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L'atonia uterina

di Akira Di Paola - 25.07.2016 Scrivici

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Fonte: iStock
L'atonia uterina si verifica quando le pareti muscolari dell'utero non si contraggono dopo il parto. Quali sono i rischi?

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Atonia uterina

 L’atonia uterina (altrimenti detta ipotonia uterina) è la perdita patologica di tono muscolare dell’ utero che rende impossibile la contrazione dopo il parto. Si tratta di una condizione seria e grave, perché può creare problemi durante il parto e aumentare il rischio di emorragie post parto.

Questo problema si verifica quando vi è una mancata contrazione delle pareti uterine e dei capillari sanguigni che non costringendosi, perdono copiosamente sangue.

Subito dopo il parto i medici mettono in pratica misure che velocizzino l’atto del secondamento per aumentare le contrazioni uterine e prevenire quindi l’atonia. L’uso di farmaci che favoriscono le contrazioni riparatrici dell’utero è fondamentale per la prevenzione di questa perdita di tono muscolare uterino e, di conseguenza, per prevenire l’emorragia post-parto.

L’emorragia post-parto può essere primaria e secondaria.

  • Emorragia primaria

La primaria è una copiosissima perdita di sangue che si verifica durante le prime 24 ore dal parto.

  • Emorragia secondaria

La secondaria si verifica in un secondo momento, e quindi in seguito alle 24 ore post-parto.

La diagnosi precoce di atonia uterina è importante, la somministrazione di ossitocina per via endovenosa o di prostaglandine per via intramuscolare basta per risolvere il problema alla base.

Atonia uterina cause

Esistono numerose concause che possono provocare questa condizione patologica delle pareti muscolari dell'utero, come, ad esempio, un'infezione virale, una sovradistensione dell'utero o un travaglio prolungato.

L’atonia uterina si verifica con maggior frequenza nelle gravidanze gemellari poiché l’utero che ha dovuto sopportare maggior peso è più indebolito e fatica a contrarsi. I capillari sanguigni che prima del parto irroravano la placenta si trovano ad essere scoperti e, se non contratti in tempi brevi, possono portare alla conseguente copiosa perdita di sangue. 

Tuttavia l'atonia dell'utero è una condizione che difficilmente si può prevedere: per questo è molto importate la diagnosi precoce ed utilizzare tempestivamente i farmaci più adatti (che vengono somministrati per via endovenosa, in associazione in molti casi con massaggi finalizzati a stimolare le contrazioni) e indispensabili per evitare esiti spiacevoli e dannosi per la donna già molto provata dal parto.

L'atonia uterina può presentarsi, anche se i casi sono più rari, nel post parto cesareo: dopo che il feto viene estratto le pareti uterine si contraggono spontaneamente in quello che i medici chiamano globo uterino e che serve a ridurre la perdita di sangue. Ma se l'utero non dovesse contrarsi spontaneamente dopo il secondamento si interviene subito con dei farmaci per fermare l'emorragia. Se i farmaci non dovessero funzionare bisognerà intervenire chirurgicamente per evitare il dissanguamento.

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