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Neomamme, come prendersi del tempo per sè
Quando arriva un bambino la vita cambia totalmente: si smette di pensare a sé e ogni pensiero ed energia è rivolto a quell’esserino che reclama attenzioni 24 ore su 24. Per quanto possa essere felice di questo nuovo ruolo, il carico fisico e mentale che la maternità comporta mette a dura prova anche le neomamme più motivate. Gli esperti di Guidapsicologi.it, raccontano come affrontare al meglio questa fase di cambio radicale, soprattutto in questo momento storico in cui i servizi scolastici e di cura sono in stand by a tempo indeterminato, e come prendersi del tempo per sè stesse senza sentirsi in colpa.
No ai sensi di colpa
Nella divisione dei ruoli tradizionale, la donna si fa carico del bambino e della casa in modo esclusivo, mentre l’uomo lavora fuori casa e guadagna. Si tratta di un retaggio che al giorno d’oggi dovrebbe essere ampiamente superato, però nella pratica non è così. Molte donne si trovano a dover fare i salti mortali per gestire il triplice carico che grava su di esse: figli, casa e lavoro. Proprio per questa idea pregressa di madre che deve mettere sempre al primo posto la prole, quando emerge il desiderio di fare qualcosa per sé, che sia semplicemente andare dal parrucchiere, la mamma si sente in colpa perché preferisce prendersi il suo tempo piuttosto che stare con il figlio. In questo modo o vi rinuncia o lo fa di corsa senza godere del momento meritato per sé. Invece questo tempo è il regalo più grande che possa fare non solo a se stessa, ma anche a suo figlio, perché imparerà a stare con gli altri e avrà una mamma più felice a prendersi cura di lui, non stremata dall’intensità delle giornate.
Darsi del tempo per recuperare
Le neo mamme vivono un momento molto delicato, che prevede un tempo di recupero che varia a seconda del soggetto, ma che è inevitabile e imprescindibile.
A partire dal recupero fisico: se da gravida i chili di troppo non si vedono perché mimetizzati dalla pancia, una volta partorito ciò che rimane è una pancia che fatica a scendere e centimetri in più sparsi qua e là. Poi possono esserci difficoltà nell’allattamento, con relativi dolori al seno, si perdono i capelli, e il sonno cambia. In una situazione fisica in cui normalmente ci si dedicherebbe il più possibile al proprio recupero, non ci si può fermare nemmeno un momento, accumulando stanchezza e abbandono.
Recuperare la forma perduta è importante, ma prima ancora bisogna recuperare sé stessa. Imparare ad ascoltare il proprio corpo e riorganizzare le proprie giornate con metodo. Non ci si arriva da un giorno all’altro, perché i neonati sono imprevedibili, però con un po’ di costanza e determinazione è possibile raggiungere un buon equilibrio: l’importante è che la nuova tabella di marcia includa anche un tempo per il riposo e per il proprio piacere.
Una mamma felice e riposata è una mamma migliore
È importante che la mamma sia riposata, che dorma bene e che si alimenti in modo corretto, perché questo influisce direttamente sulle energie e sull’umore. Una mamma che riesce a recuperare le proprie forze sarà molto più predisposta a giocare e interagire con il bebè, e non si limiterà a svolgere unicamente le funzioni primarie di nutrimento, bagnetto e cambio pannolini.
- Tempo per le passioni. Essere mamma non significa smettere di avere interessi. Che si tratti di leggere un libro, andare a correre o guardare un film, riprendere a fare ciò che si ama, anche se in versione ridotta e adattata alla nuova vita, è un modo per mantenere alto il proprio umore.
- Tempo per le persone care. Continuare a coltivare i propri affetti ed essere presenti per famiglia e amici aiuta a ridimensionare il cambiamento e iniziare una nuova tappa senza chiudere con ciò che sono state la vita e le relazioni finora.
- Tempo per la coppia. Non dimenticare la sfera intima è fondamentale. Con il proprio partner si è squadra nella crescita dei figli, ma si è coppia e amanti al di là del nuovo arrivato.
- Voglia di cose frivole. Che sia una manicure, un massaggio o un giro per negozi, il tempo investito per liberare la mente è tutta salute.
- Non avere paura a dire non ce la faccio. Siamo umani e abbiamo dei limiti, se non ce la si fa è bene fermarsi e recuperare le energie, non importa se si accumula lavoro domestico e non, se si è stremati l’unica cosa da fare è riposare. Poi si ripartirà con la giusta carica.
- No ai sensi di colpa, non si può arrivare a tutto. Non riuscire a dedicare il tempo che si dedicava prima ad amici e partner è normalissimo. Ora è il momento di dedicarsi al proprio bimbo. Non bisogna preoccuparsi di perdere affetti perché si è diventate mamme. Le persone care e che ci tengono a te, sapranno capire, aspettare e darti una mano.
- Non farsi problemi a chiedere aiuto, non sentirsi fallita se si delega. Sia nella cura della casa che nella cura del proprio figlio, non c’è nulla di male a chiedere aiuto. Familiari, baby-sitter o nidi sono un’ottima soluzione per non arrivare agli estremi di stress e per far sì che i piccoli si abituino fin dai primi mesi a stare con altre persone.
- Sì al lavoro. Il lavoro non deve essere visto come un qualcosa che ruba del tempo alla cura e all’educazione del bambino, ma piuttosto come una parte importante della realizzazione personale e dell’indipendenza economica, a cui non bisogna rinunciare. In forma graduale, è bene riprendere a lavorare e sentire che oltre a essere mamme si continua ad essere lavoratrici.
- Si al biberon anche se si allatta. Un tiralatte può rivelarsi il migliore alleato per riprendere poco a poco a emanciparsi dal binomio mamma-neonato.
- Pazienza, ogni cosa ha i suoi tempi. Non pensare di avere tutto subito. I neonati hanno i loro tempi, vanno conosciuti, capiti. All’inizio tutto sembra impossibile, ma non bisogna disperare, perché solo con pazienza e tranquillità ogni cosa riprenderà poco a poco il proprio posto.