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Come capire dall'ecografia il sesso del bambino: la guida dell'ostetrica

di Ostetrica Barbara Colombo - 06.04.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Come capire dall'ecografia il sesso del bambino? Una guida completa su come riconoscere dall'ecografia morfologica se è maschio o femmina

Come capire dall'ecografia il sesso del bambino

È un argomento molto affascinante per le future mamme osservare le immagini sul monitor o sul cd dell’ecografia e dire: ma da dove posso capire, come vedono loro se è maschio o femmina? In questo articolo vorrei cercare di rispondere a tutte queste domande dando anche dei suggerimenti su dove e come guardare un’ecografia.

In questo articolo

Innanzitutto mi preme sottolineare che è vero, l’ecografia morfologica è il momento in cui prevalentemente appare chiaro il sesso ma sappiate che è possibile che si veda anche qualche tempo prima oppure che non si veda perché il bambino è di spalle e non ha alcuna intenzione di farsi vedere. In ogni caso, tramite questa ecografia (effettuata tra la 19 e 21-22 settimana di gestazione) viene studiata in profondità tutta l’anatomia, la morfologia del bambino dalla testa ai piedi. È un momento molto importante, il momento in cui si possono rilevare anomalie, se presenti, e verificare che, superato il primo trimestre tutto stia procedendo come deve. È un momento molto emozionante perché per la prima volta vedrete il vostro bimbo con sembianze chiaramente umane e potrete osservarne ogni suo dettaglio. Chiedete e fatevi chiarire ogni dubbio, ogni curiosità e fatevi spiegare cosa stanno osservando perché è davvero un momento speciale.

Differenze nell’ecografia tra maschio e femmina

Quando parliamo di feti dobbiamo necessariamente pensare che non esistono estreme differenze tra maschi e femmine. Mi spiego meglio, non è determinabile se il bimbo sarà maschio o femmina guardando solo la dimensione, la lunghezza, la circonferenza cranica ecc. questi sono parametri che dipendono anche da altri fattori (come ad esempio le proporzioni dei genitori) e quindi non sono indicativi. Dobbiamo quindi necessariamente concentrarci su quei fattori che possono aiutarci a capire, al di là della visione dei genitali se siamo davanti ad un bimbo o ad una bimba.

  • Unico apparato che è differente è quello genito-urinario. Infatti guardando non tanto i genitali quanto l’apparato urinario possiamo notare come i maschietti abbiano un’uretra un pochino più lunga rispetto alle bambine.
  • Visualizzando il basso addome sarà possibile notare inoltre la presenza di due piccole masse, una per lato. Dalla 15 settimana di gestazione infatti la produzione di testosterone molto elevata, causa la differenziazione dei tessuti e la comparsa dei testicoli. Cosa che non succede nelle bambine, per le quali le ovaie saranno masse tondeggianti vuote o con qualche piccolo pallino più piccolo: i follicoli che daranno origine agli ovuli.
  • È evidente che la visualizzazione degli organi genitali maschili sono però il deterrente fondamentale. Infatti vedere il pene è ciò che ci fa dire ok è un maschio, la sua assenza fa invece presupporre che sia una femmina.

Ovviamente non si esaurisce alla visualizzazione del pene la distinzione tra maschio e femmina. Il motivo di base è che come dicevo prima, a volte non si fanno vedere, non aprono le gambe e nemmeno ruotando la sonda ecografica riusciamo a posizionarci in modo da capire effettivamente il sesso. Esiste un altro aspetto da non sottovalutare nella differenziazione tra maschio e femmina: alle volte il clitoride nelle bambine è gonfio, molto protrudente e può essere scambiato per un pene (soprattutto se la visione non è così chiara causa posizione del bambino). Il fatto di poter vedere chiaramente i genitali esterni femminili non solo aiuta ad individuare il sesso ma anche ad escludere quelle che sono delle patologie specifiche di tipo cromosomico legato al sesso (specie in presenza di una storia familiare) o di patologie ovariche come le cisti che purtroppo possono presentarsi, anche se in casi rari, in periodo fetale.

La visualizzazione dei testicoli in sede addominale ci può aiutare a comprendere il sesso, e come abbiamo detto in precedenza sono posizionati in addome, nella zona dei reni dove avviene molto presto la loro maturazione. Inizieranno il loro percorso di discesa verso la loro sede definitiva dopo la 28 settimana. Perché in addome? Come le ovaie i testicoli sono una sede molto importante per la fertilità maschile perché è il luogo dove vengono prodotti, nutriti e inviati gli spermatozoi.

Questo processo è molto delicato, ha bisogno di temperature costanti specie nella parte in cui cellule immature del bambino devono prima diventare mature e in grado di funzionare per poi spostarsi nella loro sede adulta.

Come posso capire guardando l’ecografia se è maschio o femmina

Arriviamo poi al nocciolo della questione, al problema che sta a cuore a tutte le mamme, ovvero "ma guardando quell'immagine io come capisco se è un maschio o una femminuccia?" Bene, ecco alcuni trucchi per aiutarvi ad osservare e leggere un'immagine ecografica.

  1. Innanzitutto verificate quale parte del corpo state guardando, normalmente le foto vengono svolte dalla testa ai piedi in varie sezioni e posizioni, e in alto viene indicata la dicitura: testa, addome, reni ecc., in modo che anche il vostro medico che non sta eseguendo l'ecografia possa capire cosa effettivamente guarda. 
  2. Una volta visto la dicitura addome e reni osservate il tipo di forma che ha il bordo scuro dell'immagine, questo vi dice quale prospettiva stiamo usando per guardare l'immagine anche se i moderni ecografi hanno anch'essi l'indicazione "visione frontale, visione longitudinale". È indubbio che una visione frontale nel nostro caso non è il massimo, perché è come se lo steste guardando in faccia e non sempre si vede bene. Meglio una visione longitudinale.
  3. Dopo la foto ai reni di solito trovate quella dell'apparato genitale, e normalmente si presenta così: contorno di varie gradazioni di grigio, una sorta di buco nero dentro cui si trova un'altra parte grigia. Stiamo vedendo il bambino come se lo osservaste da sotto ed è la posizione migliore per determinare la tipologia di genitali. Vedrete una specie di forma a "U" formata da bacino e gambe del bambino che può essere più o meno ampia. Voi dovete concentrarvi nell'area in cui la U fa la curva. Quelli sono i genitali.
  4. Normalmente un genitale maschile si differenzia da quello femminile perché ha due piccole palline sovrastate da una struttura conica, triangolare ma non regolare, una sorta di cappellino. Quello è il pene. Nelle bambine anche in caso di clitoride ipertrofico e gonfio la dimensione è molto minore rispetto a quella del pene di cui vi accorgerete sicuramente. Diciamo per darvi indicazioni di misura che nel caso di un maschietto questo "cappellino" può misurare anche 4-5mm mentre nelle bimbe se è presente è molto piccolo 1-2mm al massimo. Ecco ora avete riconosciuto il sesso del bambino.

A conclusione di questo argomento vorrei però ribadire un paio di concetti.

  • Il primo è che sicuramente l'individuazione del sesso è una cosa molto molto importante ma se non avviene in sede di morfologica non succede nulla, di mese in mese si cercherà di andare a studiare l'area e di verificarlo.
  • Il secondo concetto è che molto fa l'esperienza, la manualità di chi vi fa l'ecografia e la tipologia di strumento che usa. Un'ecografista molto esperto saprà individuare e spiegarvi ogni caratteristica anche nascosta del vostro bambino a prescindere dal tipo di ecografo utilizzato.
  • Inoltre chiaramente più l'ecografo è nuovo più la qualità delle immagini, la nitidezza, l'accuratezza è elevata, grazie ai progressi che vengono continuamente fatti nelle tecniche di imaging di cui l'ecografia fa parte. Quindi concludendo, è importante eseguire l'ecografia morfologica per studiare l'anatomia del bambino e quindi anche la determinazione del sesso. Ma ritengo anche molto divertente e molto carino il poter indovinare, immaginare, giocare sul suo sesso. Non è quindi affatto necessario, se non volete saperlo, che vi venga riferito il sesso. Basta dire al medico che volete la sorpresa e sarete accontentate perché questo è ancora uno dei casi in cui un po' di sorpresa potrebbe rendere la gravidanza un momento speciale e da ricordare per tutta la vita.
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