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Emoglobina in gravidanza: cosa succede se è troppo bassa

di Ines Delio - 16.02.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Emoglobina in gravidanza: valori, cause e sintomi dell'anemia, quali sono i rischi che può comportare e cosa fare per prevenirla

In questo articolo

Emoglobina in gravidanza

La gravidanza è un periodo delicato, durante il quale è importante evitare qualsiasi fattore di rischio che possa compromettere la propria salute, così come la crescita e lo sviluppo del feto. Uno dei problemi critici che le donne incinte possono incontrare è la carenza di ferro e la relativa anemia, che può causare diverse complicazioni. Ecco cosa accade se i valori dell'emoglobina in gravidanza sono troppo bassi.

I valori dell'emoglobina in gravidanza

Il livello normale di emoglobina è compreso tra 12 e 16 grammi per decilitro per le donne in età fertile. Si parla di anemia in gravidanza quando il valore è:

  • inferiore a 11 gr/dl nel primo trimestre
  • inferiore a 10.5 gr/dl nel secondo trimestre
  • inferiore a 11 gr/dl nel terzo trimestre

Stando a quanto ripota l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la carenza di ferro durante la gravidanza sarebbe causata da una combinazione di fattori come una diminuzione dell'apporto di ferro, il fabbisogno di ferro del feto in crescita e l'espansione del volume plasmatico materno.

Le cause dell'anemia in gravidanza

L'anemia si verifica in fino a un terzo delle donne nel corso del terzo trimestre. Secondo l'Organizzazione Mondiale della sanità si tratta di una condizione in cui il numero dei globuli rossi o la loro capacità di trasportare ossigeno è insufficiente a soddisfare le esigenze fisiologiche, che variano in funzione di età, sesso, altitudine, fumo e stato di gravidanza. L'Oms vuole raggiungere entro il 2025 l'obiettivo di ridurre del 50% il numero delle donne con anemia che si trovano in età riproduttiva.

Tra le cause dell'anemia troviamo:

  • carenza di ferro (la causa più comune a livello globale)
  • carenza di acido folico
  • carenza di vitamina B12 e vitamina A
  • infiammazione cronica
  • infezioni parassitarie
  • malattie ereditarie

Sintomi dell'emoglobina bassa in gravidanza

All'inizio, in presenza di un'anemia lieve i sintomi possono non essere avvertiti. Con il passare del tempo, potrebbero presentarsi disturbi come:

  • stanchezza
  • debolezza
  • vertigini
  • sonnolenza
  • lieve dispnea da sforzo
  • pallore
  • tachicardia o ipotensione (in caso di grave anemia)

Emoglobina in gravidanza: i rischi dell'anemia

L'anemia comporta un rischio significativo di morbilità sia per la madre che per il feto.

Questa condizione interessa circa il 41.8% delle gravidanze nei Paesi occidentali, tanto da farne un problema di salute mondiale. Proprio per questo è importante diagnosticarla in tempo e curarla con trattamenti efficaci.

Tra i rischi dell'anemia in gravidanza, ci sono:

  • parto prematuro
  • basso peso neonatale
  • infezioni materne nel post-partum

Come aumentare i valori dell'emoglobina in gravidanza

Il modo migliore per trattare i tipi più comuni di anemia è assicurarsi di assumere una quantità sufficiente di:

  • ferro
  • B12
  • acido folico

Il consiglio è di rivolgersi al proprio medico per sapere quali vitamine prenatali possono essere più indicate.

Anemia in gravidanza: come prevenirla

Stando a quanto riportato da Humanitas San Pio X, durante una visita preconcezionale oppure a inizio gravidanza è consigliabile:

  • eseguire lo screening delle anemie
  • evidenziare le donne portatrici di emoglobinopatie (anemia falciforme e talassemie), estendendo l'analisi anche al partner in caso di positività allo stato di portatore
  • evidenziare le donne con anemie carenziali (anemia sideropenica, anemia megaloblastica), proponendo loro un'alimentazione corretta per prevenire l'anemia

È anche necessario monitorare il valore dell'emoglobina in gravidanza nel primo trimestre, intorno alla 28esima settimana e, ove necessario, ripeterlo alla 33-37esima settimana.

Emoglobina in gravidanza: la dieta per prevenire l'anemia

Anche una corretta alimentazione può essere d'aiuto per prevenire l'anemia in gravidanza. In particolare, bisogna prediligere più alimenti ad alto contenuto di ferro, tra cui:

  • cereali integrali
  • verdura a foglia verde scuro come rucola, spinaci, bieta
  • frutta secca
  • pesce
  • legumi
  • carne, in particolare il fegato e le frattaglie, ma anche quella di cavallo e di tacchino
  • uova, specialmente il tuorlo

Attenzione però:

  • sebbene il fegato  sia molto ricco in ferro, in gravidanza va consumato con moderazione per l'elevato contenuto di vitamina A che, assunta in eccesso. potrebbe essere pericolosa per il feto.
  • le carni devono essere ben cotte, per evitare infezioni molto gravi e pericolose per mamma e bambino come la toxoplasmosi. Da evitare anche: uova crude (salmonellosi) e pesce crudo (parassitosi)

Sono importanti anche gli alimenti ricchi di vitamine che aiutano l'organismo ad assorbire il ferro (come la vitamina C), tra cui agrumi, pomodori e peperoni.

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