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Tsh in gravidanza: cosa sapere sui valori della tiroide

di Simona Bianchi - 15.03.2023 Scrivici

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Il tsh in gravidanza è un valore importante perché la gestazione richiede alla tiroide un lavoro maggiore. Quando va controllato e quali sono gli effetti

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Tsh in gravidanza: cosa sapere

In tutte le fasi della gravidanza è fondamentale il corretto funzionamento della tiroide, a partire dal periodo preconcepimento fino all'allattamento. Se la ghiandola funziona bene, favorisce la fertilità, riduce i casi di aborto e permette l'adeguato sviluppo fisico e cognitivo del feto. Per questo motivo, il controllo dei valori del Tsh sono importanti quando si resta incinta. In particolare, le donne con ipertiroidismo o ipotiroidismo è bene che siano controllare dal proprio endocrinologo durante tutto il corso della gestazione. La gravidanza richiede alla tiroide un lavoro maggiore. Se una donna soffre lievemente di ipertiroidismo, in genere non occorre intervenire perché la tiroide si assesterà al nuovo fabbisogno. In caso di ipotiroidismo invece, la tiroide non è in grado di aumentare il proprio lavoro e perciò può essere necessario intervenire farmacologicamente.

Quando fare il controllo del Tsh

In gravidanza, il controllo del Tsh è consigliato a tutte le pazienti con un malfunzionamento già noto della tiroide e alle donne con familiarità positiva per problemi alla ghiandola o con patologie autoimmuni, come il diabete, la psoriasi o il Morbo di Addison. L'esame potrebbe essere utile anche se si ha più di 30 anni e se si ha una dieta povera di iodio. La valutazione della funziona tiroidea peconcezionale va interpretata a seconda che si tratti di:

I valori del Tsh in gravidanza

Un valore del TSH inferiore a 3 è considerato normale e ottimale per la ricerca di una gravidanza. Ciò non significa che le donne con valori superiori non possano concepire spontaneamente o che avranno dei disturbi durante la gravidanza, ma sono che un valore sueriore potrebbe essere un segnale di qualche disturbo della ghiandola che potrebbe manifestarsi apertamente durante la gestazione.

Alle pazienti con valori sopra il 3 ma comunque normali e senza patologie tiroidee in atto non è per forza indicato prescrivere una terapia farmacologica ma semplicemente il controllo nel tempo. Nelle donne che iniziano un percorso di procreazione medicalmente assistita è stato evidenziato che un valore del TSH inferiore a 2.5, anche in pazienti non portatrici di patologie tiroidee, migliori le probabilità di successo della procedura.

Come si controllano i valori della tiroide

Per verificare i valori della tiroide basta controllare il dosaggio del Tsh, l'ormone prodotto dall'ipofisi che stimola l'attività della tiroide, esame che si effettua con un semplice prelievo di sangue. Alcuni studi scientifici hanno ipotizzato una relazione tra ipotiroidismo non diagnosticato e ridotte capacità cognitive dei bambini. Durante la gravidanza sarebbe quindi utile un controllo della tiroide per poter diagnosticare anche un eventuale ipotiroidismo lieve. La disfunzione potrebbe infatti presentarso proprio in gravidanza se la funzione tiroidea è al limite. In questo caso, i sintomi tipici, come la stanchezza e gli sbalzi d'umore, non sono utili per la diagnosi perché sono pressoché identici a quelli della gravidanza.

I farmaci per la tiroide sono sicuri in gravidanza?

La risposta è sì riguardo all'ipotiroidismo, perciò una paziente con questo tipo di disfunzione della tiroide, già nota, può continuare la sua terapia senza rischi per il feto. In ogni caso, si consiglia di consultare il ginecologo o l'endocrinologo per valutare se si dovesse aver bisogno di cambiare il dosaggio. Se si soffre di problemi di ipertiroidismo è utile rivolgersi al proprio medico per verificare che il farmaco non sia nocivo per il bambino. Secondo quanto riportato dal centro Sant'agostino, le malattie della tiroide sono molto frequenti e interessano circa 6 milioni di italiani. Nella maggior parte si tratta di donne in età fertile. I problemi spesso si manifestano quando la ghiandola è costretta a un "superlavoro", come per esempio in gravidanza.

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