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Io lavoro a casa: le mamme si raccontano

di Barbara Leone - 04.12.2012 Scrivici

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L'Università di Firenze ha avviato una indagine statistica per capire cosa spinge una donna a decidere di non lavorare e di occuparsi solo della casa e della famiglia

Secondo i dati Istat più recenti, sono quasi 5 milioni le casalinghe in Italia. Ed almeno un quinto di queste donne ha meno di 35 anni. Molto spesso si tratta di donne che, dopo la maternità, hanno deciso di non tornare al lavoro e di restare a casa.

Per cercare di capire cosa spinge una donna a rinunciare al lavoro per occuparsi solo della casa e della famiglia l'assessorato al Lavoro della Provincia e il Dipartimento di Scienza della Politica e Sociologia dell'Università di Firenze hanno avviato una indagine statistica.



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In pratica viene chiesto a tutte le donne casalinghe, di età compresa tra i 19 ed i 65 anni, di compilare un questionario (che resterà anonimo) online.

Secondo la Strategia di Lisbona, uno degli obiettivi, che doveva essere raggiunto entro il 2010 dai Paesi dell’Unione Europea, era il raggiungimento di un tasso di occupazione femminile del 60% per tutte le donne di età compresa tra 15 e 64 anni.

Ma la percentuale di donne che lavorano in Italia è ancora molto bassa e non è stato raggiunto questo obiettivo.







In alcuni casi sono le donne stesse che decidono di restare a casa, mentre in altri non riescono a trovare una giusta occupazione che si possa conciliare bene con la cura della famiglia. Inoltre molto spesso le donne che lavorano devono far fronte a condizioni di lavoro svantaggiate (dal contratto precario agli orari di lavoro) che rendono ancora più difficile l'inserimento nel mondo del lavoro. E l'Italia continua ad essere uno dei Paesi dell’OCSE con il più basso tasso di attività femminile.



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Questi sono gli obiettivi della ricerca:
- Individuare le diverse tipologie di inattività;
- Mettere in luce le caratteristiche che condizionano di più lo stato di attività/inattività femminile;
- Individuare le implicazioni che l'inattività ha sulla dimensione economica e su quella culturale, sociale e relazionale.

Se anche voi siete casalinghe e volete partecipare alla ricerca, dovete collegarvi al sito Io lavoro a casa e compilare il questionario online.

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