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Mangiare durante il travaglio? Ora si può

di Laura Losito - 07.01.2016 Scrivici

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Si può mangiare durante il travaglio ? Secondo i risultati di una recente ricerca mangiare un boccone durante le doglie sarebbe consigliabile per affrontare le richieste di energia e calorie

Mangiare durante il travaglio

La raccomandazione di non mangiare (e di non bere!) durante il travaglio acquista sempre più i contorni di una leggenda metropolitana. Non solo non ci sarebbe alcun tipo di controindicazione, ma anzi consumare un pasto leggero sarebbe consigliabile perché "le richieste di energia e calorie della donna in travaglio sono simili a quelle dei maratoneti": la notizia arriva da un nuovo studio presentato presso il meeting annuale di anestesiologia 2015 negli USA.

Per alcune, evitare di mangiare durante il travaglio non è una scelta: spesso si è in preda alla nausea e ai conati di vomito (soprattutto in caso di induzione) e il dolore è così forte e lacerante che l'ultimo dei nostri pensieri è quello di metterci a banchettare! Tuttavia, bisogna anche considerare che il travaglio è molto duro e il fatto di avere lo stomaco vuoto non aiuta certo ad affrontarlo con più energie. Se per decenni si è sconsigliato alle donne incinte di mangiare o bere durante il travaglio, ora la tendenza si è invertita e viceversa sono le stesse ostetriche a proporre alla futura mamma di mangiare un boccone durante le doglie.

Alla radice del diktat del digiuno durante il parto c'era la preoccupazione che la donna potesse contrarre una polmonite da aspirazione in caso di anestesia. Ma oggi pare che i miglioramenti in questo campo rendano il rischio di aspirazione quasi inesistente nelle partorienti: lo studio succitato ha registrato un solo caso di aspirazione durante il travaglio tra il 2005 e il 2013. La donna aveva alle spalle una gravidanza ad alto rischio. Insomma, se una percentuale minima di rischio permane in caso di parto con gravi complicazioni e anestesia totale, per le madri sane e con gravidanze a basso rischio il divieto di mangiare risulta oggi completamente ingiustificato. Anzi, digiunare potrebbe causare un prolungamento del travaglio.

Senza un nutrimento adeguato, il corpo della donna inizierà ad utilizzare il grasso come fonte di energia, aumentando l'acidità del sangue nella madre e del bambino, riducendo potenzialmente le contrazioni uterine e quindi causando un travaglio più lungo e punteggi di salute più bassi nei neonati - hanno affermato i ricercatori.

Ma mangiare durante il travaglio è quindi un consiglio che vale per tutti? La risposta dei ricercatori è no. Le pazienti ad alto rischio e che presentano un aumentato rischio di aspirazione - ad esempio per preeclampsia, obesità, uso di oppiacei per gestire il dolore del travaglio - sono ancora invitate ad astenersi dal mangiare e dal bere.

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