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Papilloma virus e Pap test; tutto quel che c'è da sapere

di Ostetrica Barbara Colombo - 01.03.2019 Scrivici

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Il Pap test permette di diagnosticare il Papilloma Virus, scopriamo cos'è e come cura

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Papilloma virus

Tutte noi donne eseguiamo il pap test, il test di screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina. La cadenza con cui la facciamo può variare per necessità, per negligenza o per paura ma in ogni caso l'attesa dell'esito, anche se è sempre andato tutto bene, lascia comunque spazio ad una leggera ansia di ritrovarsi scritta la fantomatica parola HPV o human papilloma virus.

Giornata Internazione contro l'HPV 2019

L' International Papillomavirus Society IPVS e i suoi 80 partner nel mondo ha indetto per il 4 marzo una giornata e una campagna su scala mondiale per parlare di HPV, per spiegare cos'è, a quali rischi espone e soprattutto come fare per ridurne l'impatto attraverso lo screening e la vaccinazione. Lo slogan scelto per la Giornata è #GiveloveNotHPV,e il suo obiettivo è di dare impulso all’informazione e sensibilizzare sul virus responsabile della gran parte dei tumori della cervice uterina e, come ormai sempre più evidenze confermano, di vari altri tumori dell’area genitale e dell’orofaringe. Ma che cos'è il papilloma virus e quando c'è cosa dobbiamo fare? È davvero così preoccupante?

Il Pap Test come funziona?

Per rispondere a queste domande dobbiamo fare una semplice premessa sul pap-test. Con questa tipologia di esame si vanno a prelevare le cellule superficiali del collo dell'utero. Le due spatoline utilizzate raschiano la superficie del collo e l'ingresso del canale cervicale raccogliendo delle cellule che vengono poi messe o su un vetrino o in un liquido di conservazione. Vengono poi colorate e guardate al miscroscopio alla ricerca di eventuali anomalie.

Tra le anomalie possibili troviamo proprio la presenza del virus HPV. Questa tipologia di virus una volta all'interno della cellula, la spinge a modificare il proprio DNA per potersi riprodurre e quindi ne altera la struttura.

Detto così sembra una cosa bruttissima, invece nella grande maggioranza dei casi il nostro sistema immunitario è in grado di debellarlo. Esistono infatti due grosse classi in cui i diversi tipi di virus vengono classificati: a basso rischio e ad alto rischio.

Nel primo caso non si svilupperà mai un carcinoma alla cervice anzi, al controllo successivo presumibilmente il virus sarà sparito perché eliminato dal sistema immunitario. Nel secondo caso invece questi sierotipi di virus tendono a persistere e sono quelli che ipoteticamente possono portare allo sviluppo del carcinoma.

Parlo di ipotesi perché non sempre chi ha un papilloma ad alto rischio sviluppa una neoplasia e anche se dovesse succedere diventa invasivo a 15-20anni di distanza dalla prima infezione.

Ma cerchiamo ora di capire bene quali sono i numeri. Da dati forniti dal Ministero della Sanità circa l'80% delle donne durante il corso della sua vita entra in contatto con il Papilloma Virus. Di questi solamente un numero relativamente limitato di casi sviluppa un carcinoma.

Come si contrae

Il contagio avviene prevalentemente per via sessuale da partner infetto. Quindi quella sessuale è la via di trasmissione più frequente. C'è da dire che il virus può rimanere latente anche per  molti mesi e dunque manifestarsi dopo un lungo periodo di inattività sessuale.

Sintomi

Il papilloma virus può essere totalmente asintomatico nella donna, non dà perdite e non dà alcun disturbo. Alcuni tipi provocano però la comparsa di piccole escrescenze dette condilomi, come se fossero delle piccole verruche o lembi di pelle in eccesso nella zona vulvare e anale. Questo è anche il modo in cui si manifesta negli uomini, cioè compaiono dei condilomi a livello del pube e sul pene.

Dal momento che è asintomatico si capisce l'importanza fondamentale che ha uno screening come il pap-test e l'hpv-test. Tramite questo esame poco invasivo e di breve durata si possono individuare i casi sospetti e inviarli ad un approfondimento diagnostico. In questo caso l'approfondimento è un ulteriore esame, la colposcopia, che va a verificare visivamente sul collo dell'utero la presenza di possibili alterazioni cellulari e in quel caso effettuare una biopsia. Siamo ancora nel campo della prevenzione, e della gestione serena della patologia.

Cura

Se si conferma la presenza di papilloma virus a discrezione del medico o viene asportata la piccola parte di cellule anomale con il laser oppure si mantiene sotto controllo la situazione con visite più frequenti, ogni 3 mesi circa fino alla risoluzione del problema.

Esiste il vaccino contro 4 dei più aggressivi tipi di papilloma virus, questo vaccino può essere somministrato a tutte le ragazze di 12 anni ma è su base volontaria. Il motivo è che attualmente non esistono studi sufficientemente grandi da poterlo considerare risolutivo almeno per i quattro tipi da cui immunizza.

Comprendo che il Pap test sia un esame antipatico e che potendo lo eviteremmo volentieri, però è anche vero che è poco costoso e dura veramente pochi minuti. Una volta all'anno/anno e mezzo può veramente fare la differenza nella tempistica di individuazione del problema.

In seguito alle modifiche delle linee guida per lo screening del tumore al collo dell'utero, l'iter da seguire è il seguente:

  1. Hpv Test per verificare la presenza del papilloma virus. Da ripetere ogni 5 anni.
  2. In caso di positività va effettuato il Pap Test per capire se il virus ha provocato lesioni.
  3. In caso di Pap test positivo la donna verrà invitata a fare una colposcopia, mentre se il Pap Test darà risultato negativo si ripeterà l'HPV test da distanza di un anno per capire se l'infezione è ancora presente.

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