti all'infezione Sars-Cov-2 sono stati più elevati (circa 20 volte maggiore) rispetto alle donne non incinta.

Di fronte a questa situazione, la vaccinazione è il miglior modo per ridurre il rischio per mamma e bambino. Per questo motivo la vaccinazione contro Covid-19 in gravidanza non solo è possibile ma è fortemente consigliata. Queste le direttive dell'Istituto superiore di Sanità (ISS)

Il richiamo con la terza dose del vaccino anti-Covid è "raccomandato" quindi in gravidanza e in allattamento.

L'Istituto superiore di sanità ha pubblicato sul proprio sito alcune indicazioni per aiutare tutti a fare chiarezza: le donne in gravidanza e in allattamento possono fare il vaccino anti Covid senza alcun problema.

La vaccinazione anti Covid-19, sia in gravidanza sia durante l'allattamento, è risultata sicura e protegge anche il neonato secondo i dati esaminati finora.

Quando si può fare il vaccino?

Per quanto riguarda la vaccinazione in gravidanza nel secondo e nel terzo trimestre, l'Iss raccomanda una dose di vaccino a mRNA (ovvero Pfizer e Moderna), come richiamo (booster), alla luce delle numerose evidenze riguardo alla sicurezza della vaccinazione in gravidanza, sia nei confronti del feto che della madre.

Per le donne che si trovano nel primo trimestre di gravidanza, invece, considerando che ad oggi sono ancora poche le evidenze relative a vaccinazioni eseguite in questa epoca gestazionale, è bene valutare rischi e benefici insieme a un sanitario.

Chi ha la priorità?

Hanno assoluta priorità le donne in gravidanza più esposte come le professioniste sanitarie o caregiver, chi ha più di 30 anni o chi ha comorbidità, cioè la presenza contemporanea di più patologie diverse.

Come avviene in tutti gli altri casi, poi, per la terza dose devono essere trascorsi almeno cinque mesi dalla seconda.

La dose di richiamo (booster) può essere "somministrata contestualmente alle vaccinazioni contro l'influenza e la pertosse raccomandate in gravidanza", precisa l'Iss.

Vaccinazione in allattamento

Le stesse raccomandazioni sono valide per l'allattamento, che non deve essere sospeso. Il vaccino non espone il lattante a rischi e gli permette di assumere gli anticorpi contro Sars-Cov-2 tramite il latte. Il calendario vaccinale del neonato non subisce alcuna modifica. 

L'ISS raccomanda l'offerta di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario in accordo con le disposizioni in vigore, alle donne che allattano, senza alcuna necessità di interrompere l'allattamento.

La somministrazione deve essere eseguita nei dosaggi autorizzati allo scopo indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario e purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno cinque mesi (150 giorni) dal completamento dello stesso.

Misure di prevenzione generali

A tutte le donne in gravidanza e che allattano, indipendentemente dalla scelta se effettuare o meno il vaccino, viene raccomandato di osservare le seguenti misure di prevenzione al fine di evitare infezioni e di proteggere se stesse e il bambino:

  • igiene delle mani
  • uso della mascherina negli ambienti chiusi e in prossimità di altre persone non conviventi/non vaccinate
  • rispetto della distanza fisica di sicurezza
  • ventilazione degli ambienti.
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