Rischi diabete gestazionale per chi concepisce in vitro
Le donne che diventano mamme grazie alla fecondazione in vitro corrono il 53% in più di rischi di sviluppare il diabete gestazionale, rispetto a quelle che concepiscono naturalmente. Ma potrebbe non essere l'intervento della scienza per avere un figlio ad alzare il livello di pericolo, bensì anche lo stato di infertilità stesso.
Lo ipotizza una meta-analisi che ha coinvolto oltre 2 milioni di gravidanze singole, presentata al 55.esimo congresso dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd), a Barcellona. Più di 8 milioni di bambini sono nati con le tecniche di riproduzione assistita in tutto il mondo, da quando nel 1978 è venuta al mondo la prima bimba 'in vitro'. Le gravidanze ottenute con la riproduzione assistita sono associate a maggiori complicanze ostetriche e perinatali, come pre-eclampsia, anomalie della placenta, taglio cesareo, parto precoce e basso peso alla nascita, rispetto alle gravidanze ottenute dal concepimento naturale. Ma non era ben chiaro finora se fossero collegate al diabete gestazionale.
In questo studio, Panagiotis Anagnostis dell'Università Aristotele di Salonicco, in Grecia, ha eseguito con i suoi colleghi una revisione sistematica e una meta-analisi delle ricerche che confrontavano il rischio di diabete gestazionale in gravidanze singole ottenute con le varie tecniche di procreazione medicalmente assistita o concepimento spontaneo fino a luglio 2019. L'analisi dei dati di 38 studi, per un totale di quasi 2 milioni di donne e 163.302 casi di diabete gestazionale, ha rilevato che le donne che hanno dato alla luce bambini concepiti con la riproduzione assistita avevano il 53% di probabilità in più di sviluppare diabete gestazionale rispetto a chi aveva avuto un figlio senza l'aiuto della scienza.
L'analisi di altri 17 studi in cui le donne sono state abbinate per età, altezza, peso, tabagismo e origine etnica ha fotografato una percentuale leggermente più bassa, il 42%, ma comunque consistente.
Questa rigorosa valutazione delle migliori prove disponibili fino ad oggi mostra che le gravidanze raggiunte grazie alla fecondazione in vitro sono in qualche modo collegate a un aumentato rischio di sviluppare il diabete gestazionale rispetto alle gravidanze naturali - afferma Anagnostis.
L'esatto meccanismo per cui questo avviene non è chiaro e soprattutto non sappiamo se questo rischio sia dovuto all'intervento medico o allo stato di infertilità sottostante delle coppie sottoposte a riproduzione assistita: questo dovrà essere approfondito. Poiché si tratta di una meta-analisi di studi osservazionali - tranquillizza ancora l'esperto - non è ancora possibile trarre conclusioni definitive sulla possibile relazione causa ed effetto