Progetto Infinito8marzo
Cosa vuol dire essere donna? È questo il focus di un progetto affascinante lanciato da una scrittice e una fotografa in occasione della festa della donna. Marina Gellona e Irene Mastrocicco hanno girato per le strade di Torino in cerca di storie, hanno raccolto interviste e foto alle donne per strada per raccontare il loro mondo tra figli, famiglia, maternità e matrimonio. Un progetto in divenire che da voce ai pensieri e ai sogni delle donne. Un ritratto bellissimo, colorato, spontaneo, emozionante e stimolante del mondo femminile.
Un fiore come microfono per ascoltare la voce delle donne e scrivere di loro. Un obiettivo per cogliere la luce diversa e i tanti colori che ciascuna ha in sé.
Il nostro progetto artistico, dicono le fondatrici del progetto, affianca il linguaggio fotografico e la parola scritta, è nato con le donne e per le donne e sta diventando un progetto per tutte e per tutti.
Dal 2014 collezionano ritratti di voci di donne di ogni età, con storie e geografie differenti che, ascoltate tutte insieme, guardate in successione, creano significati, energia, società e dialogo. Questo lavoro ha coinvolto, finora, circa 350 donne incontrate per le strade. Con i due linguaggi, parola e fotografia, capovolgiamo l'8 marzo per renderlo infinito, come l'arte sa fare. Una festa che viene celebrata ogni giorno per dare spazio e voce alle donne.
Il progetto Infinito8marzo
Ma torniamo alle donne di infinit∞marzo: per incontrarle abbiamo camminato per le vie della città - raccontano Marina Gellona e Irene Mastrocicco - siamo entrate nelle scuole e nei negozi, abbiamo girato per i mercati e per le piazze e ovunque abbiamo chiesto alle donne di farsi fotografare, di raccontarci in una parola che cosa fosse per loro essere donne e di rispondere a una domanda: "quando hai sentito forte la solidarietà di un'altra donna?", "Di che cosa hai paura?", "Per cosa hai lottato tanto?" per citarne solo alcune.
Le trovate tutte qui.

Progetto Infinito8marzo | FOTO
vai alla galleryProgetto Infinito8marzo | Ritratti di donne che parlano di figli, famiglia, maternità, matrimonio, conciliazione di diverse identità lavoro-genitorialità
Le parole delle donne, generose nel narrarsi e nel condividere il loro punto di vista, restituiscono il peso e la bellezza di una sfida umana e culturale attuale, permettono di riflettere sui modelli di genere, sulle conquiste di consapevolezza collettive e individuali delle donne e su quelle ancora da realizzare.
Finalità
La finalità di questo progetto è di far provare, a chi le guarda e le ascolta, la stessa emozione che hano provato loro nel realizzarlo: la sensazione della molteplicità coraggiosa, contraddittoria e in continuo cambiamento che le donne mettono nel vivere, costruire e amare ogni giorno.
La sensazione che ci siano tanti modi di essere e che possano convivere pacificamente e creativamente.
L’emozione della differenza e della risonanza con vite molto diverse l’una dall’altra ma capaci di raccontarsi, di ispirare e coinvolgere.
Vogliamo continuare a vedere, anno per anno, giorno per giorno la voce delle donne a colori. E scritta nero su bianco.
Il nostro progetto è nato con le donne e per le donne, ma da un anno ha aperto le sue vie agli uomini, perché al di là della coscienza di genere, che per noi resta importante e delicata, ci interessano le persone e gli incontri con tutto ciò che è umano.
Inoltre la scrittrice e la fotografa, di questo interessante progetto, hanno scoperto che il loro formato (ritratto+intervista) può essere efficace per raccontare diverse situazioni, eventi, luoghi e realtà in cui le persone si incontrano.
Il progetto contribuisce a raccontare gli individui oltre gli stereotipi. Può valorizzare volti e voci di momenti collettivi di un gruppo, di una società, di una città, di un evento, di un’associazione.
Con una foto e una frase si può raccontare molto. E con tante foto e tante frasi possiamo contribuire allo sviluppo di una società in cui le persone si conoscono meglio. E quindi hanno la possibilità di capirsi un po’ di più.
E, forse, di volersi anche più bene.