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Gravidanza e parto in Toscana

di Monica De Chirico - 20.04.2015 Scrivici

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Se abiti in Toscana o hai deciso di partorire in una delle regioni più belle d'Italia ecco tutto quello che c'è da sapere per affrontare i nove mesi di gravidanza e il ritorno a casa con il bebè

In questo articolo

Gravidanza e nascita in Toscana

Uno speciale sulla gravidanza e la nascita in Toscana. A chi rivolgersi durante i nove mesi di gestazione se abiti in questa regione. Dove è possibile seguire i corsi di preparazione al parto. Le strutture dove è possibile partorire e quali sono le modalità di parto possibili. Come affrontare il dopo parto e gestire il ritorno a casa con il neonato in Toscana.

Il libretto di gravidanza

Il percorso della nascita in Toscana inizia con il ritiro del libretto di gravidanza, un vademecum che contiene 22 pagine con tutti gli esami e gli accertamenti da eseguire per vivere serenamente la maternità. Il libretto raccoglie inoltre gli esami consigliati nel periodo di gestazione che si possono effettuare senza pagamento di ticket, e organizzati come un calendario per ogni settimana di gravidanza. La novità è che da marzo il libretto può essere prenotato rivolgendosi al Cup, Centro unico di prenotazione, scegliendo la sede più comoda e vicina alla propria residenza.

A chi rivolgersi durante la gravidanza

Durante i nove mesi di gravidanza è importante scegliere un ginecologo o un'ostetrica che possa seguirvi, consigliarvi e monitorare il vostro stato di salute. Il punto di riferimento del servizio sanitario della Toscana è il consultorio che accompagna la donna durante il percorso della gestazione. In alcuni consultori sono anche presenti dei mediatori culturali che aiutano le donne straniere ad orientarsi in un paese che ha pratiche e strutture diverse da quello di origine. La legislazione italiana tutela la maternità consentendo un accesso libero e gratuito ai servizi anche alle donne non in regola con le norme di ingresso e di soggiorno.

Come leggiamo sul sito della usl Toscana, le donne extracomunitarie in gravidanza, se prive di permesso di soggiorno, possono ritirarlo per sé e per il proprio marito, valido per il periodo della gravidanza e per i primi sei mesi dopo il parto, presentando in questura il certificato di gravidanza che attesta il mese di gestazione e la presunta epoca del parto.

Con questo permesso è possibile effettuare l'iscrizione al servizio sanitario, ma non è possibile rinnovarlo oltre i sei mesi dopo il parto. Tutte le donne straniere, anche se solo in possesso di tesserino STP, hanno diritto durante la gravidanza ad effettuare gratuitamente presso i consultori, gli ospedali pubblici e le strutture accreditate, le analisi cliniche e di laboratorio, le visite specialistiche, i corsi di accompagnamento al parto, il ricovero per il parto e le cure per eventuali malattie conseguenti il parto. 

Per chi invece, sia comunitaria che non comunitaria con permesso di soggiorno, vive in condizioni economiche difficili, può verificare con i servizi sociali del comune o della USL, se ha diritto ad un sussidio economico, o all'assegno di maternità per gestanti comunitarie e non comunitarie con permesso di soggiorno CE per soggiorni di lungo periodo. Infine il nascituro ha diritto ad essere preso in cura dal pediatra, sia se la madre è iscritta al SSN, sia se ha il tesserino STP. Fino all'età di sei anni ha diritto a visite specialistiche, analisi di laboratorio e altri accertamenti gratuiti se il reddito familiare lordo supera una cifra prestabilita dalla legge, a riguardo è possibile chiedere informazioni presso l'ufficio ticket della AUSL. 

Per saperne di più sui consultori in Toscana

Corsi di preparazione alla nascita

E' molto utile seguire un corso di preparazione al parto a partire dal settimo mese di gravidanza. Ci sono corsi gratuiti organizzati dai consultori o dai punti nascita. Durante il corso è possibile confrontarsi con le altre future mamme, ma soprattutto avere risposte ai tanti dubbi che si hanno sulla cura del bambino dopo il parto, l'allattamento, e il tanto temuto momento del parto.

Dove partorire

Le future mamme incinte, hanno la possibilità di scegliere dove partorire: ci sono vari ospedali e cliniche private e pubbliche, e allora perchè non approfittarne? Visitateli prima del parto per farvi un'idea di quale vi ispira più fiducia e si avvicina di più alle vostre esigenze.

In Toscana sono presenti circa 26 punti nascita, strutture ospedaliere attrezzate in modo da gestire in sicurezza il momento del parto.

Le modalità di parto

I punti nascita offrono la possibilità di partorire in modi diversi: il parto tradizionale, attivo e in acqua.

  • Quello tradizionale, come lo dice il nome, è quello più diffuso, e consiste nel partorire stando sdraiate sul lettino ginecologico.
  • Il parto attivo indica il ruolo attivo della donna, che può muoversi liberamente durante il travaglio e scegliere la posizione del parto che più si avvicini alle sue esigenze e ai suoi tempi.
  • Il parto in acqua prevede che il travaglio e il parto si svolga in acqua, con benefici per la mamma, ma anche per il piccolino che ritrova al momento della nascita un ambiente che già conosce. Per la mamma invece questa modalità di parto assicura un benessere mentale, fisico ed emotivo.
  • Da non dimenticare il parto con epidurale per chi desidera partorire serenamente e senza dolori. Qualora scegliate quest'ultima modalità è necessario un colloquio con il personale medico del punto nascita.
  • Inoltre negli ultimi tempi molte mamme hanno optato per un ritorno alle tradizioni con il parto in casa

Una lista di ostetriche per chi scegliesse il parto in casa 

Dopo il parto

Il bebè è nato e il desiderio di ogni neomamma è quello di stabilire subito un contatto fisico con il bambino. I punti nascita rispettano due modelli: rooming-in 24 ore su 24 e rooming-in parziale. Di solito il bambino viene portato al nido per essere accudito dal personale specializzato e torna con la madre in orari stabiliti per l'allattamento. Negli ultimi anni però questa prassi sta cedendo il posto a nuove pratiche, dette di rooming in, volte a diminuire il più possibile i tempi di separazione tra mamma e neonato. Due sono i modelli di rooming-in: in alcuni punti nascita viene, infatti, data la possibilità di scegliere tra la formula "24 ore su 24" oppure solo diurna - rooming-in parziale -.

In questo caso i bimbi rimangono con la mamma durante tutto il giorno accuditi da lei e dal personale ospedaliero, mentre la notte vengono portati al nido consentendo alla donna di riposare tranquillamente. Questa soluzione è decisamente indicata quando il parto è stato lungo e difficile o ha richiesto un intervento cesareo.

Il ritorno a casa

Il ritorno a casa con il bebè è un momento pieno di emozioni, ma anche di grandi paure e domande, soprattutto per una neomamma. Su richiesta molti consultori organizzano visite dell'ostetrica a domicilio o degli incontri di gruppo post-partum.

Per approfondire e saperne di più sulla Gravidanza e Nascita in Toscana

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