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Congedo mestruale: cos'è il permesso retribuito in caso di ciclo mestruale
Situazione attuale in Italia
Il 21 Febbraio è stata presentata una Nuova Proposta di Legge da AVS (Allenanza Verdi e Sinistra) in materia di Congedo Mestruale. La proposta si comporrebbe di 3 articoli. I primi due articoli consentirebbero alle donne di assentarsi da scuola e dal lavoro in caso di dismenorrea, per due giorni al mese, con certificazione clinica; il terzo articolo sarebbe inerente alla distrubuzione gratuita di contraccettivi nelle farmacie previa prescrizione medica.
Se n'è parlato tanto nei mesi scorsi e ora finalmente è stata approvata in Spagna. Stiamo parlando della legge per il congedo mestruale.
Una data molto importante che resterà nella storia, quella del 16 Febbraio, giorno dell'approvazione della legge a tutela delle donne lavoratrici per il Congedo mestruale di tre giorni al mese per le donne con un ciclo particolarmente doloroso.
La Spagna è l'unico stato in Europa dove il Parlamento ha approvato tale congedo. Tutte le donne che soffrono di mestruazioni dolorose e invalidanti potranno richiedere il congedo con un certificato rilasciato dal proprio medico. Una legge tanto discussa, ora finalmente approvata. Questa legge rientra in un insieme di norme sui diritti delle donne tra cui anche la legge dell'aborto libero.
Sono tante le donne che soffrono di mestruazioni dolorose (dismenorrea) ma in Italia la situazione è ferma al 2016, anno in cui fu presentata una proposta di Legge a tutela delle donne lavoratrici con ciclo invalidante, ma non è mai andata avanti.
Congedo mestruale in Spagna
Il congedo mestruale approvato in Spagna consiste in un permesso retribuito di tre giorni dal lavoro nel caso di ciclo mestruale invalidante, (certificato) che potrà essere esteso a cinque giorni perchè i sintomi che possono caratterizzare la dismenorrea possono anche precedere l'arrivo delle mestruazioni.
A parte la Spagna però, in Europa non ci sono altri casi di approvazione del congedo mestruale. Nel mondo, invece, in Giappone, per esempio, è stato approvato nel 1947 e dal 2011 anche la Corea del Sud lo ha approvato.
3 giorni di congedo mestruale retribuito
In che cosa consiste dunque il congedo mestruale?
Consiste nell'assenza giustificata dal lavoro per le donne che soffrono di un ciclo mestruale doloroso, per 3 giorni al mese. L'assenza deve essere giustificata clinicamente da un certificato rilasciato dal medico specialista.
Congedo mestruale in Italia
Nel 2016 in Italia è stata presentata, dalle deputate Romina Mura, Daniela Sbrollini, Simonetta Rubinato, Maria Iacono, una proposta di legge che prevedeva tre giorni di riposo retribuiti per le donne con una sindrome certificata di dismenorrea.
Secondo la menzionata proposta di legge la donna che soffre di mestruazioni dolorose, sempre certificate da un medico specialista, avrebbe diritto a un congedo per un massimo di tre giorni al mese (congedo mestruale). «Per tale diritto è dovuta un'indennità pari al 100 per cento della retribuzione giornaliera e i giorni di congedo non possono essere equiparati ad altre cause di assenza dal lavoro, a partire dalla malattia: nessuna assimilazione tra i due istituti sia dal punto di vista retributivo che contributivo», è scritto nel testo legislativo presentato il 27 aprile 2016.
Nonostante le premesse fossero buone e la proposta fosse all'avanguardia, l'iter legislativo in Italia non è andato avanti. Sono state fatte varie numerose petizioni online, ma la situazione non è mutata.
Congedo mestruale Liceo
Nonostante in Italia la proposta di legge relativa al congedo mestruale in ambito lavorativo sia rimasta ancorata al 2016, c'è una scuola in Italia, la prima, il liceo Nervi Severini di Ravenna che ha riconosciuto il congedo mestruale alle studentesse.
Gli studenti e le studentesse si sono battuti, hanno chiesto e ottenuto una modifica del regolamento dell'Istituto circa le assenze, per evitare di conteggiare come giorni di assenza quei giorni in cui i dolori mestruali risulteranno invalidanti.
Anche il Liceo classico Pilo Albertelli di Roma ha seguito l'esempio del Nervi. Nella nuova proposta di Legge rientrano, al primo articolo, le studentesse.