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Omeopatia durante il parto, per un travaglio più veloce e meno doloroso

di Redazione PianetaMamma - 13.12.2016 Scrivici

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Fonte: iStock
Cosa può fare l'omeopatia durante il parto, per sentire meno dolore, gestire le emozioni, favorire il travaglio

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Omeopatia durante il parto

L'omeopatia può essere di grande aiuto nel favorire un parto col travaglio ridotto al minimo necessario, con contrazioni più efficaci e molto meno dolorose, e quindi meno stress per la madre e per il neonato. Ecco i rimedi proposti dall'omeopatia durante il parto, e dall'ultimo trimestre di gravidanza a dopo la nascita.

Le terapie naturali possono attraverso i loro influssi energetici portare beneficio alla partoriente. Gli aspetti più rilevanti dei rimedi omeopatici, ovvero la capacità di stimolare le reazioni dell'organismo, la non tossicità nonché la facilità di assunzione e di assimilazione, rendono l'omeopatia terapia d'eccellenza per questa delicata fase della vita della donna.

Esistono vari tipi di rimedi:

  • unici (un rimedio)
  • plurimi (due o più rimedi da assumere in un certo ordine)
  • complessi (due o più rimedi contemporaneamente)
  • diverse diluizioni e diverse forme.

I rimedi si trovano sotto forme di polveri, granuli, tavolette, gocce e vanno assunti preferibilmente lontano dai pasti (mezz’ora prima o dopo), non in concomitanza con caffè, tè e menta (anche dentifricio alla menta) e occorre fare attenzione a non toccare con le mani o la bocca i granuli che non si usano, perché perderebbero efficacia.

I rimedi vanno, inoltre, conservati lontano dal calore e dalla luce, preferibilmente lontano da fonti di odori forti o profumi.

Lista dei principi omeopatici utili in gravidanza, travaglio e parto (il travaglio di parto viene considerato una condizione acuta, perciò il rimedio deve agire rapidamente e dev’essere possibile ripeterne frequentemente l’assunzione, anche ogni 15 minuti, quindi la maggior parte dei rimedi consigliati hanno diluizioni alla 200 C ovvero meno concentrate). E' molto più importante la frequenza che la quantità, nel senso che dieci granuli non sono più efficaci di 5 granuli. Nella fase acuta del parto 5 granuli sotto la lingua ogni 15 minuti.

Si consiglia di non assumere il prodotto in caso di gravidanza non fisiologica oppure in concomitanza di trattamenti farmacologici come ad esempio tocolitici che vengono prescritti a chi ha molte contrazioni per tutta la gravidanza.

Ci sono varie tecniche preparatorie dal punto di vista omeopatico. Vediamole.

Apermus

un rimedio omeopatico a 3 componenti (Pulsatilla, Cimicifuga e Caulophyllum) che viene utilizzato per la preparazione del parto dal momento che stimola l'apertura spontanea del collo dell'utero (riducendo il travaglio) per i suoi componenti ha un'azione:

  • sull'utero favorendo le contrazioni, la dilatazione, diminuendo i dolori e migliorando l'efficacia delle spinte;
  • sui legamenti delle ossa del bacino rendendole più elastiche durante la dilatazione;
  • favorisce l'espulsione della placenta e il recupero dopo il parto aiuta il bambino a bene impegnarsi nel canale del parto favorendone il rivolgimento. Si può assumere a partire dalla 37^38^settimana (5 granuli 3 volte al giorno ogni 8 ore circa).

Prima del parto 5 granuli ogni 15 minuti.

Actaea racemosa, Cauklophyllum, Arnica

La chiave per un parto quasi indolore è assumere, durante l’ultimo mese di gravidanza, una volta al giorno, 3 granuli, alternandoli tra di loro: un giorno uno, il giorno dopo l’altro, il giorno dopo ancora l’ultimo rimedio.

Agendo elettivamente sui legamenti e articolazioni delle ossa del bacino, sulle contrazioni dell’utero, sulla muscolatura pelvica in generale, saranno di grandissimo aiuto alla partoriente.

La durata del travaglio sarà ridotta al minimo (le mamme al 2° o 3° parto sarebbe quindi opportuno che si organizzassero per tempo: il travaglio potrebbe durare anche solo 15-30 minuti), le contrazioni e quindi le spinte saranno molto più efficaci e molto meno dolorose soprattutto se associate ad una buona tecnica respiratoria. Parlatene al vostro ginecologo!

  • Pulsatilla 7 CH: 5 granuli prima di dormire nelle ultime due settimane di gestazione in caso di posizione podalica del feto; da utilizzare ogni mezz'ora durante il travaglio in caso di assenza di contrazioni efficaci. E' ottima per quelle contrazioni che iniziano e poi non continuano o sono inefficaci. Quando la donna è scoraggiata, piange, è molto assetata e debole e quando ha bisogno di attenzioni particolari.
  • Actea racemosa 9 CH: 5 granuli al dì per ridurre l'ansia e favorire il parto nelle ultime due settimane di gestazione e ogni mezz'ora durante il travaglio. E' efficace anche per i dolori mestruali.
  • Caulophyllum 5 CH: 5 granuli in presenza di falsi dolori notturni che si trasmettono agli arti inferiori. Viene utilizzato anche per rendere soffice il collo dell'utero e favorirne la dilatazione. Utile anche quando la partoriente è molto stanca e debole e quando è molto sensibile al freddo
  • Arnica 200 CH: un tubo prima di andare in ospedale o all'inizio del travaglio e un altro prima del parto, per la sua azione antiemorragica e tranquillizzante. E' uno dei rimedi più famosi e prescritti per il travaglio e il recupero post parto, serve a prevenire le emorragie, migliora il recupero generale e facilita l’involuzione uterina. Rimedio per eccellenza per ferite e la guarigione delle parti molli.
  • Arnica 30: il rimedio contro lo shock, riduce il dolore e l’infiammazione. Se uno potesse riuscire a pianificare il giorno del parto, sarebbe da assumere 10 gocce diluite in una bottiglia d'acqua  per 2 giorni prima del parto, agitando sia le gocce prima di metterle nella bottiglia, sia la bottiglia stessa ogni volta prima di bere. Da prendere anche fino a 2 giorni dopo il parto, con la stessa modalità. In caso di parto indotto l'omeopatia sarebbe inutile ma l'arnica andrà benissimo lo stesso dopo qualsiasi tipo di parto per guarire le ferite dell'utero, della vagina, del perineo.
  • Kalium carbonicum 30: efficace contro i dolori in zona lombo-sacrale, al sedere e alle cosce. Utile anche quando la partoriente è sudata, debole, ansiosa e irritata, oppure quando ha mal di testa. E’ un rimedio che va ripetuto frequentemente
  • Chamomilla: come si legge qui è un rimedio indicato quando la donna è arrabbiata o molto irritabile, insofferente alle contrazioni o alle visite in travaglio, quando sbraita e agita le mani e vorrebbe picchiare qualcuno. Utile anche quando le contrazioni sembrano spingere il bambino verso l’alto piuttosto che verso il basso o quando la donna soffre di dolori alle cosce.
  • Cimicifuga: per la partoriente spaventata e disperata, quando non riesce a mantenere l’autocontrollo, non riesce a rilassarsi, è ipercinetica e parla molto. Utile anche quando il dolore delle contrazioni viene percepito più lieve sul fianco sinistro.
  • Sepia: quando il travaglio è violento, la donna irritabile, facile al pianto o indifferente, ma anche quando prova l’impulso di mordere qualcuno
  • Aconite 30: per futuri papà e future mamme molto spaventati in travaglio.
  • Hypericum 30: promuove il senso di benessere e aiuta a prevenire i danni ai tessuti
  • Gelsenium 30: contro mal di schiena e debolezza, ma anche per migliorare l'umore e favorire la calma e ammorbidisce il collo dell'utero
  • Nux vomica: rimedio molto famoso, durante il travaglio lo si deve usare quando ogni contrazione dà alla donna la sensazione di fare pipì o il bisogno di andare di corpo. Il dolore è in zona lombare e il collo uterino è rigido. La donna è ipersensibile e irritata, in preda allo stress e all'agitazione, le doglie la innervosiscono, non sopporta molto il dolore, non ha mai rinunciato a medicinali, desidera calore e anestesia.
  • Coffea: dolori insopportabili, perdita dei sensi nelle pause tra una doglia e l'altra. Il rimedio è efficace se somministrato poco prima delle ultime doglie, al momento della dilatazione del perineo.
  • Cantharis: la placenta non si stacca per il secondamento. Somministrazione frequente.

La floriterapia con i suoi fiori di Bach invece, con la sua azione di sblocco sull'energia psichica, può contribuire a rafforzare la personalità e l'autostima della futura mamma.

  • Mimulus: è il fiore per le paure di eventi noti, particolarmente indicato nelle ultime settimane di gestazione, contro la paura del dolore e del parto
  • Agrimony: è indicato per le donne che tendono a nascondere le loro paure e preoccupazioni per l'evento ormai prossimo, minimizzandole o lasciandole soffocare
  • Red Chestnut: è il fiore per le future mamme che concentrano le preoccupazioni sulla salute del feto in modo ossessivo, mettendo da parte le proprie esigenze
  • Rescue remedy: è il rimedio d'eccellenza per il travaglio ed il parto da utilizzarsi puro, nella dose di 4 gocce sublinguali anche ogni mezz'ora. Provvede affinché il sistema energetico della donna non si disintegri, stimolando l'organismo a reagire in modo positivo e adeguato.

Infine per agevolare l'inizio del travaglio e favorire la dilatazione ed evitare un parto indotto  si può usare l'Olio di enotera in ovuli da inserire in vagina.

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