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Diabete gestazionale e curva glicemica

di Ostetrica Barbara Colombo - 21.04.2023 Scrivici

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Curva Glicemica: glicemia in gravidanza, rischi, quando preoccuparsi. Sintomi del diabete gestazionale. Differenze tra minicurva e curva glicemica. Come si svolge

In questo articolo

Curva Glicemica

La curva glicemica è un esame del sangue che viene fatto in gravidanza come approfondimento per la diagnosi del diabete gestazionale. Le linee guida e le procedure riguardanti il momento dell'esecuzione, chi deve eseguirla e in che modalità, sono variate negli ultimi anni. Cerchiamo di capire insieme che cosa è cambiato e quali sono le linee guida attuali.

Iniziamo dalla prima questione, ovvero perché viene misurata la glicemia in gravidanza? La glicemia è un valore che ci indica il livello di "zuccheri" circolanti nel sangue. In gravidanza valori ottimali di glicemia possono essere considerati inferiori a 90 mg/dl a digiuno.

È un esame che viene fatto di routine tra tutti quelli che prescrivono ad inizio gravidanza e ripetuto con i controlli mensili solo se i valori sono al limite oppure troppo elevati, altrimenti verrà ripetuto a spot lungo tutti i 9 mesi.

Rischi della glicemia elevata in gravidanza

È importante effettuare il controllo della glicemia in gravidanza perché valori elevati di zucchero nel sangue possono causare notevoli problemi alla mamma e al bambino. Fare una diagnosi precoce e differenziale tra un'iperglicemia (glicemia elevata in una sola rilevazione) e quello che viene definito diabete gestazionale, può consentire di evitare le complicanze derivanti da una patologia come il diabete.

Purtroppo per chi è predisposto non esistono reali modi di prevenire l'aumento della glicemia e il diabete gestazionale, però con alcuni accorgimenti possiamo in qualche modo cercare di limitare la situazione. I consigli degli esperti in questi casi sono un po' quelli che si darebbero a tutti, anche a chi non è in gravidanza, quindi alimentazione corretta e varia, attività fisica moderata ma costante.

Diabete gestazionale

Da definizione il diabete gestazionale è una forma di patologia che viene diagnosticata per la prima volta in gravidanza e che, nella gran parte dei casi circa il 95%, si risolve dopo la gravidanza.

È una condizione che si presenta in crescita negli ultimi anni, molto probabilmente legata al nostro stile di vita e all’alimentazione. Una donna incinta è affetta da diabete gestazionale quando alla rilevazione della glicemia a digiuno essa supera i 92 mg/dl per più di una rilevazione.

Ci sono alcuni fattori che possono agevolare lo sviluppo del diabete gestazionale che sono: ù

  • familiarità (ovvero la presenza in famiglia di casi di diabete anche non gestazionale)
  • diabete in una gravidanza precedente
  • età della mamma superiore ai 35 anni
  • sovrappeso
  • sindrome dell’ovaio policistico
  • e l’appartenenza a gruppi etnici in cui è particolarmente comune il diabete gestazionale (Asia Meridionale e Medio oriente principalmente)

Sintomi del diabete gestazionale

Il diabete gestazionale normalmente non dà segnali, ma in alcuni casi può succedere che ci siano alcuni indicatori, quindi attenzione. Riferite sempre a chi vi segue in gravidanza quando provate uno o più di questi sintomi:

  • aumento ingiustificato del senso della sete
  • aumento della diuresi
  • perdita di peso nonostante l'aumento della fame
  • infezioni (tipo cistiti) ricorrenti.

La diagnosi definitiva di diabete gestazionale viene fatta attraverso un esame specifico che si chiama appunto curva glicemica. Vediamo insieme cos'è nel dettaglio.

Curva glicemica e minicurva

Fino a qualche tempo fa, prima della revisione delle linee guida veniva proposto quello che si chiama glucose challenge test o minicurva da carico. Un normalissimo esame del sangue che veniva svolto in questo modo: non era richiesto il digiuno, al momento del prelievo vi veniva richiesto di bere una soluzione di glucosio e dopo un'ora veniva effettuata la misurazione della tolleranza al glucosio. Basandosi su quel valore si decideva chi era affetto o meno da diabete gestazionale.

Studi successivi hanno però evidenziato alcune criticità nell'esecuzione di questo test: innanzitutto la mancanza di un valore di glicemia a digiuno da cui partire per fare una prima scrematura tra le donne che effettivamente sono a rischio di diabete e le donne che non lo sono.

Se una donna ha già una glicemia a digiuno molto elevata e noi somministriamo altro glucosio rischiamo di crearle dei seri problemi. Inoltre per capire qual è la tolleranza e lo smaltimento del glucosio è necessario non solo sapere prima che valore di glicemia ha, ma anche in quanto tempo questo valore rientra nella norma. Quindi una sola determinazione dopo un'ora dall'assunzione del glucosio non era sufficiente.

Si è quindi deciso di eliminare la minicurva in favore della curva glicemica e di ridurre contemporaneamente il carico di glucosio fornito alle donne (da 100g a 75g).

Come si svolge l'esame della curva glicemica?

Ora l'esame dura due ore e vengono fatti tre prelievi, uno a digiuno, uno dopo un'ora dall'assunzione del carico di glucosio da 75gr, e uno dopo due ore.

Valori curva glicemica in gravidanza

Se uno o più valori tra quelli rilevati sono superiori alla soglia viene fatta diagnosi di diabete gestazionale. Le soglie sono: maggiore di 92mg/dl a digiuno, maggiore di 180mg/dl dopo un'ora e maggiore di 153mg/dl dopo due ore.

Curva glicemica: quando farla

Quando si deve fare la curva glicemica? Le linee guida concordano sul fatto che la curva glicemica non dovrebbe essere offerta a tappeto a tutte le donne in gravidanza se non hanno fattori di rischio. In alcuni casi selezionati è invece indicata, ovvero

  • a 16-18 settimane gestazionali se ha avuto un diabete gestazionale in una gravidanza precedente
  • se la mamma ha un indice di massa corporea superiore a 30 (quindi affetta da obesità)
  • e/o se la glicemia plasmatica a digiuno rilevata a inizio gravidanza (o prima della gravidanza) è compresa tra 100 e 125mg/dl

A 24-28 settimane gestazionali è invece indicato eseguire la curva glicemica se è presente almeno una delle seguenti condizioni:

  • età superiore a 35 anni
  • indice di massa corporea superiore a 25
  • bambino grosso (sopra i 4kg e mezzo) in una gravidanza precedente
  • diabete gestazionale in una gravidanza precedente
  • parente di primo grado (genitori) con diabete
  • origine in aree in cui il diabete è molto diffuso (Asia meridionale e Medio oriente).

Effetti collaterali dopo la curva glicemica

Da quando si è passati dalla minicurva alla curva tendenzialmente si sono eliminati tutti gli effetti collaterali e potenzialmente rischiosi dell’esame.

Questo perché se la glicemia a digiuno è superiore o uguale a 126mg/dl non somministriamo più ulteriore glucosio, ma viene richiesta una visita da un medico specialista per ulteriori approfondimenti con altri esami del sangue.

Esiste però un inconveniente alla curva, che sperimentano molte donne, ma che non possiamo considerare come un vero e proprio effetto collaterale, ovvero la nausea e in alcuni casi il vomito. La tipologia di bevanda somministrata è effettivamente molto dolce e assumerla tutta insieme in breve tempo ad alcune mamme crea forte nausea fino al vomito. Se però si vomita, la curva va ripetuta perché non è più valida la determinazione effettuata. Il consiglio che do in questo senso è di cercare di rilassarsi il più possibile, non stare lì ad ascoltare ogni minimo movimento dello stomaco perché acuirà solo il senso di nausea. Qualora la nausea diventasse forte, chiedete di potervi sdraiare e vedrete che la situazione migliorerà.

Costo della curva glicemica

In presenza di fattori di rischio che andranno indicati sulla ricetta la curva effettuata nell’arco delle settimane di cui abbiamo parlato (quindi tra 14 e 18, e tra 24 e 27 settimane) non ha alcun costo. Rientra infatti nelle prestazioni in esenzione previste dal nostro Sistema Sanitario Nazionale. Effettuare una curva glicemica può non essere simpatico sia per la durata che per la tipologia dell’esame, ma una volta conosciuto lo scopo e la modalità credo che ciascuna di noi si sottoporrebbe a questo per garantire il benessere proprio e del proprio bimbo. Affidatevi quindi ai consigli di chi vi segue in gravidanza, ostetrica o ginecologo, e vedrete che anche questo piccolo esame non vi darà problemi.

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